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Attualità

L’EUROPA E PAPA FRANCESCO

FELICE MAGNANI - 11/11/2016

Papa Francesco incontra una donna vescovo

Papa Francesco incontra una donna vescovo

Ci sono lezioni che potrebbero ridare un volto nuovo all’Unione europea, ad esempio quella ecumenica di papa Francesco con il mondo protestante scandinavo. Per noi che abbiamo imparato le regole di una storia assolutamente scevra dal piano critico, dove tutto sembrava perfetto, come se testi e autori non dovessero essere soggetti a una qualsiasi forma critica o interpretativa, Lutero rimbalzava come il monaco agostiniano che aveva osato mettere in dubbio con le sue tesi i principi fondamentali della religione cattolica.

Riforma e Controriforma hanno segnato, secondo la deontologia corrente, due momenti fondamentali nella storia del pensiero religioso e politico, la fine e un inizio, una negazione e una riaffermazione, l’evoluzione di un pensiero rimasto per secoli ancorato a varie forme di inappellabile dogmatismo. La Riforma luterana ha turbato profondamente quel mondo cristiano entrato in una deriva dalla quale sembrava impossibile uscirne indenni, rilanciando un rigore che sembrava scomparso e di cui la Controriforma è diventata rinascita e simbolo. Un momento certamente difficile per la chiesa e per il mondo politico europeo che, sull’onda della riforma protestante, consolidava e potenziava la sua struttura indipendentista, la sua naturale vocazione al consolidamento di un diritto revisionista.

Anche in questa circostanza storica religione e politica, invece di gettare le basi di una fattiva collaborazione ecumenica, prendevano le distanze, lasciando a varie forme di colonialismo acceso l’occasione di una superiorità politica ed economica tra le diverse tendenze e nazioni in campo. Si alimentavano così le contrapposizioni e le distanze e ciascuno metteva sul piatto la forza di una tradizione fondata sulla conquista dei più deboli da parte dei più forti.

La spaccatura del continente europeo è stata alimentata e condivisa anche da varie forme di incomprensione che si sono protratte nel corso degli anni, fino a diventare mondi contrapposti. L’Europa del monachesimo occidentale, delle radici cristiane, della forza operativa e innovativa del pensiero volto alla costruzione della città di Dio si è trovata così a dover ricomporre fratture che nella logica delle opportunità sembravano diventate insanabili.

Papa Francesco ripercorre la storia di Lutero, della Riforma e della Controriforma per dimostrare che oltre le incomprensioni ci sono i piani comuni, la sorgente dalla quale ripartire per dare una spinta nuova all’Europa, meno dogmatica, meno opportunista, più aderente alla sua storia, al suo costume, alla sua intelligenza, capace di ripensare insieme al suo rapporto con Dio. La visita in Svezia è la conferma di quanto sia importante rivedere, ridiscutere, rimettersi in campo con una volontà nuova, capace di sfumare le diversità, di trovare forme nuove di convivenza. Si tratta di una bella lezione di storia all’Europa e al mondo, mai come in questo momento bisognosi entrambi di una iniezione di fiducia e di solidarietà.

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