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Attualità

TORNIAMO ALLA “GRANDEUR”

ARTURO BORTOLUZZI - 30/04/2015

antenne

La selva di antenne sul Grand Hotel

A proposito della mostra di fotografie sulle luci del territorio americano di Wim Wenders avevo scritto in passato, su questo giornale, criticando l’atteggiamento della polizia municipale che in un fine settimana aveva multato a tappeto le auto del numeroso pubblico che era intervenuto all’esposizione. Non ci si poteva comportare in modo così inospitale in una Varese che si vuole (come è giusto) turistica. Se volessimo raggiungere questo obiettivo non ci si dovrà più comportare così allontanando chi vorrà venire nel territorio varesino.

Dobbiamo tutti affermare un simile principio con fermezza. Allo stesso modo, dobbiamo pretendere dai nostri politici che facciano di tutto per spostare in un altro luogo le numerosissime antenne che si trovano sul tetto del Grande albergo del Campo dei fiori dell’architetto Sommaruga.

Non possiamo lasciare che i segni (come il Grande albergo) di un passato glorioso vengano trattati come fatiscenti bettole usate solo per ospitare indigenti allo stesso modo in cui venivano conciate le case dei nobili russi quando arrivò il regime comunista.

Dobbiamo far rivivere la Varese gloriosa del Molina (quella che ricorda sempre l’architetto Cazzola) ed, anzi, aumentarne il valore e l’efficienza.

È ora che i varesini capiscano la necessità di conservare i segni del passato mettendoli in rete.

Non dobbiamo più fare crollare un Castello di Belforte ovvero abbattere un teatro come quello che i varesini possedevano in centro città.

Quando pochi mesi ebbi a leggere che l’Assessore alla Tutela Ambientale della Regione Lombardia chiamò il suo omologo del Comune di Varese proprio a proposito del Grande albergo e della sua trasformazione, sono stato preso, allora, dalla speranza che si potessero prendere decisioni risolutive di questo problema.

Dell’incontro, invece, non si è saputo assolutamente nulla. Avevo chiesto in Comune senza ricevere risposta alcuna. Recentemente ho allora scritto all’Assessore alla Tutela ambientale della Regione Lombardia e al nuovo Assessore alla Tutela ambientale delle Comune di Varese per chiedere loro di quali informazioni fossero depositari riguardo il Grande albergo.

In particolare, primo luogo, riguardo l’interesse della proprietà dell’albergo di realizzare nello stesso un centro benessere di lusso e conseguentemente di voler compiere la riattivazione dell’ultimo tratto della funicolare e il restauro conservativo delle stazioni propedeutiche di partenza e di arrivo.

Secondariamente riguardo l’attenzione che la Regione deve avere per le vicende del Campo dei Fiori (in considerazione del riconoscimento regionale del Parco Campo dei fiori entro cui si trova il Grand Hotel) nonché una accelerazione dei tempi dell’iter per poter delocalizzare gli impianti presenti. Sono infatti novanta le antenne localizzate sul tetto del Grande Albergo.

Ciò scritto, ho chiesto loro, pure, se fossero accaduti cambiamenti in considerazione delle vicende giudiziarie che avevano interessato la proprietà dell’Albergo.

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