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Cultura

RITORNO ALLE RADICI DELLA CREATIVITÀ

STEFANIA BARILE - 10/04/2015

scaramuzza

Gabriele Scaramuzza

L’arte ritorna ad affondare le sue radici nello spazio che le ha dato la vita. Fantasia, immaginazione e talento non avrebbero la possibilità di esprimersi se non disponessero di uno scenario in grado di accoglierli e di svilupparli. Spazio e scenario sono rappresentati dai luoghi in cui l’arte viene prodotta e, ancor prima, progettata, pensata e ideata. Inutile dunque ipotizzare la nascita di un’opera d’arte al di fuori del proprio contesto spazio-temporale: non riusciremmo a capirne le linee sottili e profonde che la legano a noi e tantomeno potremmo coglierne le caratteristiche tecniche che si sono sviluppate fino a qui. L’arte e il territorio dunque risultano straordinariamente interdipendenti. Questo è il leit motiv che ha generato il Seminario Arte e Territorio: le radici della creatività come proposta di approfondimento per i docenti e gli allievi del Liceo Artistico Frattini e il Liceo Musicale Manzoni di Varese. Inserito nell’ambito delle attività filosofiche del Progetto dei Giovani Pensatori, il Seminario apre le porte delle Biblioteche d’Autore e dei preziosi Archivi del Centro Internazionale Insubrico “Carlo Cattaneo” e “Giulio Preti” utilizzando quale chiave d’accesso la riflessione estetica della filosofia che attraversa le teorie della Scuola di Milano di Antonio Banfi fino alla produzione artistica contemporanea.

Un percorso interessante e affascinante al tempo stesso che parte dalla stessa definizione di arte con Erasmo Silvio Storace (Università degli Studi dell’Insubria) e dalle teorie estetiche di Dino Formaggio, noto allievo banfiano, analizzate a sua volta da uno dei suoi allievi, Gabriele Scaramuzza (Università degli Studi di Milano), per giungere alla poesia di Antonia Pozzi con l’analisi di Chiara Pasetti (Universitè Haute-Normandie), attraverso la riflessione sulla musica locale con un intervento di Paolo Tron (Liceo Musicale Manzoni), sulla scultura con Ignazio Campagna (Liceo Artistico Frattini) e sulle ultime sperimentazioni contemporanee come la touch-art con Marco Testa (curatore d’arte contemporanea).

Insegnanti e allievi, ciascuno con le proprie professionalità e specificità, verranno coinvolti nella trattazione di una tematica studiata e analizzata nella sua variegata e multiforme proposta. Futuri artisti e futuri musicisti si confronteranno per la prima volta su un campo d’indagine tanto apparentemente comune quanto differentemente percepito e rappresentato come il territorio di appartenenza e attraverso gli stimoli offerti dai relatori sarà possibile ai docenti interessati avviare con i propri ragazzi ulteriori progetti di ricerca e di indagine nell’ambito artistico di riferimento con la consulenza e la straordinaria esperienza delle figure proposte.

Se la teoria delle tecniche artistiche di Dino Formaggio, relazionata da Gabriele Scaramuzza, costruirà lo scenario entro il quale si muovono gli artisti, la musica di Elliot Kingsley Kaye (musicista professionista) creerà la colonna sonora della giornata di studi e le sperimentazioni di Marco Testa proverà la poliedrica vivacità intellettuale del curatore d’arte contemporanea capace di offrire ai visitatori delle proprie mostre proposte sempre nuove e interessanti. La sua relazione al Seminario verterà sulla touch-art e su un’esperienza con l’artista legnanese Paola Michela Mineo allo Spazio Oberdan di Milano con la mostra “Impronte sfiorate” (maggio-ottobre 2014). Gli artisti che articoleranno i loro interventi saranno Paolo Tron e Ignazio Campagna: il primo, musicista e docente di storia della musica, proporrà una serie di spunti e riflessioni sull’universalità della musica e sulla specificità di generi e tradizioni locali; il secondo, scultore e docente di scultura, presenterà due sue opere scolpite nella pietra di Viggiù sottolineando il valore del legame dell’intuizione iniziale con il materiale che il territorio di provenienza offre. L’intervento di Chiara Pasetti, nota studiosa di Flaubert, si concentrerà proprio sul rapporto tra Antonia Pozzi e Gustave Flaubert come poeti e interpreti delle «nebbie del nord».

Il valore di tale progetto seminariale si misurerà non tanto sulla partecipazione delle classi di studenti all’evento, quanto sulla ricaduta didattica e progettuale di tale evento sulle attività scolastiche di approfondimento nei vari settori specialistici. Solo offrendo stimoli nuovi, ma scientificamente fondati, potremmo motivare i nostri giovani alla ricerca di alternative artistiche sempre valide e mai banali, sempre originali e mai obbligatoriamente devianti.

 

Progetto dei Giovani Pensatori
Seminario Arte-Territorio: le radici della creatività
Collegio Cattaneo (Via Dunant, Varese) Aula Magna
Giovedì 16 aprile 2015 dalle ore 9 alle ore 13
 
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