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Opinioni

LA CITTÀ ESEMPLARE

OVIDIO CAZZOLA - 18/01/2018

vareseConsiderando decisioni e orientamenti di rilevanza urbanistica dell’Amministrazione comunale di Varese negli ultimi due/tre anni sorgono diverse perplessità per la mancanza dell’attesa revisione del Piano di governo del territorio e di un aggiornato Piano della mobilità.

Desidero proporre alla nostra attenzione le questioni che ricordo di seguito.

Il progetto di connessione fra le due stazioni ferroviarie storiche e la destinazione di piazzale Kennedy.

Il ridisegno di piazza della Repubblica e il ruolo che dovrà assumere la ottocentesca Caserma.

L’impatto sul sistema della mobilità urbana che deriverà dall’ultimazione del nuovo supermercato Esselunga in fase costruttiva e dall’innovativo raccordo dell’autostrada con il viale Europa.

Le conseguenze dello spostamento (o raddoppio?) del supermercato Carrefour dall’attuale posizione sul viale Belforte, verso il largo IV Novembre.

La realizzazione dell’autosilo all’incrocio tra la via Staurenghi e la via Sempione.

Il progetto di raccordo fra le due stazioni è certo il più impegnativo problema da affrontare in termini di funzionalità e di immagine assumendo questo luogo il carattere di vera e propria porta di ingresso nella Città.

Un luogo di movimento e di scambio fra diversi sistemi di trasporto. Con la presenza anche degli autobus urbani e a servizio di altre destinazioni esterne alla città.

Un luogo di traffico continuo dove gradita sarà la formazione di aree verdi ma non certamente la formazione di un Centro per anziani senza visuali sulla città ed estremamente disturbato. Credo che il Centro per anziani stia benissimo dove è adesso sulla via Maspero in posizione elevata e tranquilla, con la possibilità di adeguarlo ad eventuali nuove esigenze di accoglienza.

Dovrà essere anche evitata la realizzazione di un autosilo, perché è opportuno, come tutti abbiamo ormai capito, che gli autosilo siano più periferici rispetto alle zone centrali della città.

Ci si chiede che cosa sarà del tradizionale frequentatissimo mercato trisettimanale e delle numerosissime ‘bancarelle’, con gli spazi di cui fanno uso con i loro furgoni. È stata affacciata l’ipotesi di un loro trasferimento in piazza della Repubblica.

È del tutto evidente la insostenibilità di questa proposta. Alcuni decenni fa questo mercato era in piazza della Repubblica e qui è rimasto fino alla costruzione dell’autosilo interrato e al ridisegno della piazza di cui occupava solo alcune parti schermate dai filari di alberi esistenti e il grande spazio coperto poi demolito e oggi occupato parzialmente dal teatro-tenda. Ma nella situazione della mobilità veicolare di oggi possiamo immaginare la paralisi alla circolazione nel centro urbano per tre giorni alla settimana provocata dall’arrivo di furgoni e dall’afflusso dei compratori.

Credo che il mercato debba rimanere nella zona di piazzale Kennedy utilizzando anche le aree industriali da tempo abbandonate in adiacenza.

Un precedente progetto per una rinnovata piazza della Repubblica e il riutilizzo della caserma prevedeva, diversamente, la creazione di un parco pubblico (purché fosse possibile l’impianto di essenze arboree sulla soletta di copertura dell’autosilo). Con la necessità di dare il necessario rilievo al monumento ai Caduti di tutte le guerre.

Il progetto di riuso della ex caserma ottocentesca prevedeva al suo interno spazi per attività culturali e il trasferimento della biblioteca civica con la realizzazione di una impegnativa copertura del cortile esistente. La soluzione ancora ricercata di stabilità strutturale messa in crisi dalla realizzazione dell’autosilo sotterraneo consentirà di affrontare con più realismo il suo ruolo.

Credo anzitutto che la biblioteca civica stia bene dove è adesso, presso il palazzo del Comune per la sua prossimità a molte scuole, per la sua tranquillità di studio e consultazione, affacciata sul verde del giardino pubblico, non disturbata dal traffico veicolare, con la dotazione di un grande deposito sotterraneo di libri e documenti sempre integrabile.

La ex caserma può riprendere dignità senza costosi interventi integrativi della sua attuale consistenza volumetrica con l’apertura della arcate che si affacciano sulla piazza. Personalmente credo che siano da evitare investimenti molto onerosi per la realizzazione di coperture particolari sul cortile… La caserma potrebbe forse ospitare il comando dei vigili urbani e altre attività di protezione civile e vigilanza.

Un’altra novità che inciderà sull’organizzazione della mobilità urbana consiste nella realizzazione in atto del nuovo supermercato Esselunga sull’area adiacente all’autostrada, all’inizio di viale Europa (dove è consentito raggiungere, in vicinanza a due scuole per l’infanzia e ad una chiesa, la velocità di 70 km orari…). Che sarà raccordato in una sola direzione con la stessa autostrada.

Questo raccordo diventerà fatalmente, forse necessariamente, con il raccordo anche dell’altra pista autostradale, l’ingresso e l’uscita principale dell’autostrada verso il nucleo urbano. Con l’auspicato alleggerimento di piazzale Flaiano e del centro cittadino. Ma con la necessità di difendere la pedonalità e la ciclabilità sul viale, adeguandolo convenientemente.

Voglio ricordare che il progetto iniziale cinquant’anni fa prevedeva ampi percorsi pedonali affiancati alberati, poi dimenticati. L’adeguamento deve riguardare tutto il tracciato attuale, di notevole importanza panoramica, fino a Casbeno.

Va anche riesaminata criticamente l’opportunità della sua prosecuzione verso Casciago. Le conseguenze relative a breve e medio periodo sulla mobilità urbana saranno notevoli e devono essere fin d’ora affrontate.

Come è necessario considerare gli effetti del nuovo insediamento del supermercato Carrefour presso il largo IV Novembre. La realizzazione del nuovo supermercato è stata accolta con favore, come avvenimento positivo, sia per la nuova immagine che si sostituirebbe a quella degli ex edifici Enel oggi in condizione di abbandono, sia per una nuova sistemazione del largo IV Novembre.

Questo ‘largo’ è particolarmente congestionato per la convergenza di tre ‘radiali’ veicolari: il viale Belforte, la via dei Mille, la via Dalmazia.

Senza dubbio la presenza di un supermercato sul ‘largo’ incrementerà l’afflusso automobilistico che non potrà solo affidarsi alle ’rotonde’ e agli spartitraffico che saranno ridisegnati… L’attuale Carrefour a metà viale Belforte funziona bene perché non provoca congestione veicolare e offre un punto di acquisti alimentari necessario e accessibile anche pedonalmente per tutta l’ampia presenza residenziale che ha ormai perduto l’offerta di generi di prima necessità che i piccoli negozi un tempo assicuravano. Ritengo auspicabile la sua permanenza.

Vorrei infine che si riflettesse sull’imminente avvio del cantiere per la realizzazione dell’autosilio previsto in via Staurenghi angolo via Sempione. In posizione ragionevole ma molto adiacente a edifici residenziali di notevole consistenza. Sarebbe opportuno allontanarlo verso l’interno dell’area a disposizione e limitarlo in altezza. Si deve tenere conto infatti sia della sua incidenza inquinante, sia del suo impatto visivo che toglierebbe la prospettiva verde verso la ex villa Trolli.

Qualche settimana fa ho presentato la ristampa del mio libro ‘Varese, la costruzione della Città, storia e futuro possibile’. Ringrazio ancora il sindaco per avere partecipato significativamente in Comune a questa presentazione.

La ricordo per insistere sulla necessità di affrontare con la necessaria urgenza la revisione del Pgt che proponga una nuova visione della nostra Varese estesa (la Varese reale) che comprende con la sua bellezza i Comuni che coronano il nostro lago e arricchiscono le nostre valli, con i quali il capoluogo deve avviare al più presto una collaborazione.

Il nuovo Pgt deve tener conto di questa intercomunalità. E della necessità di riconsiderare il tessuto urbano come articolazione di luoghi di incontro e di relazione sociale significativi, superando la situazione attuale caratterizzata da radiali viabilistiche che proiettano indifferenti i veicoli verso il centro cittadino.

Per una città esemplare.

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