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Opinioni

EPPUR SI MUOVE

FLAVIO VANETTI - 10/03/2017

La presentazione del progetto stazioni

La presentazione del progetto stazioni

Sono sincero. Se fossi stato ancora varesino di residenza (e non venegonese), forse non avrei votato per Davide Galimberti. A suo tempo avevo dato infatti un simbolico sostegno alla lista Varese 2.0 di Daniele Zanzi, poi di fatto confluita nell’attuale maggioranza. La ragione è semplice: mi sembrava che portasse davvero qualcosa di nuovo e di mai udito nella politica locale. Ora, a otto mesi dall’inizio dell’amministrazione eletta, mi viene chiesto un giudizio, che nel mio caso rappresenta la sintesi tra la visione giocoforza di un “esterno” e quello che mi dice il cuore, sempre e profondamente radicato nella città in cui sono nato.

Ecco, ammetto di essere colpito in positivo da questa prima parte del nuovo corso. C’è un motivo generale, di pelle: avverti che qualcosa si sta muovendo. Piccoli passi, se vogliamo, ma mi sembra di scorgere il desiderio di levare le incrostazioni di anni e quella rassegnata inerzia che ha fatto smarrire alla città la bussola. Come ho già avuto modo di dire, Attilio Fontana è una brava persona e di sicuro anche un professionista di valore. Ma secondo me ha avuto il torto di adagiarsi sulle difficoltà (innegabili) che devono affrontare oggi i Comuni, sui soldi che non arrivano, sulla Roma ladrona (ladrona? Altro che) che tarpa le ali. Però se qualcosa non arriva, provi ad andare a prendertela. Rompendo i santissimi, nel caso, come forse Attilio ha fatto per un certo periodo e poi non ha più fatto.

Mi sembra invece che la giunta Galimberti abbia il fuoco dell’azione (e speriamo che non si spenga), del tentare, dell’affrontare i problemi su più fronti. Credo che aver sbrogliato la questione delle stazioni sia un segnale chiaro. Giusto o sbagliato, quel progetto? Non lo so. Ma è un qualcosa che consente di intervenire in una delle aree che ha maggiore bisogno. Più delle chiacchiere spese per tanto, troppo tempo, da chi quell’idea l’aveva proposta per prima. Giusto o sbagliato rivedere il master plan di piazza della Repubblica? Non lo so. Forse sì, in realtà. Come forse è giusto tenere in piedi il caro, vecchio collegio Sant’Ambrogio. Ma se non altro qualcosa si sta muovendo, dopo che la precedente amministrazione aveva lasciato sì un piano esecutivo, ma forse con punti non convincenti.

E che dire del lavoro sulla funicolare? Non serviva Einstein per capire che quell’impianto languiva perché la sua operatività era scarsa e, soprattutto, perché il punto chiave è il collegamento tra il trenino a cremagliera con il resto del servizio pubblico (cosa che i venerabili e lungimiranti varesini del Novecento avevano ben afferrato). Serviva, allora, un banale schema di gestione. Serviva solo un po’ di buon senso e di coraggio: la risposta è stata straordinaria, come abbiamo visto durante le Feste. Mi fermo qui. Galimberti & Co sono solo alla prima vasca dei loro 1500 metri a nuoto, la prova più dura dei Giochi in piscina. Può diventare il Paltrinieri della politica cittadina, ma anche affondare e farsi risucchiare dagli avversari.

I problemi, infatti, sono ancora tantissimi. Ne cito alcuni a caso: la questione del traffico e dell’accesso alla città; il recupero di aree degradate (a proposito: tra Biumo e il cuore della città c’è la famosa piazza realizzata da Marcello Morandini, inserita in una proprietà privata oggi in disuso. Mi è sempre stato detto che il “pubblico” lì non può intervenire. Ma voglio pensare che, facendo un sano “casino”, ci sia modo di rimediare a simile bestialità); la valorizzazione dei patrimoni artistici e “del cuore”; la sicurezza; la pulizia e la lotta spietata agli incivili insozzatori; il dialogo con i privati perché aiutino là dove l’amministrazione più di tanto non può fare; il rilancio del commercio e delle vocazioni della città; il recupero del Campo dei Fiori, tra funicolare-2, Grand Hotel (ora in mani differenti, per fortuna), ristorante panoramico, Colonia Bolchini. Non tutto riuscirà, non tutto probabilmente è fattibile. Ma almeno provarci, questo sì è doveroso. I primi segnali dicono che Galimberti, capace anche di attivare la bella idea del giorno dedicato ai cittadini, non si tirerà indietro.

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