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Lettere

DEL PONTE, CRONISTORIA E TIMORI

- 27/03/2013

Per realizzare l’Ospedale Materno Infantile fu scelta, da parte della Regione, Varese perché le numerose associazioni di volontari, di liberi gruppi, di movimenti di coscienze sensibili a problematiche legate a particolari patologie infantili, erano indice molto chiaro di una necessità che la popolazione esprimeva e sentiva veramente. Contribuirono a tale decisione anche importanti figure di politici ed amministratori del momento, tutti indirizzati a ottenere questo vantaggio.

Gli amministratori cittadini di allora decisero l’insediamento di questa struttura nell’area dell’ospedale del Ponte, avendo ben presenti tutti i pro ed i contro della scelta (è ovvio che ogni scelta porta a rinunce se non ad effetti anche contrari. Ogni scelta è caratterizzata  da questo stato di cose: è la realtà!).

Si rileva da più parti l’eccessivo affollamento di edifici su un’area così piccola, ma anche il realizzare una struttura capace di ospitare un centro pediatrico di alto livello nell’area dell’Ospedale di Circolo creerebbe lo stesso problema. Si determinerebbe un sovraffollamento edilizio analogo o poco meno.

In questo momento nell’area dell’ospedale di Circolo ci sono palazzi che non possono essere abbattuti perché storici (realizzati prima del 1934). Ve ne sono altri di cui è programmato l’abbattimento, ma le aree da loro liberate non sarebbero sufficienti per permettere la costruzione di un edificio capace di ospitare una Pediatria di alto livello (previsti oltre 200  posti letto più spazi per la logistica degli strumenti, laboratori ecc.).

Viene sottolineato pure che l’insediamento al Del Ponte richiede un raddoppio di tecnologie cliniche e diagnostiche: è vero! Tuttavia, prendendo in considerazione l’attuale dotazione di tecnologie curative e diagnostiche del Circolo, già molto in crisi e apparentemente carenti per rispondere alle attuali necessità dei ricoveri (infatti in attesa di esami si prolungano degenze  in posti letto che costano più di 1000 euro al giorno!), dei day-hospital e delle richieste ambulatoriali, è chiaro che un ulteriore insediamento pediatrico richiederebbe comunque un raddoppio di tutte le tecnologie attualmente esistenti; quindi questo problema rimane uguale, sia che questo Centro venga fatto al Del Ponte, sia al Circolo.

È  stata giustamente indicata la possibilità di destinare al centro materno infantile il palazzo della Santa Maria, che sarebbe però insufficiente per gli spazi di cui è dotato. Bisognerebbe unirlo alla Geriatria, che però dovrebbe essere messa a norma. Si dice che questa operazione costerebbe molto di più di un nuovo edificio, che nascerebbe già con le caratteristiche richieste dalle attuali norme in vigore Quindi non ci sarebbe veramente risparmio?

Tutti questi problemi di cui si discute da qualche mese (da dopo l’abbattimento del Vedani)  forse non ci sarebbero stati se nel passato ci fosse stata la volontà e la forza di portare l’Ospedale di Circolo  sull’area del vecchio Ospedale Psichiatrico. In quella sede le due strutture (ospedale adulti – ospedale pediatrico) ci sarebbero state entrambe benissimo. Ma l’Università? Si sarebbe potuto portarla al Circolo, sito più centrale e più vicino alla città. Questione di fantasia? Ma la forza economica per realizzare questo ci sarebbe stata?

Problema parcheggi: uguale sia al Del Ponte, che al Circolo. Ma è un problema di tutta la città. Non solo di queste aree

I lavori al Del Ponte sono già stati finanziati. Il Direttore Generale dell’Ospedale (dott. Bravi) ha affermato che questi finanziamenti non possono essere spostati per un edificio da realizzare al Circolo. Verrebbero tutti rimandati al Ministero, quindi persi ma con  in più le penali alle ditte che hanno risposto agli appalti. Teniamo pure presente che i progetti del Ponte sono stati completati richiedendo molto tempo. Un nuovo progetto al Circolo necessiterebbe almeno di ugual parecchio tempo ed è molto probabile che il finanziamento per questo non ci sarà mai, anche se la Giunta Regionale attuale dovrebbe proseguire sulla linea della precedente.

Va tenuto presente che allora, quando fu fatta questa offerta a Varese, la Regione Lombardia stava progettando ben tre ospedali pediatrici di alto livello al Nord della regione stessa. (periodo di vacche grasse …). A mia conoscenza le altre due non sono più menzionate. Verranno fatte?

La Regione ha fatto e sta facendo veramente grandi investimenti sull’area dell’Ospedale di Circolo e quindi non è improbabile pensare che c’era allora necessità di un nuovo sito dove fare ulteriori  investimenti. Può sembrare un ragionamento strano, ma le vie della nostra burocrazia sono tortuosamente infinite.

Il completamento dell’attuale progetto del materno infantile richiederà moltissimo tempo e  molti sforzi economici (ciò fa nascere molti timori considerando la situazione di crisi in cui viviamo e che dovremo affrontare ancora per molti anni), ma questo non vorrà dire che ci sarà blocco delle attività, che si affineranno progredendo continuamente man mano che le strutture si completeranno. Sarà necessario personale dirigenziale, personale medico e paramedico molto motivato, appassionato, dotato di grande forza di volontà, di grande intelligenza, di grande voglia di ricerca, di grande spirito di sacrificio per dedicarsi al lavoro in una struttura che inevitabilmente non porterà a loro gloria e soddisfazione economica, ma solo la coscienza di sacrificarsi per vite che stanno fiorendo, minacciate però da gravi patologie.

Emilio Corbetta

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