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Lettere

I VARESINI E LE SCELTE PER IL FUTURO

- 20/01/2013

Dopo l’abbattimento del Padiglione del Pronto Soccorso (donato dalla Famiglia Bassani nel 1965-66) all’Ospedale di Circolo e la costruzione al suo posto di un grande edificio dedicato alla Day Surgery, i Varesini hanno assistito con sorpresa ed amarezza all’abbattimento del Padiglione VEDANI all’Ospedale DEL PONTE, struttura eretta poco più di 50 anni fa, ancora in buono stato, dotata di sale operatorie ed in parte ristrutturata in tempi recenti, che fino al 2006-2007 ha accolto la Divisione di Chirurgia di detto Ospedale.

Molti si  sono chiesti il perché, e se ce n’era davvero bisogno. Ignoravano infatti che tutto ciò veniva fatto per poi ricostruirvi una megastruttura di 8 piani, di cui 2 interrati e 6 fuori terra, per accogliervi il nuovo megagalattico POLO MATERNO INFANTILE (di cui nessuno sentiva la necessità).

  La popolazione Varesina era infatti completamente disinformata di quanto era stato deciso nelle segrete stanze del potere.  Tutta la gestazione di questo faraonico progetto era ignota al grande pubblico, benché qualche giornale ne avesse a suo tempo parlato (“Stati generali della Sanità Varesina”, svoltisi con scarsissima partecipazione di addetti ai lavori ed ancor meno di pubblico, negli anni 2004, 2006 e 2009).  Ne erano a conoscenza solo pochi “tecnici”, i Politici della Regione, dalla cui mente il megaprogetto era scaturito, ed il Consiglio Comunale di Varese che l’approvò quasi all’unanimità nella seduta del 14 dicembre 2006, prima di Natale, con indubbia superficialità e scarsa informazione, ritenendolo probabilmente una “occasione da non perdere” per la Città di Varese.  Erano tempi di vacche grasse, i finanziamenti c’erano e  bisognava approfittarne !

  Tuttavia già prima di detta approvazione si erano levate diverse voci autorevoli contrarie a tale progetto, con articolate motivazioni espresse in diverse sedi istituzionali (per brevità ne citerò solo alcune: dr Rotasperti e dr Pampari, entrambi Direttori Generali dell’Ospedale; i Medici prof. Cherubino allora Preside della Facoltà di Medicina dell’Università, prof. Giudice allora Primario di Anestesia e Rianimazione al Del Ponte, prof. Binaghi allora Primario della Cardiologia al Circolo, dr Morresi allora Presidente dell’Ordine dei Medici; dr. Puricelli Primario ostetrico-ginecologo e prof. Nespoli Primario Cattedratico di Pediatria al Del Ponte, entrambi favorevoli al trasferimento delle rispettive Divisioni all’Ospedale di Circolo; il Consigliere Regionale dr Buscemi, il Consigliere Comunale Nicoletti - l’unico che votò contro), mentre altri avevano espresso forti perplessità (come l’allora Assessore Regionale alla Sanità dr , medico, e il Consigliere Regionale dr Adamoli).    E tutto ciò  ben prima della fatidica votazione del 14/12/2006 !

  Perché di tutti questi autorevoli pareri “tecnici” non si volle tener conto? E perché con caparbia ostinazione si continuò a percorrere la strada intrapresa, ignorando volutamente e cercando anche di mettere a tacere quanti in tempi successivi espressero opinioni contrarie???  Come i Medici di “Forza Ippocrate”, una libera associazione sorta all’interno dell’Ospedale, o gli esperti della Confconsumatori di Varese che con lettera del 12/3/2008 espressero con articolate e precise osservazioni la loro decisa contrarietà al progetto del grande Polo Materno-Infantile al Del Ponte.

  Per realizzare il quale occorreva anche dotarsi di un’area di parcheggio adeguata, di qui l’esigenza di crearne una nelle immediate adiacenze e la brillante idea di costruire un grande parcheggio interrato nel Parco della vicina VILLA AUGUSTA, progetto approvato il 2 maggio 2012 dal Consiglio Comunale di Varese ma contrastato dagli Ambientalisti (Amici della Terra, Lega Ambiente ed altri)  e da autorevoli “esperti” del settore come l’agronomo dr Daniele Zanzi e l’arch. Ovidio Cazzola, per citarne solo alcuni (progetto per il quale risulta essere in atto anche un contenzioso in sede giudiziaria).   Quest’ “ultimo atto” fu la goccia che, come si suol dire, fece traboccare il vaso e comprendere appieno l’assurdità di tutto il progetto.

   Da allora infatti la Società civile varesina parve come risvegliarsi da un lungo torpore, iniziarono a manifestarsi numerose opposizioni con lettere alla stampa locale, che le accolse di buon grado, anche se non servirono a smuovere minimamente dai loro propositi i responsabili di tali improvvide scelte. I quali con colpevole SILENZIO mai si degnarono di rispondere alle varie richieste di chiarimenti  che da più parti si levarono.   Fu allora (nov./dic. 2012) che nacque da parte di alcuni Cittadini, tra cui il sottoscritto, l’idea di costituire un COMITATO PER UN SOLO OSPEDALE A VARESE allo scopo di contrastare tutte queste SCELTE che riteniamo profondamente SBAGLIATE e quanto mai dannose per la Sanità Varesina e per tutta la Città.  Scelte che, come abbiamo appurato, furono esclusivamente politiche, in contrasto col parere dei “Tecnici” e perseguite nella totale disinformazione della Cittadinanza.

Le carenze, le disfunzioni, i disagi che la anomala ubicazione del Polo Materno-Infantile al Del Ponte comportano per tutti (donne e bambini ricoverati, operatori sanitari, parenti e visitatori nonché abitanti delle zone limitrofe, dove sono presenti anche una scuola e Uffici pubblici) sono ampiamente note e puntualizzate in un documento stilato dal Comitato suddetto e portato a conoscenza dei Cittadini e delle forze politiche locali e regionali, cui si aggiungono ora segnalazioni circa un probabile aumento delle infezioni ospedaliere nei reparti ostetrico-ginecologici dopo l’attivazione dei lavori del cantiere al Del Ponte (sono mai state fatte rilevazioni in proposito?).

    Con soddisfazione, se pur tra mille difficoltà, stiamo portando avanti la nostra iniziativa, sostenuta da numerose adesioni di Cittadini che la pensano come noi, perché amano la propria Città e vorrebbero preservarla dagli assalti di una politica invasiva e pasticciona, più incline agli affari che al bene dei Cittadini.

   Ci auguriamo che sia questo l’inizio di un RISVEGLIO che porti i Varesini ad interessarsi maggiormente dei  problemi che li riguardano da vicino e ad una loro maggiore partecipazione alle scelte più importanti per il presente ed il futuro della Città, non demandando sempre le decisioni alla politica come finora è stato (per poi – a posteriori –  lagnarsi delle conseguenze nefaste).  La DEMOCRAZIA vera è PARTECIPAZIONE, non subire passivamente decisioni imposte dall’alto.  La Politica dovrebbe essere al servizio dei Cittadini, non i Cittadini della politica.

Dott. Giovanni Dotti

già Aiuto di Pediatria all’Ospedale di Varese e Copromotore del

COMITATO PER UN SOLO OSPEDALE A VARESE

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