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Attualità

FUTURO DELL’EX AREA MACCHI

OVIDIO CAZZOLA - 28/09/2018

macchi

L’area ex Macchi (da Google Earth)

In questi giorni si considerano con molto interesse ipotesi di nuove edificazioni nell’area ex Macchi. Si tratta di un’area strategica per  questa parte della città.

In un contesto di riorganizzazione urbana, che sarà il problema di maggiore rilievo da affrontare nella revisione del Piano di governo del territorio, l’area ex Macchi dovrà assumere un ruolo di notevole importanza.Il PGT dovrà infatti finalmente riconoscere la inadeguatezza della centralità dei nuclei storici nelle relazioni sociali urbane.

I nuclei storici rappresentano infatti il nostro prezioso passato e la loro consistenza e qualità va difesa e salvaguardata con cura evitando gli scempi commessi negli scorsi decenni.

Ma dovrà definire nuove centralità di riferimento in un  tessuto urbano cresciuto per successiva aggregazione  edificata.

La città non si costruisce con le cubature edilizie, con servizi urbani dispersi. La città è il luogo che deve favorire le relazioni sociali. Varese è una città particolare non riferibile ai soli confini comunali. È una città vasta che circonda il suo lago, che si articola nelle sue valli.  Così rilevava la società Oikos vent’anni fa durante la redazione del PRG: con una consistenza demografica di circa 170mila abitanti.

Il suo futuro dovrebbe essere affrontato con una convinta collaborazione intercomunale.

Ma ogni sua articolazione urbana deve essere dotata di presenze significative di servizio e di riferimento amministrativo, educativo, religioso, culturale, di tempo libero, di incontro sociale in un ambito ricco di verde.

L’ ex aeronautica Macchi  per l’ambito cittadino compreso fra il nucleo originario del Comune di Masnago aggregato nel 1927 a Varese e l’area caratterizzata dalla recente chiesa di s.Antonio alla ‘Brunella’, deve assumere questo nuovo compito, con la dismissione della sua originaria destinazione industriale.

La dispersione edilizia eterogenea nell’area circostante, l’impoverimento di immagine delle case economiche lungo la via Crispi che ben altra dignità hanno mantenuto nel quartiere Belfiore in Biumo progettate dallo stesso ing. Flumiani negli anni ’20 del secolo scorso, le piuttosto distanti presenze della Chiesa parrocchiale di Masnago e delle sue strutture oratoriane richiedono una nuova offerta di relazione e di vita.

Le vie Sanvito Silvestro e Crispi sono attualmente strade di traffico veicolare. La prima presenta tratti del suo percorso di notevole valore ambientale. Sul colle Campigli si affaccia imponente l’hotel Palace. Ma transitare non è sufficiente: è importante cogliere, apprezzare presenze di vita comune.

Nell’area ex Macchi la disponibilità di superficie, la sua connessione con le due vie fra loro già collegate costituiscono una premessa favorevole per un  progetto di qualità. Di ricomposizione ambientale assicurata anche dalle caratteristiche distensive delle architetture.

Diverse e più impegnative  sono le situazioni in cui si trovano gli altri luoghi della città dove il nuovo PGT dovrà individuare analoghi, necessari luoghi significativi di relazione sociale. Da individuare lungo le direttrici che convergono nel centro del capoluogo o nella loro immediata adiacenza.

Così in viale Borri dove occorre tenere in evidenza la presenza del convento dei Cappuccini della chiesa di s.Carlo, della Casa Molina, nel notevole distacco fra Bizzozero e il Centro.  Sono anche qui, in una condizione più complessa, attività dismesse, spazi da coordinare, contenimento della veicolarità, valorizzazione e connessione pedonale  delle presenze significative, creazione di aree verdi.

Così si dovranno considerare le necessità urbane lungo il viale Belforte dove avrà notevole rilevanza il recupero del Castello e lungo il viale Aguggiari dove emerge la cupola della chiesa di s.Massimiliano Kolbe.

Così pure in viale Valganna nei pressi dell’Ippodromo dove l’attuale riferimento di relazione è l’Oratorio con la sua ampia sala d’incontro, i suoi impianti sportivi e la vicina scuola elementare. Dove è prevista da ormai due decenni la nuova chiesa.

Il bisogno di incontro e di relazione è particolarmente sentito dalle persone anziane, ma non solo.

Mentre i bambini e gli adolescenti possono trovare negli oratori un luogo di accoglienza, gli anziani trovano frequentemente in qualche caffeteria o attorno ai tavolini dei supermercati dotati di un bar un luogo per la conversazione con gli amici.

L’area ex Macchi: grande testimone di una storia di aeroplani che qui va  ricordata, sia occasione per una progettazione urbanistica esemplare.

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