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Il racconto

BASTONE BIANCO

SILVANO COLOMBO - 01/12/2023

bastoneIl treno delle 7,47 non era affollato come altre volte.

Faceva caldo, nella vettura: insopportabile, a tratti. Davanti a me due uomini che si erano divisi il “Corriere ”. Leggevano.

Ero intorpidito. Avrei dormito volentieri un’ora in più. Il caldo poi faceva il resto.

Per cercare di stare sveglio mi guardo in giro per tutto il vagone. Soliti visi. Gente nuova, però! Due occhi nuovi, là in fondo.

Guardo meglio. Sorridono. Ma…mi sorridono. Un bel viso, ovale; capelli d’oro, una bocca ben disegnata e due occhi che mi fissano, dietro lenti azzurrate, montate finissimamente in oro. Ansiosa, a tratti guarda in giro.

Non la guardo, ma ogni tanto ci ricasco. E quella mi fissa: ostinata.

Ma…che vuole quella? Penso di dover ignorarla, ed è quando mi scappano più frequenti le occhiate sul sedile di fondo.

Non la vedo che dalle spalle in su. Un bel twin-set colore glicine.

Voglio proprio vedere cosa farà, se scenderà a Milano.

Si soffia il naso, parla con qualcuno che non vedo.

Qualcuno o qualcuna? Ci mancherebbe anche questa. Provasse a fissarmi così, con a fianco qualcuno! Ma…insomma! Incomincio a scocciarmi per l’insistenza. Chi crede di essere, e che cosa vuole?

Arriviamo. Si alza, prende un bastone bianco e si fa accompagnare dalla persona che le era vicina per scendere dal treno.

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