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Apologie Paradossali

SCREENING PRE-ELETTORALE

COSTANTE PORTATADINO - 20/03/2015

MondoNuovo“Una bella apologia per il tuo amico Lupi?” Ironizza Conformi.

“Non sarebbe paradossale, non più di quelle di Piero Sansonetti e di Luciano Violante, rintracciabili su www.ilsussidiario.net, un mio intervento sarebbe molto più debole, oltre che sospetto di prossimità. Devono contare i fatti. Mi intriga di più il caso Dolce e Gabbana, assaliti da Elton John, che li accusa di tradizionalismo. Proprio loro? Non ci posso credere”.

“Tutta pubblicità, per l’uno e per gli altri due. Non credo ad un boicottaggio seriamente dannoso”.

“Ma si tratta di capire che cosa c’è in gioco; ha cominciato a spiegarlo Mauro Magatti sul Corriere di mercoledì 18 marzo. Magatti dice sostanzialmente che i pericoli sono due: la sconnessione tra riproduzione e sessualità e la dittatura della cultura individualista. Conclude invocando “luoghi di resistenza di un umano non onnipotente, dove l’altro possa ancora essere accettato e riconosciuto (invece che reso scarto)”.

“Bello! Però siamo sempre nel campo dei desideri, del ‘si dovrebbe…’ Si tratta invece di decidere, sul piano delle istituzioni pubbliche, degli Stati, ma pure delle realtà sovrastatali, ONU e UE che continuano a promuovere il concetto di libertà dei giacobini, che cosa fa parte della civiltà e che cosa la contrasta, al di là della realizzabilità tecnica e del consenso ottenuto. Quindi non è indifferente che una legge statale, una carta internazionale, una delibera del Parlamento europeo stabiliscano un principio o il suo opposto”.

“Per arrivare a questo risultato occorre superare un ostacolo: il concetto attuale di democrazia implica che lo stato non cerchi, neppure a maggioranza, un punto di riferimento antecedente a sé e indipendente dalla contingente volontà generale, espressa democraticamente. Questo da una parte è positivo, perché ci premunisce da una ‘dittatura ideologica’ quali quelle conosciute nel secolo scorso, ma ci rende inermi di fronte ad una nuova ‘dittatura’ che Magatti definisce dell’individualismo e che può assumere il volto del relativismo, dell’agnosticismo, del nichilismo”.

“Ho un presentimento di qualcosa di peggio! – interloquisce Onirio Desti – Se minacci la struttura base dell’umano nella sua corporeità, apri la strada a qualcosa che ho visto immaginare solo dalla fantascienza, per esempio da Aldous Huxley nel purtroppo dimenticato “Mondo nuovo”. La tecnica stessa si fa Stato, la cosa tecnicamente più valida diventa il Bene e deve essere perseguita con ogni mezzo. Questo è un salto culturale mai visto. “

“Aldous Huxley, chi era costui? Scrittore di fantascienza? Mai sentito”. Conformi finge ignoranza.

“Non propriamente – riprende Onirio, ingenuamente – Però il suo libro, metà romanzo e metà saggio, se lo cerchi nelle grandi librerie, lo trovi nella sezione fantascienza, un po’ come trovi i libri dei Papi e dei mistici religiosi insieme alla parapsicologia, alle sette più strane e ai manuali dei mille modi per essere felici. Tra un po’ li sposteranno nello scaffale degli Horror. Insomma, questo scrittore inglese, nel 1932 riesce già ad immaginare un mondo perfettamente organizzato, senza errori e senza devianze, dove gli uomini ‘civili’ godono di una felicità dosata chimicamente all’ombra di uno stato mondiale onnipotente e onnipresente che ha come ideale: ‘Comunità, Identità, Stabilità’. Che importa se sono ‘prodotti’ da una catena di montaggio biologica, predestinati ad uno specifico ruolo nella società? Sono liberati da ogni preoccupazione, perché ‘liberati’ dal fastidio di essere liberi”.

“E come va a finire?”

“Non ve lo dico, comprate il libro, nello scaffale della fantascienza, e leggetevelo”.

“Per tornare al tema – dico – quello che mi preoccupa dell’ individualismo, del <tutto è permesso>, non è la versione anarchica, che richiamerebbe subito in vita l’autentico concetto di libertà, nel conflitto inevitabile tra rispetto e sopraffazione dell’altro, ma la versione egualitaria e statalista che dice É permesso tutto quello che lo Stato può garantire a tutti, ovviamente non più sostenuta dalle polizie e dai campi di punizione, ma dalla persuasione occulta, dall’ottundimento delle coscienze. Naturalmente, tutto quello che lo Stato può garantire a tutti, nel tempo, tende a diminuire, in quantità e qualità, proprio come sta succedendo adesso. La diminuzione dei beni che i cittadini si scambiano liberamente, cose che gli economisti chiamano riduttivamente ‘consumi’, non è l’effetto della crisi, ma ne è la causa principale. La prossima versione sarà: É permesso tutto quello che è tassabile”.

“Ma come sei arcaico, non ci sarà mai progresso se non ci si crede”.

 ‘Arcaico’ è l’offesa che Elton John indirizza alla coppia di stilisti; arcaico è per i capi del mondo nuovo tutto ciò che non fa parte della scienza pura e parlarne, come se fossero cose vere e non un puro oggetto di scienza archeologica, è turpiloquio”. Mi difende Onirio.

“Non credo che leggerò un libro del ’32, è così arcaico! – Conformi ride – Ma se il tuo Huxley descrive così bene il mondo nuovo, non era proprio del tutto contento di quello vecchio! E non c’era ancora la genetica moderna. Chissà, magari si riesce a trovare il gene della corruzione. Un bello screening prima delle elezioni a tutti i candidati… così non ne resta più nessuno e ci risparmiamo la fatica di andare a votare, tanti lo fanno già”.

“Io, il libro, me lo compro e farò la fatica di leggerlo; poi vi dirò”.

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