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Opinioni

PIANO DELLA SOSTA: PERCHÉ COSÌ

ANDREA CIVATI - 08/09/2017

varesesimuoveIn questi giorni “Varese Si Muove” è una delle frasi più pronunciate dai cittadini della nostra città: nei bar, sul luogo di lavoro e sui bus cittadini ci sono pochi argomenti più gettonati. Qualcuno ha il tono del rimprovero, qualcuno dell’auspicio, qualcuno del sollievo. I grandi cambiamenti portano naturalmente queste reazioni.
Il fermento e il confronto dimostrano che la città vuole ragionare sul tema della mobilità: da troppo tempo questo dibattito era stato rimandato e Varese aveva perso terreno rispetto ad altre città italiane ed europee.
Ma partiamo anzitutto dai fatti.
Lo studio condotto nell’ultimo anno ha evidenziato alcune innegabili criticità: scarsità di posti a disposizione di clienti dei negozi e degli utenti dei servizi (Ospedali, Scuole e Uffici Pubblici); sosta selvaggia diffusa in tutte le zone limitrofe al centro storico; basso utilizzo di strutture di sosta esterne al centro cittadino (dal parcheggio di Piazza Repubblica fino ai parcheggi esterni dello stadio e di Casbeno); sottoutilizzo della rete dei trasporti che, pur presentando margini di miglioramento, offre un buon servizio diffuso sulla città.
Da anni i residenti dei rioni prossimi al centro (Biumo, Casbeno e Giubiano) hanno enormi difficoltà a parcheggiare perché gli spazi bianchi sono presi d’assalto da lavoratori del centro e pendolari delle stazioni che, in assenza di alternative, erano a costretti a lasciare lì l’auto per l’intera giornata.
Questo non solo provocava la irrisolvibile scarsità di posti ma rendeva la sosta selvaggia un fenomeno naturale e diffuso. Quanti dei lettori di RMFonline sono riusciti a raggiungere l’ASL di via Monterosa senza rischiare una multa? Quanti hanno avuto la fortuna di accompagnare la moglie o la figlia all’Ospedale Del Ponte e trovare un parcheggio comodo e disponibile?
Quanti hanno avuto il privilegio di prendere il treno senza subire l’ansia della carenza di sosta?
Certamente, a leggere le critiche politiche e ideologiche sembrerebbe che Varese ha implementato un piano vessatorio e senza precedenti in Italia. In realtà, osservando senza pregiudizi i numeri del piano Varese Si Muove si noterà che oggi stiamo facendo ciò che altre città hanno fatto tempo fa.
Solo per rimanere nelle nostre vicinanze Como e Novara hanno tariffe e stalli similari: la prima propone 3.800 stalli con tariffe che variano tra i 50 centesimi e i 2 euro per ora, mentre la seconda arriva a 5.500 posti con costi tra 50 centesimi e 2 euro per ora.
A Varese arriveremo a 3.000 stalli a pagamento di cui oltre 1.500 ad 80 centesimi per ora con un aumento della tariffa oraria a 2 euro in soli 150 posti nella centralissima Piazza Monte Grappa.

Questo piano introdurrà un nuovo modello di mobilità per la nostra città basato sulla valorizzazione del trasporto pubblico, il sostegno alla mobilità ciclabile e pedonale e agevolazioni a veicoli green (ibridi ed elettrici).
Insomma, le politiche della sosta sono solo il primo passo per cambiare la mobilità della nostra città.
Varese Si Muove nei prossimi mesi si arricchirà di altri “tasselli” per portare Varese all’altezza di altre città italiane ed europee.
Ad esempio il servizio Park&Bus è una proposta unica che premia chi lascia l’auto fuori dal centro cittadino con un biglietto di andata e ritorno a prezzo simbolico (solamente 10 centesimi). Si tratta di un’innovazione senza precedenti nel panorama italiano: negli ultimi anni non sono molte le amministrazioni comunali che hanno messo il segno + sulla voce trasporto pubblico.
E’ anche chiaro che la rivoluzione della mobilità cittadina non si esaurirà in questi importanti interventi.
Il servizio Park&Bus è solo il primo passo nel percorso di miglioramento del trasporto pubblico che nei prossimi mesi si arricchirà di altre iniziative.
Ai cittadini chiediamo di credere insieme a noi in questo nuovo modo di muoversi e di non fidarsi dei “critici a priori”. Quando abbiamo proposto la valorizzazione della nostra funicolare qualcuno pensava che non avremmo avuto successo: al contrario abbiamo registrato numeri impressionanti (+80% nei primi mesi del 2017).
I prossimi mesi saranno ricchi di ulteriori investimenti in altri settori “green”.
Gli uffici stanno già elaborando un progetto di pista ciclabile che collegherà le stazioni al lago di Varese passando per il centro cittadino e avvieremo interventi simili in altre zone della città. Siamo consapevoli che sulla ciclabilità dobbiamo impegnarci ancora per recuperare il tempo perduto ma su questo tema il nostro sforzo è massimo.
In questo primo anno abbiamo poi lavorato per rilanciare il progetto di bike sharing e tra qualche settimana si potranno vedere le novità. Questi sono piccoli passi che nel corso dei prossimi anni renderanno Varese più bella da percorre in bici e a piedi.
In estrema sintesi, questa amministrazione crede veramente in un sistema di mobilità diverso più vicino agli altri paesi europei.
Non chiediamo ai varesini di sposare acriticamente le nostre proposte ma di sperimentarle non ascoltando i pochi detrattori pregiudiziali. Le voci critiche di oggi sono le stesse che nemmeno 3 anni fa hanno introdotto il pagamento della sosta in pausa pranzo e dopo le ore 20: misure (quelle sì!) che non si fondavano su una logica di mobilità ma sulla necessità di fare cassa.
Varese Si Muove!

Andrea Civati

ASSESSORE ALLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, PROGRAMMAZIONE E REALIZZAZIONE OPERE PUBBLICHE
COMUNE DI VARESE

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