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Ambiente

IL DONO SGRADITO DEL SUPERTRAFFICO

CAMILLO MASSIMO FIORI - 21/12/2012

Che non vengano presi in futuro provvedimenti volti a limitare il traffico auto veicolare la credevo una scelta certo dannosa ma non fondamentale. Pensavo che davanti alla crisi imperante la gente sarebbe andata meno in automobile e non sarebbe stata nel portafoglio giusto per correre a fare regali natalizi.

Mi sbagliavo: basta andare in giro per Varese per rendersi conto del contrario. Mete urbane che erano raggiungibili in quindici minuti lo sono in trenta minuti.

Non sono ancora arrivati i superi di soglia del Pm 10 ma è necessario che i politici non li attendano con fatalismo. Gli amministratori locali se volessero potrebbero fare molto. È fondamentale che allora con urgenza venga convocata dall’Assessore alla Tutela Ambientale del Comune di Varese la Commissione per contrastare l’inquinamento atmosferico per decidere assieme ai sindaci dei Comuni prossimi al capoluogo iniziative collettive per contrastare l’inquinamento utilizzando forme SOFT di convincimento e di informazione della popolazione.

Alla commissione partecipano e contribuiscono scientificamente sia Arpa che Asl.

L’automobile privata utilizzata in eccesso e in numero eccessivo va fatto capire che è dannosa alla salute collettiva in quanto produttrice di inquinamento. Questo è antagonizzabile. E tali lo sono le malattie e le morti dipendenti dall’inquinamento. Contro le medesime si può e si deve agire.

Non c’è nulla di “normale”. Anzi !

Ho nel recente passato diffuso più di un risultato di studi e convegni dove si è analizzato il rapporto tra inquinamento auto-veicolare la salute umana e dove era a viva voce richiesto un intervento della politica a tutela della qualità della vita degli amministrati.

Mi rivolto di fronte a coloro che ritengono che la situazione attuale sia un male necessario non risolvibile. Non è vero: anche gli scienziati dicono che si possono anzi si devono assumere provvedimenti volti a creare ordine senza penalizzare alcuno (semmai educandolo a rispettare gli altri).

Se la politica lo volesse si potrebbero rispolverare documenti comunali (partendo ad esempio dai piani redatti dagli ex assessori alla tutela ambientale) e si potrebbero aprire tavoli di lavoro.

Non chiedo di assumere provvedimenti di emergenza all’acqua di rose come si è fatto per anni con l’autobus-navetta e il traffico libero.

Non servirebbero a niente se non a lavare la coscienza di chi li assume. Equivarrebbe a buttar via dei soldi. Se si volessero fare con volontà degli incontri operativi noi sono chiaramente disposti a parteciparvi. Venga con un urgenza convocata la Commissione di cui ho detto e chiediamolo al Prefetto. Ciascuno di noi per legge ne ha il potere.

Si assumano sennò tutti quegli accorgimenti digitali di cui abbiamo detto in passato riguardo la smart city. Il processo sarebbe però troppo lento.

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