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Ambiente

NUOVO REGOLAMENTO, PERCHÉ?

ARTURO BORTOLUZZI - 18/09/2015

??????????Le Guardie ecologiche volontarie Varese costituiscono una ricchezza per Varese e per i suoi cittadini. Con mia sorpresa sono stato avvertito lo scorso mese di agosto, dai mezzi di informazione locali, delle decisioni della Giunta comunale di Varese di approvare un nuovo regolamento che normi l’attività di questa forza di volontari.

Regolamento poi ibernato e sul cui contenuto era nata una querelle tra la Giunta comunale e alcuni membri della Opposizione del Consiglio Comunale. Sempre dai media ho saputo che le novità del Regolamento vertevano principalmente sulla materia economica e sui gradi che venivano mostrati sulle divise impiegate dalle Guardie.

Al fine di accertare quanto accaduto ho telefonato al responsabile delle Guardie e ne ho sentite le ragioni. Ho poi scritto al Sindaco e all’Assessore competente per argomento trattato.

Spiego perché ho voluto far sentire le mie ragioni. Innanzitutto, mi sono lamentato, ancora una volta, per una questione di metodo. La stessa trattata settimana scorsa a proposito dell’Isolino Virginia. Il terzo settore come i singoli interessati debbono poter collaborare con gli enti pubblici che prendono delle decisioni rilevanti per quanto riguarda l’ambiente, fornire il loro parere sui progetti presentati. Devono, quindi, esserci dei tempi stretti perché possa essere fornito questo ausilio. Così in questo caso, dalla giunta comunale deve essere distribuito agli interessati un documento originale. Come tutti potrò, allora, fornire all’organismo deliberante, un parere privo delle lacune o imperfezioni, che possano derivarmi da una conoscenza indiretta dei dettagli di un problema. Così non è.

Chi decide vuole solo farlo in proprio. Allora dico basta ad un’attività politica che si svolge a porte chiuse e che tiene segrete le sue decisioni. Basta, poi, alla politica che ritiene di poter discutere in proprio delle necessità che di volta in volta sorgono. Ciò è quanto non deve essere. La politica è sacrosanto che decida. C’è una elezione da rispettare, ma alla società civile interessata, devono essere forniti degli strumenti adeguati per poter fornire un proprio parere o contributo.

In secondo luogo, ho fatto presente come ritenga assolutamente valida l’attività fino ad ora svolta dalle Guardie ecologiche volontarie, almeno, per quanto possa esserne informato dai mezzi d’informazione locali. Perché, mi chiedo, è sorta la necessità fare, di punto in bianco, un regolamento nuovo? Ci sono forse ragioni politiche alla base di questa iniziativa, non conosciute dalla società?

Penso che intervenire al solo fine di limitare i costi delle spese per le Guardie e per i gradi, sia per il Comune fortemente pretestuoso e comunque (per quello che sosterrò) parziale.

Per le informazioni che ho acquisito, attualmente, le guardie ecologiche volontarie, grazie anche alle multe elevate, sono in completo attivo e non in perdita dal punto di vista economico.

Concludo, informando che ho posto a coloro cui ho scritto dei quesiti ai quali aspetto risposta: è giusto che un’associazione ambientalista abbia riguardo le Guardie ecologiche una informativa non diretta da parte del Comune? Non è giusto, invece, che tutti i cittadini interessati al territorio (e quindi le associazioni ambientaliste), siano completamente informati dal Comune delle attività svolte dalle Guardie ecologiche volontarie e che possano anche richiedere direttamente di svolgere altre investigazioni o ricerche?

Dando una risposta positiva a queste domande per gli amministratori sarebbe una ragione opportuna perché si possa normare in maniera diversa un nuovo regolamento.

È giusto, infine, che le guardie ecologiche abbiano un finanziamento diretto da parte degli enti istituzionali (dalla Regione, dal Comune, dalla Provincia) e che invece i cittadini non abbiano a poter fornire un loro piccolo contributo a questa importante iniziativa?

Come Presidente di Amici della terra Varese, mi sono all’uopo reso disponibile a versare un contributo. Non ho però ricevuto una risposta né dal Sindaco né dall’Assessore.

In attesa che il regolamento venga scongelato, confido che questo scritto possa fornire elementi utili per un suo accrescimento e per rendere il servizio delle Guardie un’attività realmente sociale.

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