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Apologie Paradossali

SIGNOR SCI?

COSTANTE PORTATADINO - 10/02/2023

cortina(S) Raccontaci della vacanza a Cortina.

(C) Questo no. Anche se bella e persino interessante fa parte del privato. Ma vi parlerò di Cortina, della città che con Milano ospiterà le prossime Olimpiadi invernali, nell’ormai imminente 2026. Ne parlo sperando che la conversazione con voi e magari con altri amici mi aiuti a capire se questa occasione porterà alla cittadina, splendida per il paesaggio, e anche all’Italia, un reale progresso. Parto da una prima constatazione, oggi Cortina, tranne per poche costruzioni, sembra una vecchia, una vecchia rugosa, la stessa delle Olimpiadi del 1956. Intendiamoci, parlo di un’impressione superficiale, fatta di pochi giorni di permanenza, di poco sci, di poche visite alle istituzioni culturali, di pochissimi acquisti nei negozi di corso Italia, ricchissimi di offerte di alto livello, ovviamente costose, ma poveri di clientela anche nei giorni delle gare di Coppa del Mondo.

(O) Non sarai contagiato dal pessimismo conformistico tanto di moda?

(C) Non è la prima volta che soggiorno a Cortina, è la prima d’inverno. La neve aumenta il fascino del panorama, ma mette in risalto le difficoltà della gestione del territorio. Fortunatamente non è nevicato, ma già bastavano a fare una brutta impressione i mucchi di neve annerita abbandonati lungo le strade e rovesciati sui marciapiedi, le lastre di ghiaccio fin davanti ai negozi chic della zona pedonale, i parcheggi incustoditi, fangosi e privi della minima organizzazione, il traffico caotico, generato dai residenti e villeggianti, con l’aggiunta di un traffico d’attraversamento di mezzi pesanti, alias TIR (!), che col tempo buono accorciano la strada tra il Brennero e i porti dell’Adriatico, come facevano un tempo mercanti e pellegrini che si fermavano all’ Ospitale, occupato ora da un bell’albergo, mentre la chiesa dell’ospizio è desolatamente chiusa. Ma la cosa peggiore è stata la difficoltà di raggiungere per telefono le mete circostanti, qualcuno diceva per guasti sulla linea, altri insinuavano per trascuratezza dei gestori, già troppo ricchi di clientela.

(S) Un quadro poco brillante! Ma allora perché prendersela così tanto con il povero ex-presidente Conte per le sue vacanze cortinesi?

(C) Me lo sono chiesto. Il suo albergo, benché a cinque stelle, appare piuttosto demodé all’esterno, magari l’interno è ristrutturato e bellissimo, ma è penalizzato dall’essere esterno alla zona pedonale e posizionato proprio sul percorso di passaggio dei già citati TIR, soffocato dai mucchi di neve sporca. Nessuna invidia, sebbene stessi anche più lontano, in un ben meno pretenzioso tre stelle, per di più saturato dalla presenza di un gruppo troppo numeroso per le risorse organizzative e le competenze professionali di un personale volonteroso, ma troppo inesperto.

(O) Quindi un problema di risorse, sia strutturali sia umane?

(S) Ma se ascoltiamo la voce del comitato organizzatore, tutto va bene.

(C) Non voglio fare un attacco a nessuno. Mi è stato anche detto che il progetto più importante, quello della circonvallazione, una tangenziale in galleria che devia il traffico di attraversamento verso Dobbiaco e il Brennero, esiste e verrà realizzato.

(S) Mancano tre anni e c’è solo il progetto! La solita Italia.

(C) In qualche modo faremo. Mi preoccupa di più una specie di ‘questione morale’. Un albergatore mi ha detto: “speriamo che non cambi nulla”. Potrebbe avere una valenza positiva, riferita al contesto ambientale, ma temo che volesse dire: “non disturbate la nostra clientela speciale, magari un po’ snob, ma che non discute sul prezzo”. Penso invece che ci sia bisogno d’innovazione e che semmai, per offrire servizi di qualità ad un pubblico più vasto, senza perdere il livello d’eccellenza raggiunto in alcuni settori, occorra coinvolgere anche i territori vicini in un progetto comune, cosa che al momento non appare.

(O) Lasciami sperare che la tua sia solo un’impressione superficiale e soprattutto che non sia una caratteristica nazionale, quella di non cogliere le occasioni per un deciso cambiamento. Mi auguro che sia proprio del Comitato organizzatore, che non è fatto solo di montanari per natura chiusi, il compito di allargare lo sguardo oltre il solito opportunismo.

(C) Un piccolo segnale positivo: incontrato brevemente sulle piste il campione di sci Kristian Ghedina, genius loci, mi è sembrato davvero gentile e alla mano, due qualità che potrebbero significare la volontà di valorizzare le risorse umane per rendere l’accoglienza olimpica all’altezza del compito di rappresentare Cortina e l’Italia nel modo migliore.

(S) Sebastiano Conformi (C) Costante (O) Onirio Desti

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