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Garibalderie

L’IMPROBABILE PROCESSIONE

ROBERTO GERVASINI - 04/03/2016

San Giacomo in processione a Pollena Trocchia

San Giacomo in processione a Pollena Trocchia

Pollena Trocchia, alle pendici del Vesuvio, riserva una particolare venerazione per san Giacomo Apostolo. Una statua del santo, portata fuori dalla chiesa, fermò la lava che stava inghiottendo tutto. Ecco, nessuno ha pensato ad una bella processione fin sotto il Pirellone per fermare una peste che da lustri infesta la zona. Nessuno ci ha pensato, come a Pollena Trocchia, e qualche ragione ci deve pur essere, ed infatti esiste.

“O dèi immortali! Non è lecito passarvi sotto silenzio. Vi prendo a testimoni; vi ha forse mai pregato qualcuno perché gli elargiste l’onestà? L’uno prega per avere la salute, uno per le ricchezze, uno per la prole, uno per vivere a lungo (…) perciò vengono onorati gli dèi che possono concedere queste cose: Esculapio, Giunone, la Fortuna, Marte, Giove; divinità dell’onestà non vengono venerate ma non esistono neppure”. ( Lorenzo Valla, De vero falsoque bono).

Santa Deferente non è molto invocata contro il pericolo dei lupi mentre santa Cecilia protegge i musici e gli strumenti degli stessi; santa Dorotea è patrona dei fioristi; san Cristoforo è patrono degli automobilisti, dei camionisti, dei ferrovieri e dei facchini; san Girolamo protegge gli architetti, i traduttori ed i bibliotecari; sant’Antonio da Padova le donne incinte, gli sposi ed è invocato contro la sterilità; san Giuda Taddeo è invocato per le cause perse mentre santa Rita è la santa degli impossibili. San Giulio d’Orta protegge i muratori come san Giuseppe, che si occupa anche dei procuratori legali.

“Di questi santi, però, cosa implorano gli uomini che non sia legato alla pazzia? Avanti, fra le tante offerte votive, di cui vedete cosparse tutte le pareti di certe chiese e perfino le volte, avete mai visto menzionato uno che sia sfuggito alla pazzia o che sia diventato più saggio, anche di un niente? Uno si è salvato a nuoto, un altro è sopravvissuto alle ferite del nemico, un altro è scappato in battaglia, mentre gli altri combattevano, con fortuna pari al coraggio, un altro, messo al patibolo è venuto giù incolume col favore del santo amico dei ladri, per continuare a liberare dal peso certa gente troppo carica di ricchezze mal guadagnate” (Erasmo da Rotterdam, Elogio della Follia).

Si diceva una volta che esiste ”el sant di ciocch”, il santo degli ubriachi e, secondo Erasmo, anche quello che protegge i ladri. L’onestà nessuno la invoca e non la protegge nessuno, nei secoli dei secoli. Se santa Deferente pare passata di moda sarebbe bene chiedersi chi sono oggi i lupi ed anche san Rocco, invocato contro la peste e sempre raffigurato vicino al cane, parente stretto del lupo, potrebbe esser portato in processione intorno al Pirellone. Non accadrà mai.

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