Opinioni

PRIMARIE A DESTRA: PERCHÉ NO?

CHRISTIAN CAMPIOTTI - 22/01/2016

Quella del centrodestra è un’area politica che negli ultimi anni ha vissuto una metamorfosi tuttora in atto. La leadership egemonica e indiscussa di Silvio Berlusconi si è progressivamente sgretolata, senza sfociare in un’autorevole successione. E, ciò che un tempo era un blocco compatto, seppur variegato, è diventato un’area disseminata di isole partitiche, arroccate, poco comunicanti. La Lega è un partito che, grazie a Salvini, ha ritrovato slancio e consenso, ma il suo è un elettorato prevalentemente di protesta e di rifiuto, diverso da quello originario, di bossiana memoria. Forza Italia vive il travaglio disgregante di un partito diviso tra le resistenze del Cavaliere e il canto delle sirene verdiniane. L’Udc si è ridotta ad una microscopica formazione funzionale al Pd. L’Ncd somiglia a una riserva indiana.

È in questo quadro che un gruppo di varesini, dei quali ho l’orgoglio di far parte, ha deciso di lasciare la dimensione partitica (preda, ormai, di un elitarismo burocratizzato, padronale e antidemocratico) per dare vita a un’esperienza nuova, autenticamente civica e ben piantata nel centrodestra. Ci siamo chiamati Bavaresi, in onore all’organizzazione federale cui ci siamo ispirati, e abbiamo fondato la Lega Civica, soggetto politico federativo aperto a club civici e comitati civici che potranno aderirvi in piena autonomia, una volta condivisi i valori di fondo: libertà della persona, inviolabile, inalienabile e preesistente rispetto allo Stato. Una libertà che si esprime appieno nella libera impresa, soffocata e trascurata da uno Stato invadente, burocratico, oppressivo, incarnato dal cattoleninismo di Renzi e del suo governo di cooptati.

Ora, tornando a Varese, noi Bavaresi vediamo profilarsi una grande occasione: le elezioni amministrative. Appuntamento che vedrà in campo, per il centrosinistra, un’espressione della burocrazia come Davide Galimberti, cresciuto negli uffici di via Monterosa e sostenuto da alcune élite salottiere. A quella candidatura, il centrodestra deve rispondere con una figura diversa, nuova, proveniente dalla società civile, dall’impegno imprenditoriale e sociale.

Noi guardiamo con favore e fiducia a Stefano Malerba, varesino doc, imprenditore, uomo di sport e candidato davvero civico. Un civismo dimostrato dalla scelta di restare in campo indipendentemente dal gradimento dei partiti. Sappiamo bene che questa sua determinazione potrebbe portare la Lega a proporre candidature alternative. Proprio per questo, nel corso di un recente incontro cui hanno partecipato i nostri consiglieri comunali eletti e gli assessori Bavaresi in giunta, abbiamo annunciato al sindaco la nostra disponibilità all’organizzazione di primarie di centrodestra, chiedendo allo stesso Fontana di istituire la commissione che stabilisca le regole della consultazione e l’organismo di vigilanza che ne garantisca il regolare svolgimento. A Fontana il nostro gruppo consiliare e la nostra delegazione in giunta hanno anche annunciato che, visto il ruolo politico che il sindaco ha deciso di vestire nella scelta del proprio successore, e visti gli incontri di rilievo cittadino e provinciale organizzati con la sistematica esclusione dei Bavaresi, questi ultimi affronteranno con la medesima autonomia l’impegno e le scadenze amministrative di quest’ultimo scorcio di mandato ai vertici di Palazzo Estense.