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Attualità

IL PIACERE DI DONARE

ROSALBA FERRERO - 21/12/2018

alpiniNelle settimane che precedono il Natale si riempiono chiese, oratori, teatri, piazze: ovunque musica sacra e canti natalizi, musica gospel e nenie tradizionali, ovunque lo scopo è lo stesso: raccogliere offerte da destinare a questa o quella iniziativa benefica. Solo il concerto che gli Alpini tengono alla chiesa della Motta si distingue da tutti gli altri per la finalità: si intitola ‘Il piacere di donare’ e non si raccolgono fondi ma si distribuiscono soldi.

Così per il 32esimo anno il 15 dicembre scorso si è tenuta la manifestazione.

Se a Natale si scambiano i doni, in ricordo del Dono più grande che è la Nascita del Bambino Gesù, gli Alpini donano, col ‘cuore grande’ che li contraddistingue ogni giorno dell’anno,un gran numero di ‘elargizioni ’ a chi ne ha necessità per proseguire in lodevoli azioni di volontariato.

Il concerto diventa così un momento di gioia e di riflessione religiosa: la gratuità del dono che Dio fa agli uomini con l’Incarnazione di Suo Figlio Gesù è imitato in piccolo dagli Alpini del Gruppo, il Coro Campo dei Fiori, lo Sci Club Escursionisti Campo dei Fiori.

Gli Alpini distribuiscono i soldi che hanno guadagnato con il loro duro lavoro in quella meravigliosa fabbrica di altruismo che è la Festa della montagna durante la quale, spesso rinunciando alle ferie, si alternano con forte impegno organizzativo e culinario per raggranellare quanto poi elargiranno durante la serata del Concerto natalizio. Alpini, soci dello sci club Campo dei Fiori, uomini della Protezione Civile, volontari: tutti hanno collaborato per raggiungere il momento di ‘solidarietà alpina’ che si realizza durante l’intervallo. È nel DNA dell’Associazione, costituita nel 1919, raggiungere con l’impegno assiduo e concreto della solidarietà le famiglie di alpini morti in combattimento o feriti e inabili al lavoro, private quindi di sostentamento e assistenza- Oggi che non ci sono più orfani vedove mutilati e reduci di guerra da aiutare, gli Alpini continuano ad ‘aiutare i vivi, per onorare i morti’: molte le associazioni, gli enti, le onlus, le strutture operanti nel campo del sociale varesino che beneficiano così del generoso contributo.

Dopo il ‘Trentatrè ’, l’inno dell’ANA rigorosamente ascoltato sull’attenti’ dai numerosi presenti – la chiesa era stracolma- hanno avuto spazio i canti legati alla ricorrenza natalizia, da ‘Amici miei’ a ‘O felice e chiara notte’, al ‘Walzer delle candele’ a Piccola Canta di Natale, alternati a brani come ‘Era una notte che pioveva’ ‘Stelutis alpinis’ ‘Monte Canino’ ‘La tradotta’ ‘ La ballata del soldato’ che richiamano l’identità alpina, per concludere con l’intramontabile Jingle bells cantato con gli uditori dai coristi diretti dal maestro Aurelio Baioni

Nell’intervallo i membri del Consiglio ANA riuniti sull’altare hanno accolto gli esponenti delle Associazioni cui, dopo una breve presentazione dell’attività di solidarietà che svolgono verso chi si trova in situazioni di disagio, sofferenza, indigenza, sono stati consegnati generosi contributi a 15 associazioni, tra cui la CRI di Varese e la CRI di Luino, gli amici di Don Vittorione, Pohla, Varese con l’acca, la fondazione Piatti, la Caritas, la Protezione civile della sezione ANA dei Varese, l’Andos, Aias, Portofranco, La casa di Paolo, Varese alzhaimer. A queste si aggiungono le beneficenze già consegnate, quelle per il Campanile di San Vittore e per il nucleo mobile di Pronto intervento

La parte istituzionale si è conclusa con i discorsi ufficiali del capogruppo Verdelli, del presidente di Sezione Alioli, di monsignor Panighetti, dell’assessore alle attività sociali, del vice-sindaco Zanzi. Il neo-prefetto Ricci in particolare ha avuto parole di elogio per le attività degli Alpini, per la ‘ricchezza di ‘valori’ profondi che sono alla base di tutta la loro attività, e li ha ringraziati perché uniscono un sano senso imprenditoriale allo spirito di solidarietà, e creano coesione sociale ricevendo in cambio affetto e riconoscenza da tutta Varese.

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