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Apologie Paradossali

LENTI, VELOCI

COSTANTE PORTATADINO - 20/10/2017

treno(O) Come fai ad accettare la proposta del direttore di fare l’elogio della lentezza, a partire dal treno di Renzi, confrontato metaforicamente con le problematiche, se non desolanti prestazioni della nazionale di calcio?

(S) Senza contare che di questa maledetta lentezza hai già scritto in tutte le salse, da come sei bravo a rispettare i limiti di velocità grazie alla tua vettura ibrida, alla tua preferenza per i lentissimi politici grigi della prima repubblica, ripresentatisi oggi in forma gentiloniana. Basta! Io sono per la velocità, per i tempi stretti, voglio diventare Kurz anch’io. Kurz corto breve veloce aboliamo anche le virgole e le pause se necessario. Prendi esempio da Icardi che te la butta dentro di prima e così brucia sul tempo il portiere avversario che solo a presentarsi sono Donnarumma la palla è già in rete. Altro che Bonucci e Bonaventura e Gentiloni per vincere Cattivacci bisogna diventare.

(O) Se cerchi un presagio nel nome, considera anche Macron, che preconizza, nella radice greca, il contrario, la grandezza, eppure ha avuto la stessa velocità di carriera e in un contesto certamente più difficile. Prendi anche Juncker: nel dizionario leggi: nobile di campagna prussiano oppure aderente al partito conservatore, così sai da subito che cosa puoi aspettarti e come mai è stato scelto dai tedeschi. Continuo con qualche altro esempio. Merkel (nome di battaglia, è quello del primo marito, è stato scelto apposta) sembra connesso col verbo merken, imprimere nella mente, ma più caratteristico è Merker, il maestro dei cantori che marca gli errori.

(S) Il coro europeo ha ben poco da sperare, se non arriva Kurz. E per noi Draghi, o no?

(C) Se ti riferisci alla forza diabolica inclusa nel nome potrebbe essere un’arma a doppio taglio, ricordati del drago dell’Apocalisse, o, viceversa, una forza tutta apparente; anche Cerutti Gino “lo chiamavan drago”. Più seriamente penso che i politici debban fare i politici e lasciare che i banchieri facciano il loro mestiere, anche se Einaudi, Ciampi e Carli hanno lasciato un ottimo ricordo della loro presenza in politica, ma per l’appunto in una logica di supplenza temporanea, mentre oggi quello che manca è proprio la politica come tale. Questo mi riporta al treno di Renzi: non ci vedo un simbolo di lentezza, piuttosto, almeno mi piacerebbe fosse così, di certezza, di puntualità, di competenza. Un treno non va dove vuole, segue regole e programmi precisi, al contrario di Renzi che ha infranto per primo tante consolidate convenzioni del suo partito, anche riscuotendo un buon consenso proprio grazie a questo. Ma l’ultima mossa,la mozione contro Visco, dimostra la necessità assoluta di ricondurre la discussione politica entro i binari della competenza, del rispetto e della saggezza. Certe intemperanze eravamo abituati a vederle praticare da Grillo o da Salvini, non dagli eredi del partito più ideologico e quindi più dotato di autocontrollo della nostra storia democratica.

( O ) Ma non ci può essere stata solo una responsabilità di insufficiente vigilanza da parte di Banca d’Italia?

( C ) Tutt’altro problema, da affrontarsi in sede propria, tanto più che polemiche sanguinose hanno coinvolto la allora ministra Boschi e suo padre. Occorre rientrare nei binari.

( O ) Non sono del tutto d’ accordo. Ciò che ha propiziato il successo di Renzi, la sua credibilità presso elettori diversi da quelli storici del PD è stato proprio il suo non adeguarsi agli schemi tradizionali di quel partito, altrimenti il 40% alle Europee se lo sognavano.

( S ) Ma no! Al contrario è stata soprattutto la paura del peggio, del sorpasso dei grillini, quelli più inaffidabili, a convogliare sul PD un certo voto moderato, che da tempo è rifluito verso il centrodestra, in particolare verso Salvini, proprio perché costui dà l’impressione di essere veloce, di rifiutare quello che una volta Berlusconi chiamava “il vecchio teatrino della politica “, che anche tu, Costante, dai la sensazione di rimpiangere.

( C ) Piango il presente e non rimpiango il passato. Proprio come per la nazionale di calcio. Il passato non ritorna e poi non salva il presente. Vincemmo due campionati mondiali non partendo da favoriti e giocando male le prime partite, tanto per ricordare che tutto è possibile. (Più che il titolo di una fiction sembra essere la sintesi della filosofia popolare odierna, ma badate, amici, è un inganno balordo). Ma per vincere in qualsiasi gioco o faccenda seria occorre una giusta misura di audacia e di prudenza, di difesa e di attacco, di consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti e insieme la speranza e volontà di andare oltre. Mio suocero, allenatore, diceva sempre che il calcio è geometria, ossia mantenimento delle giuste posizioni, per far correre bene la palla. Poi, occorre anche correre. Velocità della mente e delle gambe non si escludono, anzi si completano. Prendi Allegri, che lasciando andar via Pirlo perché lo riteneva lento ha rovinato il Milan e se stesso, salvo ritrovarsi beneficato dallo stesso calciatore ripudiato, riavendolo alla Juventus, in un contesto dove la squadra correva anche per lui.

(O ) Ecco un altro nomen omen…

( S ) Ehh?

( O ) Nomen omen, è latino, significa che nel nome è contenuto un presagio di quello che sarà la sorte della persona. Dicevo: Allegri. Non potrebbe essere l ‘uomo giusto per la nazionale? E poi dovremmo cercare qualcuno di simile per la politica? Qualcuno con un nome allettante, come Macron o Kurz o anche Trump. Sapete che significa Trump? Atout, briscola, e trump card, nientemeno che ‘asso nella manica’! Dai, inventiamo qualcosa, non possiamo finire come i polli di Renzi, accontentarci di non essere salvi ma solo Salvini o di nutrirci solo di Meloni, fuori stagione. A Roma diranno: se non ciavemo de meio ciavremo De Maio.

( C ) Non saprei proprio che cosa inventare, anche se posso facilmente prevedere quello che farà Berlusconi nel caso altamente probabile di stallo delle trattative per il governo dopo le elezioni: tirerà in lungo alle calende greche, per arrivare a Calenda italiano. Per rimescolare politica e calcio, concludo: qualunque Ventura ci stiate preparando, calciatori e politici, fate girare velocemente la palla, non le…..

 ( O ) Onirio Desti ( S ) Sebastiano Conformi ( C ) Costante

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