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Apologie Paradossali

RICERCA DELLA TOTALITÀ

COSTANTE PORTATADINO - 27/03/2015

eclissi“Vuoi davvero scrivere dell’eclissi solare, con tutto quello che è successo in questi giorni: terrorismo, incidente aereo, crisi del Varese Calcio …”.

Sebastiano Conformi non è mai contento delle mie scelte. “Che cosa c’è di così significativo? Tanti non ci hanno nemmeno badato, era già nuvoloso, la mattina è sembrata normale”.

“Infatti era un’eclissi parziale. Assistere ad una totale, invece, è un’esperienza eccezionale. Leggi che cosa ha scritto mia figlia su Facebook, ricordando quel giorno del ‘99, era allora quindicenne:

Uno dei tanti motivi per cui sono grata a mio padre risale al giorno estivo del 1999 in cui ci caricò tutti in auto di mattina presto e attraversò le vallate svizzere per condurci nel punto più adeguato possibile per vedere l’eclissi solare totale. Non ricordo se fosse Austria o se fosse Germania. Non posso dimenticare tutti gli armamenti che mio padre, da appassionato astronomo, aveva preparato e caricato in macchina: dalla macchina fotografica coi filtri adeguati fino al telescopio, quello bianco, che tutti i bimbi della casa ricordano insieme alle serate estive sotto il cielo stellato. Dopo emozionanti ore di guida per rincorrere il sole, dovemmo fermarci per strada, giunto il momento. Ricordo il cuore battere dallo stupore, un cavallo correre libero in un campo vicino, l’attesa e l’eccitazione di tutta la famiglia, ognuno addetto a un macchinario… girammo un video quel giorno. Ma anche senza riguardarlo, oggi rievoco in me quell’istante – sembrava biblico – in cui il cielo si fece nero, gli uccelli smisero tutti insieme di cantare, il cavallo si pietrificò, qualcuno di noi urlò ‘venere si vede venere, guardate le stelle!’ e un senso di bellezza e mistero pervase i nostri cuori. Leggendo queste righe, mia moglie commenta: la cosa più bella dopo la nascita dei miei figli!”.

“Non siete un po’ esagerati? In che cosa consiste la differenza?”.

“Alcuni fenomeni sono possibili solo in caso di totalità. Il più evidente è la visibilità della corona solare: il sole è nero, ma intorno al disco si rende evidente una luminosità fiammeggiante molto grande, preceduta e seguita, pochi secondi prima e dopo la totalità dalla evidenza di un piccolo punto luminoso, l’ultimo bordo visibile del disco solare che gli astronomi chiamano poeticamente ‘anello di diamante’, tanto contrasta con il resto del cielo ormai nero. Poi c’è tutto quello che ha ricordato Vera, per due minuti sentimmo di essere proiettati in un altro mondo possibile”.

“Ci credo – interloquisce Onirio – l’ho vista in televisione, mi è sembrato tutto molto bello, ma stentavo ad immedesimarmi nell’emozione che provava il telecronista che era sul posto. Capisco che se non vivi di persona un’esperienza, devi credere a chi te la testimonia. Ma ce ne saranno altre qui in Italia, prossimamente?”.

“Non credo, non sono così frequenti. Ti confesso che mi do dello stupido per non essermi informato prima, forse sarei potuto andare a vedere questa, in Scandinavia, rinunciando a qualche altra vacanza. Sicuramente occorrerà andare più lontano, ma ne varrebbe la pena”.

“In Africa o in America per due minuti di spettacolo, mica sei un astronomo! E poi, se il cielo è coperto non vedi niente. Spendi un sacco di soldi per niente”. Conformi frena.

“Anche il buio totale è suggestivo. Lo confermò un racconto di un astrofisico che si trovava a Monaco nel ’99 e che fu ‘fregato’ dal cielo coperto. Tutte le sue aspettative anche di esperimenti scientifici andarono deluse, ma gli rimase questa impressione di rimpicciolimento dello sguardo dell’uomo di fronte ad un avvenimento che eccedeva la dimensione attesa. Davvero vale la pena di provare, Permettimi di aggiungere una considerazione. Forse anche in altri casi della vita, passare da una esperienza parziale ad una totale, ad una esperienza di totalità, rappresenta un salto qualitativo. Aggiungi che si tratta di una cosa rara e di brevissima durata e non riproducibile: anche vedere il video fa un effetto diverso a chi c’era e rivive l’esperienza e a chi lo guarda come un documentario, come una bella immagine. Manca l’ambiente, manca il coinvolgimento di tutti i tuoi sensi.

Voglio dirvi una stranezza, che spiega l’eccezionalità del fenomeno della totalità: esso è reso possibile dalla straordinaria coincidenza proporzionale tra le dimensioni del sole e della luna e la loro distanza dalla Terra: 1 a 400 per tutti e due. Se la distanza della luna fosse appena un po’ maggiore o il suo diametro appena un po’ piccolo, le eclissi totali non potrebbero verificarsi e saremmo totalmente privi di questa bellezza unica”.

Mentre Conformi tace, brilla un lampo negli occhi di Onirio Desti. “Guardo su internet, voglio vedere dove e quando ci sarà la prossima”.

“Già fatto. Nel 2016 in Indonesia, lontanuccio; nel 2017 negli Stati Uniti. Per l’Europa bisognerà aspettare il 12 agosto del 2026, ma qui da noi sarà solo al 93%, bisognerà muoversi per cercare la totalità”.

“Sarebbe già bello … esserci ancora!”.

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