Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

In Confidenza

RICCHEZZA DEL SACRIFICIO

Don ERMINIO VILLA - 25/11/2016

condividereOgni volta che il Papa si reca in un luogo lancia sempre un messaggio. A Cagliari aveva fatto breccia il suo appello per il lavoro. A Sarajevo, il ricordo che la pace è artigianale. Nelle carceri, quei piedi lavati con affetto, anche a chi in chiesa non ci andrà mai. Ogni suo viaggio è un dono.

Usa parole non nuove (anche se ogni tanto inventa qualche espressione, tipica della sua lingua madre, che però entra nel gergo comune), ma le dice con un cuore nuovo, e suonano come un invito a crederci e ad impegnarci a viverle.

La parola “dignità” è spesso correlata al lavoro: sempre più spesso chiede dignità di lavoro per tutti. Non assistenzialismo né misure tampone, ma scelte politiche che sappiano andare alla radice dei problemi. Perché solo se si cerca il bene comune la politica risponde alla sua altissima vocazione [Evangelii Gaudium, 205].

Ciascuno valorizzi il proprio territorio, ad esempio facendo la spesa con l’acquisto dei prodotti locali. Se un govane decide anche con qualche sacrificio di tornare alla terra, è un regalo per tutti. Perché abbiamo bisogno di contadini per vocazione e non per costrizione, persone capaci non solo di produrre beni, pur preziosi, ma ancor prima di custodire con amore la propria terra, perché dia frutto senza essere sfruttata.

Così la parola “libertà” è stata consegnata all’intera nazione. Perché la priorità va data non all’economico, bensì all’umano, al gratuito, alle relazioni non commerciali ma familiari e amicali; per i credenti, invece, alla relazione con Dio e con la comunità.

Solo così costruiremo una società libera da ambizioni, rivalità, sfiducia, tristezza pericolosa, paura, vuoto interiore, isolamento, rimpianti, lamentale…

E poi parla di “fraternità”, fatta di accoglienza e spirito solidaristico. Sono le stesse linee portanti dell’anno giubilare della misericordia, intesa come profezia di un mondo nuovo, in cui vivere come cittadini e come fratelli.

Così la misericordia, l’indulgenza, la remissione dei debiti non sono qualcosa di devozionale, di intimo, palliativi spirituali. Sono una spinta a dividere equamente i beni della terra, affinché nessuno sia privo del necessario.

Condividere e spartire: sono la dimensione del sacrificio di sé per il bene di tutti, sull’esempio e con la forza del Signore Gesù, alla cui scuola vogliamo crescere come fedeli discepoli e generosi apostoli.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login