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Attualità

ETERNIT, UNA VERIFICA DA FARE

ARTURO BORTOLUZZI - 28/11/2014

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Una parte dell’area dell’ex macello civico

Ho letto su La Provincia di Varese che l’associazione ‘Non solo pane’, ha preso sede nei locali che le sono stati concessi, da parte del Comune, nell’ex Macello civico. Dato che sul giornale era scritto, anche, che l’associazione avrebbe svolto l’attività di lavorazione delle merci alimentari deperibili, avanzate dalla grande distribuzione, per farne prodotti a lunga conservazione da poter distribuire a chi non ha di che mangiare, ho scritto al responsabile del Servizio di igiene e sanità pubblica dell’ASL di Varese, al responsabile ARPA Varese e al Sindaco del Comune di Varese.

Non vorrei essere equivocato. Cerco, allora, di farmi comprendere. Ritengo che questa attività svolta dalla Associazione, ‘Non solo pane’ sia non solo qualificante per chi la svolge, ma anche per la città che la ospita.

Il Comune che dà l’alloggio, dovrebbe considerarla non una pratica qualunque, ma un fiore da porre sul proprio stendardo. Sarebbe anche giusto che il Comune giochi un ruolo attivo nella preparazione dei pasti per i più poveri e quindi che segnali settimana per settimana i prodotti consegnati dai supermercati; la loro data di scadenza; la tipologia delle pietanze approntate con il loro assemblaggio; il numero delle persone che ne hanno fruito; le esigenze dell’associazione, in termini di uomini e di mezzi.

In questo senso, ritengo che un ente che svolge un compito sociale così alto come quello che sta facendo ‘Non solo pane’ non deve essere lasciato solo a svolgere la propria attività dal Comune in uno spazio al limite dell’umano frequentabile.

Mi sono più volte occupato delle condizioni dell’ex Macello Civico. Circa lo stato delle sue coperture in eternit molti cittadini hanno avanzato più di una preoccupata rimostranza. Eternit monitorato con controlli effettuati dalla competente ARPA e giudicato nel 2006 ancora sano e necessario solo di verniciature regolarmente effettuate.

Dal 2006 ad oggi ne è passato, di tempo: non sarebbe necessario che vengano svolti nuovi monitoraggi?

Lo ho domandato ad ARPA. Mi sono rivolto all’ufficio di Sanità pubblica dell’ASL di Varese per sapere se l’amianto possa in qualche modo interagire con i prodotti alimentari e se le condizioni attuali del’ex Macello, siano tali da permettere lo svolgimento delle attività che l’ente in oggetto svolge. Credo che sia conveniente che Comune, ASL e ARPA stabiliscano delle date entro cui fare controlli sulle condizioni delle tettoie. I controlli secondo me, sarebbe opportuno farli con modalità molto ravvicinate di fronte alle condizioni climatiche sempre più avverse.

Il Comune è comunque chiamato ad tenersi pronto a trovare una sede idonea perché possa essere svolta l’attività di procurare pasti idonei ai più deboli e a responsabilizzare la città rispetto alle esigenze di coloro che hanno bisogno.

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