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Opinioni

GRETA/2 IMPRATICABILITÀ

FLAVIO VANETTI - 27/09/2019

gretaPremesso che nessuno si sogna di contestare campagne ecologiste e a tutela del nostro povero pianeta, in balìa di una razza sconsiderata, quella umana, sono veramente allibito di fronte alla constatazione che nessuno stia facendo argine alle esternazioni di quel fenomeno mediatico che è ormai diventato la signorina Greta Thunberg. Ha stufato. Capisco che si possa e si debba giocare su concetti estremi e un po’ forzati, giusto per aumentare visibilità e ritorni (anche di natura economica personale o di qualche manager? Il sospetto è forte: mio nonno diceva che il gatto non muove mai la coda per nulla e avendo un micio posso confermarlo).

Ma qui siamo, secondo me, allo sdoganamento di tesi “un tant al tòcc” purché facciano effetto e suscitino un consenso beota. Intendiamoci: Greta ha il merito di aver avviato una commendevole azione di rottura e soprattutto di aver coinvolto nel dibattito i più giovani, quelli che governeranno nel futuro e che dovranno confrontarsi pesantemente con lo stato della Terra. Di contro però, teorizza scenari illogici e impraticabili. Un ostacolo va arginato, non preso a testate. E non si può concepire di frenare tout court il progresso: nella sua storia l’uomo è sempre andato progredendo, l’essenziale semmai è recuperare il concetto di buon senso e di sostenibilità. Così quando Greta – senza che nessuno eccepisca: e questo è l’altro aspetto grave, perché significa che i media sono ormai omologati e imbesuiti – fa vedere che a New York si reca in barca a vela, perché l’aereo giammai è da usare, propone una visione surreale.

Le ragioni sono tante, ma due spiccano: la barca gliel’hanno prestata e già questo è un unicum non replicabile; anche accettando il principio – evidente – che pure lei sa che non può essere questa la soluzione per i viaggi intercontinentali, è assurdo ricorrere a uno show fine a se stesso e privo di ricadute realistiche sul turismo o sulle trasferte di lavoro. Potrei andare avanti all’infinito, ma mi fermo qui dicendo che prima che dall’anidride carbonica il mondo va salvato da Greta Thunberg.

P.s.: per curiosità, da New York torna forse a nuoto o trova un altro passaggio in barca?

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