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Attualità

L’ASTRO DEL PI GRECO

FLAVIO VANETTI - 02/10/2020

piC’è un pianeta, scoperto dagli scienziati del MIT (Massachusetts Institute of Technology), che ruota attorno alla propria stella ogni 3,14 giorni. Sì, proprio come il valore del “pi greco”, la famosa costante di Archimede che perfino i più renitenti alla matematica avranno sentito nominare sui banchi di scuola. Prima di tutto presentiamolo, questo astro che è stato battezzato “Terra pi” in ossequio a questa mirabile alleanza tra astronomia e matematica: il nuovo pianeta è ora schedato come K2-315b ed è il sistema planetario numero 315 scoperto all’interno dei dati della missione K2 Kepler della Nasa. La scoperta è stata trattata su più fronti, in questi giorni: noi segnaliamo il rapporto ufficiale uscito su The Astronomical Journal.

Ma ora servono due parole sul pi greco e sulla sua storia di circa 4.000 anni. Come ha scritto Salvatore Marazzita, filosofo della Scienza, «il pi greco permea la nostra esistenza, ben oltre i problemi di geometria a scuola. Dall’elettromagnetismo alla meccanica quantistica, il pi greco investe molti settori. Ha a che fare con il principio di indeterminazione di Heisenberg, entra in campo nel periodo di oscillazione del pendolo, così come nella forza di Coulomb tra due oggetti carichi elettricamente». È indiscutibilmente un numero dalla natura enigmatica, che intriga e che stimola il pensiero. Il genio imperscrutabile dell’indiano Srinivasa Aiyangar Ramanujan – la cui storia fu mirabilmente raccontata dal film L’uomo che vide l’infinito – trovò il modo di legarlo, attraverso una frazione continua, a un altro numero molto famoso: phi, ovvero il valore della sezione aurea (1,618). L’aspetto affascinante è che Ramanujan ha dimostrato che la relazione tra un numero irrazionale (phi) e uno trascendente (pi greco) passa attraverso un’estensione infinita.
Tornando al nostro pianeta, i primi segnali della sua possibile esistenza li ha dati nel 2017. Raffinando le ricerche, le sue caratteristiche sono state messe a fuoco. «Il pianeta si muove come un orologio», ha dichiarato Prajwal Niraula, uno studente laureato del Dipartimento di Scienze della Terra, Atmosferiche e Planetarie (EAPS) del MIT, autore principale dell’articolo pubblicato sull’Astronomical Journal. I ricercatori stimano che K2-315b abbia un raggio di 0,95 rispetto a quello della Terra: praticamente è delle stesse dimensioni del nostro pianeta. Orbita attorno a una stella fredda e di piccola massa che è circa un quinto delle dimensioni del Sole. Terra pi, probabilmente di natura rocciosa, circonda la sua stella alla velocità di 81 chilometri al secondo o circa 181.000 miglia all’ora. Purtroppo la similitudine con la Terra non autorizza ad avventurarsi nell’idea che sia abitato o abitabile, almeno per il concetto che abbiamo noi di vita. La fregatura arriva dall’orbita troppo stretta: K2-315b passa molto vicino alla sua stella e la superficie si scalda fino a 450 gradi kelvin, quasi 178 gradi centigradi. L’ideale non per viverci ma al massimo per cuocervi una bella torta.

Da rassegna corriere.it

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