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Libri

PREGHIERE E RACCONTI POPOLARI

ORESTE PREMOLI - 18/05/2012

Incontrare un libro è come incontrare una persona. Può essere un incontro fugace e affrettato, annoiato e sopportato, desiderato e sentito, affascinante ed avvincente. E’ sempre un incontro. Ma certamente é appagante l’incontro con un libro – o una persona – affascinante ed avvincente.

Ho incontrato poco tempo fa (non mi capita spesso!) un libro affascinante ed avvincente. In un modo inatteso. “Caduto dal cielo”, si potrebbe dire, in relazione all’argomento. Me lo ha donato una cara amica, siciliana d’origine, Annamaria, sicura che sarebbe stato di mio gradimento.

Il libro è intitolato: “Maria nella voce delle donne”. Con il sottotitolo: “Testimonianze scritte ed orali di un percorso mariano”. Autrice è Marcella Burderi, giornalista e scrittrice che vive a Modica, in Sicilia.

Due caratteristiche del libro mi hanno immediatamente conquistato: la ricerca e lo studio di storie e tradizioni popolari locali, e l’argomento, Maria, la Madre di Gesù. La prima caratteristica mi ha riportato felicemente agli anni della mia fanciullezza, quando mio padre, animato da grande passione, dedicava i pochi momenti di tempo libero allo studio della storia, delle tradizioni e dell’archeologia del territorio di Ligurno e di Cantello – il nostro territorio – con ricerche negli archivi e nelle biblioteche parrocchiali e comunali e interviste agli anziani del paese; e poi mi spiegava le tante cose successe nel nostro territorio fin dal tempo dei Romani, di cui si erano trovati importanti reperti. Era il desiderio di non far svanire nel nulla il nostro passato, perché il passato vive comunque nel presente ed il presente si nutre del passato.

Il libro “Maria nella voce delle donne” è, identicamente, un gesto di infinito amore per la propria terra. La scrittrice avverte che le tradizioni orali e contadine stanno cadendo nell’oblio e si ribella a questo destino: perché qualcuno (o molti) domani sentirà il bisogno di confrontarsi col passato per scoprire la propria identità attuale; e questo bisogno esistenziale, profondo, potrà essere esaudito soltanto se qualcun altro avrà saputo, come una saggia formica, preparare l’indispensabile “archivio dei dati”.

La seconda caratteristica affascinante è l’oggetto, l’argomento dell’indagine: Maria, Madre di Dio. Per chi ha avuto in dono un poco di fede, un discorso sulla Madonna è sempre una finestra che si apre verso il cielo. Attrae irresistibilmente questa semplice ragazza di Palestina, coinvolta in un inimmaginabile progetto di Dio per la salvezza degli uomini, che non si lascia travolgere da questo evento straordinario, ma lo vive in ogni momento – anche nei più drammatici e dolorosi – con la forza di chi si considera un “umile ancella del Signore”.

Nel libro di Marcella Burderi la figura di Maria è disegnata con grande delicatezza ma anche con grande concretezza, legata come è alle tradizioni popolari del territorio di Modica.

Ho letto il testo “tutto d’un fiato”, come scrive anche la professoressa Elvira Assenza nella presentazione del libro. Il merito va non solo all’interesse culturale ed umano del testo, ma anche all’intelligente capacità della Scrittrice di tessere il proprio racconto con una chiarezza ed una precisione narrativa che aiutano e sorreggono il lettore nell’affrontare un argomento nient’affatto semplice e disimpegnato.

Marcella Burderi, come scrive nell’introduzione, si è convinta ad iniziare il lavoro, ispirata dalla processione in onore alla Madonna, patrona di Modica, durante la quale una donna a piedi scalzi, sul sagrato della Chiesa pronuncia le parole “Idda è a Matri ri tutti” (“Lei è la Madre di tutti”). La Madonna è donna tra le donne, ma è “l’unica sulla terra a cui è dato di vedere realizzata la promessa più ardita, la resurrezione anima e corpo del proprio figlio. E’ in questo che si realizza la predilezione del Signore”.

Così Marcella ci conduce in questo suo pellegrinaggio tra le preghiere ed i “cunti (racconti) della tradizione popolare di Modica, introducendoci innanzitutto nella storia del culto mariano locale e delle numerose chiese di Modica, in cui si venera la Madonna nei vari attributi, Maria Bambina, Maria Dormiente, Madonna del Latte, Madonna dell’Odigitria, Madonna della Catena .. Poi propone le singole preghiere ed i “cunti” raccolti, mettendoli anche in parallelo con le sculture ed i dipinti che adornano le chiese della città dedicate a Maria.

Le anziane signore intervistate dall’autrice raccontano, ed il libro si arricchisce di tante belle preghiere semplici, popolari, genuine, che esprimono Fede profondissima; così come i “cunti”, che raccontano di Gesù, di Maria, di Giuseppe, di Santi, di Angeli, con una tenerezza ed una famigliarità che conquistano i cuori.

Potrei continuare a scrivere, perché ogni volta che riguardo il testo vi scopro sempre qualcosa di nuovo. Voglio solo aggiungere che la lettura mi ha fortemente affascinato e colpito, ma mi ha anche dato modo di divertirmi, perché mi sono addentrato nel dialetto siciliano, cimentandomi a “tradurre”, come in un’esercitazione scolastica, i concetti e le immagini contenuti ed espressi nelle numerose preghiere e nei “cunti” citati, senza avvalermi della traduzione offerta dall’Autrice nella parte finale del libro; dove appaiono anche bellissime foto a colori dei quadri e delle statue della Madonna conservate nelle chiese di Modica e le foto delle anziane signore che con la loro “consulenza” hanno consentito a Marcella Burderi di offrirci un’opera avvincente, di alto valore storico e religioso.

Marcella Burderi “Maria nella voce delle donne” Edizioni Associazione Culturale

“Dialogo” – Modica

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