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Noterelle

GENITORI E GENITORI

EMILIO CORBETTA - 22/09/2016

genitori e nonni

genitori e nonni

Ce ne sono di genitori in gamba! Ce ne sono di genitori stronzi! … Domando scusa per il termine, ma è troppo significativo.

Mi è capitato d’incontrare una coppia con uno stupendo bambino con cui dovevo dialogare. Era facile, essendo un tipetto chiacchierino, sorridente, capace di superare gli istintivi timori che possono sorgere di fronte ad un vecchiaccio sconosciuto.

I bimbi ovviamente non possono restare concentrati a lungo su un argomento, ma ai nostri giorni sono state progettate le tecnologie degli smart-phone, e in questo caso ci pensa il diabolico oggetto a far passare in tempi adeguati gli argomenti in modo da carpir loro a lungo l’attenzione.

 Ma i vecchiacci sconosciuti non sono programmati come gli smart-phone, per cui qualche problema poteva sorgere. Ci pensava il papà che con qualche parola, (senza “Se fai il bravo ti compreremo …” oppure “Sta fermo se no niente cartoni …”) lo rendeva attento alle mie domande, che però provocavano angosce nella mamma sensibilissima. Ma anche qui il papà attento riusciva a tranquillizzarla. Conclusione: ero di fronte ad una famiglia di persone sagge, intelligenti, attente ai bisogni reciproci …… ossia sapevano volersi bene.

E il genitore dell’altra categoria? Generalmente non si viene in contatto con una la coppia ma con un componente solo che accompagna il figlio. Un lui o una lei che si rivolge al figlio dicendo “tuo padre” o “tua madre” e già queste frasi rivelano che l’attenzione per l’altro protagonista genitoriale ha qualità decisamente diverse dal caso precedente. I rapporti con i figli servono per far soffrire l’altro o l’altra e di riflesso i figli stessi, senza rendersi conto che nessuno trae vantaggio da questi atteggiamenti. Il positivo non può mai uscire dal negativo, mentre purtroppo il positivo può non essere colto, capito, apprezzato e dar origine a indifferenza o negatività.

Ci sono anche i genitori dei genitori: i nonni. Come i genitori, anche i nonni possono essere in gamba oppure invece essere arroccati nella loro senilità, pensare solo a se stessi ed essere incapaci o impossibilitati a donare agli altri componenti della famiglia l’oro del loro tramonto.

Le società odierne, pur avendo la cellula famiglia come fondamento, sono mal organizzate nei suoi confronti. Entrambi i genitori devono lavorare per soddisfare le necessità economiche e le logiche ambizioni professionali. Di conseguenza la donna moderna deve essere madre ma anche lavoratrice: avvocato, medico, infermiera, dirigente d’azienda, insegnante, eccetera, eccetera. Tutti questi lavori richiedono tempi adeguati per la loro realizzazione. E i tempi per i figli? Qualcuno deve proteggerli, accudirli, educarli. Tutti sappiamo che il cucciolo di uomo ha necessità di tempi molto lunghi prima di acquisire autonomia. La carenza di strutture a cui affidarli, i così detti asili nido, viene e deve essere sopperita dai nonni in gamba. E i nonni non in gamba? Possono diventare un problema se incapaci o impediti a comprendere la loro importanza nella famiglia dei nostri giorni.

Stiamo cercando di fare dei discorsi semplici su temi molto complessi della società.

La nostra società … Che cos’è questa benedetta società? Noi ci viviamo dentro e ci sono i noi in gamba e i noi d’altra qualità. Si vengono a creare famiglie belle, valide e famiglie “sfracellate”. Qualcuno ha tirato fuori un termine, diventato un po’ di moda: famiglie allargate.

La società appare molto complessa e non divisibile nello schema di quelli in gamba e gli stronzi. Quanti ricercatori spendono le loro forze a studiare la famiglia in tutti i suoi aspetti e le società con tutte le implicazioni etiche, morali, economiche e politiche. Quante esperienze tentate, quanti disastri e dolori vissuti nel passato e quanti ci attendono nel futuro perchè questa società è un pò come un camaleonte, muta continuamente colore, ma è anche viscida, scivola via, non si lascia codificare. Importantissimo l’uso dell’intelligenza, della generosità necessaria per avere la disponibilità a sopportare o, sarebbe meglio, risolvere i problemi collegati a questo tema.

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