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Cultura

AMICI PER IL PICCIO

CAROLINA DE VITTORI - 29/07/2016

piccioSembra ormai lontano il 31 luglio 2004, quando al teatro sociale di Montegrino, una folla eterogenea si diede appuntamento per scoprire quale celebrazione avesse preparato uno sparuto gruppetto di amici montegrinesi, nell’intento di festeggiare il bicentenario della nascita del pittore Giovanni Carnovali detto il Piccio, nato nel piccolo centro della Valtravaglia il 29 settembre 1804. La presenza di critici d’arte, giornalisti, rappresentanti istituzionali aveva calamitato l’interesse di molti per una inusuale “Mostra di riproduzioni delle opere del Piccio”, che abitualmente non riceveva grande attenzione, trattandosi di semplici copie. Invece, la sala del teatro trasformata in una galleria d’arte, il palcoscenico aperto sui colori caldi e brillanti dalla tela di “Agar”, le luci accuratamente indirizzate far risaltare le “opere”, la proiezione del film documentario sulla vita del Carnovali hanno stupito tutti, tanto che l’eco di quella bella serata ha continuato a propagarsi fino a oggi.

Il gruppo di amici si è presto allargato, e ha deciso di costituire una associazione culturale, assumendo il nome di “Amici di Giovanni Carnovali detto il Piccio”. Fondata ufficialmente il 9 agosto 2006 e presentata al pubblico in occasione della cerimonia di trasferimento della Mostra di riproduzioni dal teatro alla Sala Consiliare di Montegrino, gli “Amici del Piccio” tagliano e festeggiano in questo anno il traguardo dei dieci anni di attività sociale.

L’attenzione suscitata a Montegrino, confermata poi dal successo delle grandi Mostre con opere originali dedicate al Piccio a Milano, Cremona e Varese, ha stimolato il gruppo a uscire dal piccolo comune per andare a presentare, con coraggiosa incoscienza, il risultato di un rinnovato impegno culturale in numerosi centri di tutta la Lombardia.

Da Montegrino a Luino e poi in varie città delle provincie di Cremona, Bergamo, Milano, Varese, Parma, fino al Canton Ticino, il nome del Carnovali è stato riproposto in conferenze, convegni, dibattiti, documentari che hanno sottolineato il giusto valore di colui che “Pittore fra i sommi nacque visse all’arte virtuosissimo”. A lui è stato dedicato il primo testo pubblicato dall’Associazione nel 2007 e il racconto della sua vita è stato messo in scena con uno spettacolo teatrale inedito, di grande successo.

Il gradimento di quanto proposto dall’Associazione, ha stimolato il sorgere di nuovi progetti, attuati nel corso di dieci anni nella realizzazione di numerosi eventi che hanno allargato l’orizzonte di ricerca e di studio verso altri importanti personaggi del territorio e lasciato una significativa traccia tangibile: il testo su Marco Formentini nel bicentenario della nascita dello storico del “Ducato di Milano”, il catalogo della mostra organizzata per i cento anni della nascita del pittore Massimo “Antime” Parietti e la targa celebrativa posta sulla sua casa natale a Bosco, le cartoline d’autore con immagini di tutte le frazioni del comune di Montegrino, gli annulli postali dedicati a vari eventi, la sistemazione delle due sale del “Presepe di radici” di Fermo Formentini, la collaborazione con la parrocchia di Bosco, culminata nell’apertura di un “Museo d’Arte Sacra” nel quale sono esposte tre splendide tele seicentesche e un grandioso piviale settecentesco, salvati dal degrado e recuperati a seguito di un importante restauro. Da non dimenticare infine le numerose serate aperte a concerti d’organo, spettacoli teatrali, proiezioni di film d’autore, rassegne cinematografiche dedicate a Piero Chiara, musica e poesia per Vittorio Sereni, presentazione dei film-documentari realizzati dai “Montebosco Stars” il gruppo giovani attivo nell’Associazione.

Quanto ricordato non vuole essere solo l’elenco delle svariate attività che l’Associazione ha proposto nel suo cammino, ma intende sottolineare come sia possibile, partendo dalla collaborazione di alcuni volontari motivati e da una ricerca monografica, allargare l’orizzonte e scoprire, in ambiti diversi, personaggi e luoghi talvolta poco conosciuti da valorizzare e mettere in luce nel grande circuito della cultura, con linguaggio e tecniche volutamente accessibili a tutti, per evitare, come talvolta succede, che solo gli studiosi settoriali siano in grado di apprezzare quanto proposto.

La “Festa” dei dieci anni di attività dell’Associazione programmata per martedì 9 agosto al Teatro sociale di Montegrino, deve diventare il momento di continuità fra i progetti realizzati e le idee già in embrione, che riaccenderanno i riflettori su un territorio ricco di gente non comune, di tesori ancora poco conosciuti, di una storia affascinante, di bellezze naturali sorprendenti.

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