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Lettere

IN RICORDO DI SECONDO SASSI

- 28/06/2012

Caro direttore,

il bell’articolo di Franco Giannantoni  su don Piero Folli ci ha fatto ricordare insieme al grande impegno di quel valoroso sacerdote anche quello di non pochi luinesi che si prestarono per la salvezza di ebrei ed antifascisti portandoli oltre confine. Ne ho conosciuto personalmente uno, silente, concreto e coraggioso: Secondo Sassi di Germignaga. E mi piace fare cenno ad un’operazione quasi incredibile. Il Sassi antifascista comunista a contatto con la rete del CLNAI venne incaricato di mandare in Svizzera un fuggiasco da sottrarre ai nazi-fascisti che ne erano sulle tracce. Si trattava di un personaggio importante uscito pochi mesi prima, ed in cattive condizioni di salute, dalle carceri fasciste dove era stato recluso per parecchi anni. Proveniva dalla sponda  piemontese del lago dove non era stato possibile il transito sui sentieri di montagna data la quasi impossibilità, per il soggetto, di camminare. Nel luinese forse il passaggio oltre confine gli sarebbe stato più facile. Sassi che di mestiere faceva il fabbro, costruì in ferro un seggiolino attaccato ad un’asta con carrucola. Pensava di collegarlo ad una delle varie funi di acciaio ancora tese sul fiume Tresa tra la sponda nostra e quella elvetica. Erano servite da teleferica, sfruttando la differenza di livello, per trasferire legname  dai boschi italiani ( di proprietà di svizzeri) all’altra sponda. E così avvenne.  Imbragato sul seggiolino il fuggiasco di notte volò sul Tresa planando libero sull’altra sponda.  L’ingegnoso fabbro, che dopo la Liberazione fu per diversi anni sindaco del rinato Comune di Germignaga, mi raccontò il fatto ancora ignaro del nome del personaggio che aveva salvato. Ma era curioso di saperlo. Non fu difficile conoscerlo : aveva portato in libertà il comunista Mauro Scoccimarro futuro Ministro delle Finanze  nei primi governi del nostro Paese.

Ambrogio Vaghi

 

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