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Cultura

ALCHIMIE

ROSALBA FERRERO - 08/12/2023

C’è tempo fino al 22 dicembre per ammirare le opere che Claudia Giraudo espone alla galleria Punto sull’arte, dividendo lo spazio in galleria con la scultrice norvegese Lene Kilde, alla prima personale in Italia, autrice di sculture in calcestruzzo e rete metallica che raffigurano bambini e oggetti.

La cifra stilistica della pittrice piemontese si ritrova nel suo modo raffinato e fiabesco di ritrarre fanciulli dagli occhi limpidi e trasparenti, titolari di un’innocenza intrinseca.

La sua è una pittura di alta perfezione tecnica: si avvale dell’uso stratificato del colore ad olio che consente di rendere con intensità i personaggi ritratti – l’ aver frequentato l’accademia Albertina le ha fornito ottime competenze con le quali esprimere in modo personale e moderno la “Fancy pitture” un genere molto in voga nel settecento che ha costituito il punto di partenza della sua riflessione pittorica, che ha unito insieme ai maestri rinascimentali e ai surrealisti.

Ogni personaggio ritratto è collocato in uno spazio piatto su di uno sfondo vuoto, è in primo piano e assorbe completamente l’attenzione dello spettatore; la Giraudo ricerca la bellezza assoluta, che travalica le coordinate spazio temporali.

Ogni personaggio è accompagnato da un piccolo animale: il suo totem, il suo daimon, il suo fanciullino, il suo angelo custode che si materializza in forma di animale, per fare da guida e proteggere nel tempo trascorso sulla terra, ma anche per fare compagnia e per impedire di sentirsi soli. L’animale-guida è un compagno rassicurante, che non abbandona nei momenti più bui e tristi. È una metafora della vita poiché i bambini e le bambine dei quadri non sono persone reali ritratte: sono inventate, sono archetipi in cui ognuno può identificarsi riconoscendosi forse ancora prima che nelle fattezze infantili – non tutti hanno riccioli e lentiggini infatti – nello spirito totem.

È l’animale-medicina che Claudia Giraudo, sulla scia dei nativi americani, cerca come ispiratore per le nostre azioni durante tutto il corso di un’esistenza che con loro può essere serena, a contatto con la natura; suggeriscono una relazione tra la realtà e il non-visibile che non è per questo non-esistente, perché gli animali rivelano le qualità nascoste del personaggio di cui sono compagni.

Ogni animale ha una caratteristica che trasfonde nel compagno umano cui è affiancato: il coniglio, la farfalla, il pesce rosso, l’agnello, la rana, l’anatra e ognuno vi si può riconoscere, in un’invisibile alchimia.

Invisibili alchimie
Galleria Punto sull’arte
Varese
11 Novembre – 23 Dicembre 2023

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