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Attualità

IL TROFEO VARESE-CAMPO DEI FIORI

ROSALBA FERRERO - 04/07/2014

Varese sarà teatro il 5 e il 6 luglio della Coppa Tre laghi e della Varese – Campo di Fiori riservata ad auto storiche e giunta alla XXIII edizione, un evento automobilistico di prestigio internazionale, che ha forti motivazioni.

Varese è nel cuore di un territorio di forti tradizioni motoristiche meccaniche e automobilistiche. È inserita nel novero delle Città dei Motori insieme a Torino, Imola, Modena, Pescara, Mandello del Lario, Pontedera, Noale… Varese dal 1924 è capolinea della prima autostrada,la Milano- Varese, fortemente voluta dal conte Toeplitz, che intendeva assicurarsi un rapido spostamento da viale Venezia, a Milano, a Sant’Ambrogio (Varese) usando l’automobile in ‘velocità’, su un tratto stradale asfaltato e ‘diritto’.

La città di Varese nel 1923 vede siglare l’accordo per il passaggio di Vittorio Ogliano dalla Fiat di Torino all’Alfa Romeo di Arese, durante un incontro al Grand Hotel del Campo dei Fiori. Proprio tra il Campo dei Fiori e viale Aguggiari nel 1931 sarà tracciato il percorso della prima gara automobilistica di velocità: appuntola Varese- Campo dei Fiori. Tra il 1931 e il 1960 si disputarono dieci edizioni, cinque prima e cinque dopo la seconda guerra mondiale, le prime edizioni, per auto e per moto, furono caratterizzate dalla marcia d’avvicinamento da Milano e Varese durante la giornata del sabato e dalla cronoscalata Varese-Campo dei Fiori la domenica; gareggiavano in media una cinquantina di equipaggi. Erano tempi di grande sviluppo nel settore della meccanica e della motorizzazione e una Coppa pubblicizzava i risultati e gli sforzi compiuti nella innovazione e sperimentazione dalle case automobilistiche; la competizione era più che a livello di piloti a livello di aziende: Alfa Romeo, Bugatti, Maserati in primo piano…

Memorabile fu per questo l’edizione del 1934: si iscrisse anche un prototipo,la BMP– acronimo di Bugatti, Maserati, Premoli –, costruita su un telaio Bugatti, il migliore del tempo, con motore Maserati 8 cilindri 3000, l’eccellenza tra i motori, da un team di privati diretti dal conte Premoli che fu anche il pilota e il vincitore, con una media di ben settantun chilometri orari: batté i piloti dall’Alfa, della Maserati, della Bugatti, tutti professionisti. Gli spettò il Trofeo Grandi Alberghi Varesini, raffigurante lo stambecco incastonato nella montagna sacra, simbolo della Società dei grandi alberghi.

Dal 1990 si è sostituita alla velocità del tachimetro la regolarità del cronometro, il piacere di assaporare l’emozione dell’immersione in paesaggi favolistici al brivido dello sfrecciare a centocinquanta chilometri all’ora tra le stradine di Sant’Ambrogio e Velate per inerpicarsi al Campo dei Fiori. La gara ora riservata alle auto storiche pre-1975, con un’appendice di auto sportive modern pre-1994, èla XXIII dell’era della regolarità; quest’anno registra oltre cento iscrizioni – ci sarà la possibilità di ammirare una Singer Le Mans degli anni Venti una Riley Brooklands, una Fiat 508 e una 15006C –, e prevede alcune novità di percorso. Restando fissi la partenza e l’arrivo a Varese, il tracciato, lungo duecentosessanta chilometri, è tutto un immergersi nella provincia verde, tra squarci di lago e colline verdeggianti: Cuvio e Cavona, la salita al Cuvignone e ai Sette Termini, e poi Marzio, Bregazzana, Barasso, Cuirone, Ispra e Laveno… un vero tour nei più ameni luoghi turistici percorso su quattro ruote storiche, con settanta prove cronometrate.

Momento clou il Match race nel centro di Varese, su un anello di ottocento metri che premierà l’abilità, la precisione al centesimo di secondo e la sintonia perfetta tra un pilota e un navigatore che elimineranno man mano gli equipaggi avversari. Al vincitore assoluto della gara un trofeo realizzato dallo scultore varesino Aldo Zuliani: in plexiglass, materiale amato dal maestro per la sua algida consistenza, arricchito di luminosità da una base di luci a led che si attivano con il peso del trofeo stesso, raffigura un’automobile sospesa sulle iniziali VCDF, acronimo di Varese – Campo – dei – Fiori. C’è simbolicamente tutto lo spirito della gara: l’auto, lo spirito sportivo, la luce dei farila V di Varese e anche di Vittoria.

 nelle foto: immagini della Varese- Campo dei Fiori degli anni Trenta

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