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Opinioni

VARESE: STAZIONE D’EUROPA

ANDREA CIVATI - 16/03/2018

stazioniDa qualche giorno Palazzo Estense ospita una mostra sul Progetto Stazioni dove i cittadini possono approfondire i dettagli del grande intervento di riqualificazione della zona stazioni.

Sono ormai i fatti concreti a definire l’incedere di questo cambiamento urbano: dopo le discussioni politiche, il confronto sul progetto, i passaggi amministrativi, nei prossimi mesi i varesini potranno “toccare” le trasformazioni della città. Oggi i grandi pannelli esplicativi rappresentano visivamente come saranno le piazze e gli edifici, entro il 2018 saranno i mezzi di cantiere a rendere reali quelle immagini. Dopo i progetti ipertrofici e inattuabili del passato, ecco un progetto ambizioso ma realizzabile.

Come vedranno i cittadini, il Progetto Stazioni è molto di più delle singole opere che prevede. Rappresenta un’idea di città.

Anzitutto una città più moderna dove dare il benvenuto ai viaggiatori della nuova linea Milano – Varese – Lugano. Una città più sicura dove la “piazza” è il primo presidio di sicurezza (oltre ad un moderno sistema di videosorveglianza e alla capillare illuminazione). Una città più attenta al sociale: per questo il nuovo Centro Diurno è stato accolto in modo entusiasta dalle centinaia di anziani che lo animeranno.

Questo intervento sarà anche la grande occasione per Varese di attuare una riqualificazione più vasta: penso non solo alle aree produttive dismesse di via Carcano, via Montesanto e via Bainsizza, ma anche ad un contesto urbano di condomini datati e negozi vuoti.

Per raggiungere la sfida della rigenerazione di circa 184.000 mq, non basta l’azione proattiva dell’Amministrazione Comunale, ma occorre un vero protagonismo dei proprietari delle aree e di investitori qualificati. È quindi indispensabile il coinvolgimento dei tanti varesini (e non) che credono nel rilancio della città. Questa occasione mi permette di ribadire che l’Amministrazione Comunale è pronta ad accogliere proposte e suggestioni di chi chiunque si voglia mettere in gioco.

I presupposti per l’attuazione di questa grande trasformazione ci sono tutti. Questa area è dotata di grandissima accessibilità, condizione imprescindibile della moderna rigenerazione: la nuova linea ferroviaria consente di raggiungere Lugano in 50 minuti, Como in 42 e Milano in 50. E a breve si potrà arrivare a Malpensa e ad Area Expo in circa 30. Il nuovo bus terminal sarà poi il moderno riferimento del trasporto pubblico su gomma collegando la città e la provincia. Si tratta inoltre di un’area assolutamente centrale. Non solo a poche centinaia di metri dal “salotto buono” di Piazza Montegrappa, ma anche ben collegato con il Campus Universitario, il Polo Materno – Infantile e l’Ospedale di Circolo.

In queste settimane è stato avviato un percorso di ascolto che porterà al disegno complessivo dell’area. Il progetto dovrà anche definire la presenza di funzioni innovative che diano nuovo senso alla parola “produrre”: una città con la storia di Varese non si può privare della sua operosità. Immagino spazi per la cosiddetta Industria 4.0: laboratori di design, manifattura e innovazione aperti alle nostre aziende.

Per tutte queste ragioni in questi mesi abbiamo affermato che il Progetto Stazioni rappresenterà un’imperdibile occasione per Varese di ripensare il suo futuro uscendo dal “binario morto” (reale e metaforico) per ricominciare a viaggiare alla stessa velocità dei territori più avanzati d’Europa.

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