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Opinioni

LIBERARE RISORSE PRO NOBIS

ARTURO BORTOLUZZI - 18/03/2016

vareseUn  quotidiano ha invitato gli esponenti dei Comuni nazionali  a guardare ai propri obblighi amministrativi. Gli amministratori locali vengono invitati  a battere ogni strada per  non disattendere l’erogazione ai cittadini dei servizi essenziali.
In questa ottica, ottemperando a un obbligo legislativo (legge 1766/1927 e Regio decreto 332/1928) e adempiendo a un dovere amministrativo, ogni ente locale dovrà dare un particolare rilievo alla ricognizione del patrimonio municipale. Dovrà farlo acquisendo la dovuta conoscenza e la valorizzazione delle consistenti porzioni di territorio appartenenti al demanio civico comunale le quali, regolarizzate, potrebbero consentirle all’ente cospicue entrate da impiegare per il perseguimento delle finalità istituzionali.
L’obiettivo è una generazione di nuove risorse da destinare all’incremento del Pil locale.
Si tratta di un’attività irrinunciabile per la pubblica amministrazione locale, dal momento che – in difetto – si verificherebbe  un suo mancato – e quindi colpevole –  accertamento   dei diritti civici. Non ci dovrebbe essere a carico dell’ente locale una possibilità di rinunciare alla loro riscossione.
È questo il modo per uscire dalla responsabilità contabile per inerzia. Ma è anche un’opportunità di godere di risorse “fresche” da utilizzare per investimenti utili alla cittadinanza, diversamente impediti.
Non si deve ignorare che oltre il 15% del territorio nazionale è interessato da diritti civici e proprietà collettive, e che buona parte di esso è collocato nei luoghi più paesaggistici di cui è ricco il Paese.
Si tratta dunque di un patrimonio enorme, suscettibile di una valorizzazione non solo economica, ma anche ambientale, che può tradursi in attività gestoria di iniziative conservative e protettive, produttive di nuova occupazione.
È una nuova ricchezza “ecologica” che, potrebbe permettere un eventuale accertamento di atti usurpativi e una volta accertati anche la generazione di un flusso finanziario.
Al fine di poter verificare di cosa il Comune di Varese possa disporre, ho chiesto per lettera al Sindaco di far fare dagli Uffici comunali le ricerche del caso. Se  da queste fossero individuate   “risorse fresche”   che lo stesso possa utilizzare  al vantaggio della propria collettività,  ho chiesto di informare l’associazione che rappresento.  Magari ci saranno sorprese ma ho molti dubbi di ciò. Spero invece  che dalla campagna elettorale in corso, possano fuoriuscire proposte per la realizzazione di progetti che possano promuovere una completa valorizzazione del territorio e dei suoi  abitanti  sia di quelli più giovani che  di quelli più anziani.

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