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Apologie Paradossali

TRASGREDIRE LA LEGGE IDENTITARIA

COSTANTE PORTATADINO - 03/12/2021

gender(S)Grazie al boom seguito dal flop provocato dal documento interno della Commissione Europea in merito al linguaggio appropriato con cui parlare di temi religiosi, cioè praticamente la negazione della legittimità di parlare di religione da parte dei commissari e degli uffici della UE, fosse pure per augurare Buon Natale, ormai tutti sanno che cosa sono il politically correct, l’ideologia gender e quella woke. Meglio: molti ne vedono le strampalate applicazioni, pochi ne intuiscono le cause e le conseguenze a lungo termine.

(O)Ha avuto meno risonanza l’iniziativa del preside del Liceo Cavour di Torino che “ha deciso di non scrivere più “studente e “studentessa” nelle comunicazioni didattiche ufficiali, ma di scrivere “student*”, con asterisco… Insomma né maschio né femmina, ma un terzo genere, “aperto alle identità non binarie”.

(S)Più inquietante ancora è quanto leggo a proposito della richiesta dell’associazione dei giovani cattolici tedeschi di desessualizzare non solo la parola Gott (Dio), ma di abolire del tutto l’immagine del Padreterno come un vecchio con la barba bianca, sostenendo la maggior attrattività di un’immagine (o di nessuna immagine?) priva di caratteristiche non solo sessuali, ma nemmeno riconducibili al rapporto di “immagine e somiglianza” tra Creatore e creatura. Sono perplesso perché i vescovi competenti non hanno reagito con una risata o con sculacciate (metaforiche, s’intende) ma con una sorta d’imbarazzata richiesta si approfondimento del tema.

(C)Detto che il tema meriterebbe non un articolo e nemmeno un libro, ma un’intera biblioteca, lascio ai teologi la questione ecclesiale e mi riferisco esclusivamente alla questione del linguaggio. L’adozione di queste misure scritturali, non diciamo linguistiche perché la lingua è essenzialmente parlata e questi artifici generano una impronunciabilità delle parole costrette a diventare asessuate, comporta una rilevante perdita di significanza dello scrivere, costringendo ad apparire come neutre realtà che neutre non sono. Sorvoliamo con una risata sugli equivoci che nascerebbero nel descrivere certe relazioni tra persone di sesso diverso, ma non possiamo non sapere che questo indebolimento semantico si allargherebbe ben oltre quello che hanno sottolineato in tanti, la negazione di un dato reale. Mi riferisco a ciò che si chiama trasgressione metaforica.

(S)Anche tu vuoi trasgredire qualcosa?

(C)Detto in parole povere, metafora è usare una cosa, un esempio, un’immagine. per dire qualcosa che è difficile esprimere con le parole precise, per così dire scientifiche, che descrivono l’oggetto o la situazione solo nella sua materiale apparenza. Dire alla propria amata: “sei bella come il sole” è molto diverso che dirle “mi piaci per le tue misure fisiche, il colore dei capelli e degli occhi, per come ti vesti”. UN LINGUAGGIO NEUTRO nega la bellezza dell’esperienza e non trasmette l’esperienza della bellezza.

(O)La neutralità del linguaggio è la premessa e il fondamento della cancel culture, di quell’idea di civiltà e di società che vuole escludere e far dimenticare tutto quello che nella storia non si è mantenuto corretto, egualitario e senza macchia. Ma se tirassimo le estreme conseguenze di queste premesse dovremmo censurare non ‘Via col vento’, ma tutta la Bibbia, tutta la poesia, tutta la letteratura! Non si può narrare, cioè condividere, un’esperienza senza attraversare il bene come il male, senza conoscere il peccato come il perdono, senza voler allargare lo sguardo a ciò che non si conosce, a ciò che sta oltre l’immediatezza, al contesto di storia e di mondo, di tempo e di spazio, a tutto ciò che sfugge alla nostra capacità di inquadrarlo.

(S)A me pare che tutto questo voglia coinvolgere le religioni, in particolare il cristianesimo, in una condanna senza processo di tutta la storia e l’attuale coscienza dell’Europa e mi sorprende che sia proprio un’istituzione europea ad adeguarsi a questa pretesa. Trovo drammatico e inaccettabile che proprio da quel livello di responsabilità comunitaria venga un radicale attacco alle origini dell’identità europea.

(S)Sebastiano Conformi (O)Onirio Desti (C)Costante

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