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Attualità

AREE PER CANI

ARTURO BORTOLUZZI - 02/10/2015

caniSugli organi di informazione locale sono comparse le seguenti notizie: dapprima (gennaio 2015) che i cittadini di Samarate si erano lamentati per le eccessive deiezioni canine e in seguito (agosto 2015) la conseguente risposta dell’amministrazione comunale competente. Questa ha affrontato il problema in una maniera, a mio modo di vedere, intelligente. Non con la banale istituzione di un’area cani ma, invece, dietro la predisposizione di una rete di aree cani a livello territoriale.

Parlo con cognizione di causa, avendo proposto l’associazione Amici della Terra Varese, che rappresento legalmente, la realizzazione di aree cani, in modo dettagliato, vent’anni fa al Comune di Varese (che infatti ne realizzò due). Ma il progetto di Amici della Terra Varese non è mai stato attuato dall’assessorato competente. Le aree di Varese mancano di pubblicità e di manutenzione. Questo modo di fare del Comune di Varese, ho tristemente notato, è stato seguito da molte città della Provincia di Varese, che hanno realizzato iniziative in tal senso, solo per ragioni elettoralistiche. In molti casi, infatti, le aree casi istituite sono poi state abbandonate e sono risultate non utili allo scopo per cui predisposte. Molti altri Comuni sono stati incapaci di valorizzare le aree cani in quanto è mancata sia la pubblicità sia la disinfezione delle stesse.

La questione importante ora è quella di pubblicizzare le aree per cani verso coloro che iscrivono all’anagrafe canina i propri i beniamini, nonché provvedere alla loro igienizzazione e al loro mantenimento. Fino ad ora nessun Comune si era mosso in via ideativa come il Comune Samarate che spero sappia superare gli scogli realizzativi di cui ho detto.

Secondo il mio modo di vedere, andrebbero realizzate più aree dove il cittadino può fare scorrazzare il proprio animale; andrebbero stabilite delle regole ferree di comportamento quanto all’utilizzo dei sistemi di raccolta degli escrementi, andrebbero multati sonoramente i cittadini che non utilizzassero queste zone attrezzate.

È giusto fare di più in proposito. La mia posizione è alquanto fuori dalle righe, ma la ritengo conforme alla situazione di crisi economica in cui ci troviamo e, comunque, ai normali principi educativi che dovrebbero informare anche il rapporto tra uomo e animale domestico. Nessun precetto obbliga il cittadino a ospitare degli animali domestici come, del resto, nessun precetto obbliga il comune ad attrezzarsi per ospitare un animale domestico.

Quella di avere un cane è una scelta di amore che deve essere responsabile e che deve essere compiuta nel pieno rispetto dei diritti amministrativi, delle disponibilità economiche dei singoli comuni e dai diritti altrui. È quindi giusto che il Comune richieda, se necessario, un contributo per un corretto mantenimento dell’ animale domestico. Corretto mantenimento che significa, secondo me, una pulizia delle area cani e un mantenimento dell’anagrafe. Il proprietario dovrà tenere al guinzaglio il proprio cane e raccogliere le deiezioni di questo. Il Comune potrebbe anche, sulla scorta delle esperienze compiute in Germania, provvedere al mantenimento del Dna del cane iscritto alla anagrafe canina.

Mi sono reso disponibile, se fosse ritenuto necessario, a fornire, il mio contributo alle iniziative che saranno realizzate dal Comune di Samarate e che potrebbero essere estese anche oltre in Provincia di Varese. Per quanto riguarda il rapporto cani città, ho trasmesso al sindaco di questo Comune, il progetto originario di Amici della Terra Varese e mai realizzato a Varese né altrove. Quello che è certo è che la questione delle deiezioni degli animali domestici dev’essere affrontata in maniera seria e con responsabilità e non ignorata con la paura di dover mettere nuove tasse o balzelli vari. Amministrare del resto è il saper porre delle regole giuste e sapere governare una convivenza che non deve mai raggiungere la intollerabilità.

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