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Il Viaggio

SUL MONTE SACRO

MARCO VITALI - 04/10/2019

la_vernaDopo aver partecipato al tour dei Santi Fondatori due anni fa in Umbria, visitando anche due paesi colpiti dal terremoto, Cascia e Norcia, continuiamo la nostra avventura con gli amici unitalsiani visitando la Toscana.

Protagonisti di questa gita sono persone disabili, tra cui circa una ventina in carrozzina, guidate dai “marcianti” e tante persone anziane accompagnate da personale dell’Unitalsi, con destinazione la Toscana, una terra contrassegnata dalla bellezza dei paesaggi, dall’attenzione all’ambiente e dalla florida agricoltura, passando attraverso la bassa emiliana a destra del fiume Po. Una comitiva composta da tre pullman e due pulmini assistiti della sottosezione Unitalsi di Varese.

Lo spirito della vacanza voluto dagli organizzatori è stato quello di infondere un po’ di leggerezza con divertimento e ironia e questo aspetto è stato vissuto in particolare a Brescello, luogo dove sono stati girati i film di Don Camillo e Peppone tratti dall’abile penna di Giovannino Guareschi.

Nella piazza principale della cittadina la parrocchia e il municipio si osservano, si guardano di “traverso”, si spiano e nella storia i protagonisti si “combattono” dialetticamente, ma alla fine trovavano sempre un’intesa per il bene comune della popolazione.

Dopo esserci rifocillati in un agriturismo, siamo andati a visitare le cantine Antinori in località Bargino; siamo stati accolti nell’auditorium, dove abbiamo visionato un bel video sulla storia di 76 generazioni della famiglia Antinori, esempio di made in Italy. La cantina è scavata nella collina coperta dalle viti del chianti, un’uva dolcissima. Il progetto architettonico è stato creato dallo studio Archea di Milano.

L’indomani siamo partiti alla volta di Siena e con le carrozzine al seguito abbiamo fatto un bel giro, attraversando le stradine del borgo antico per visitare i siti monumentali di maggiore interesse. Siamo passati davanti a Palazzo Salimbeni sede della banca dei Monte dei Paschi che nasce come monte di Pietà alla fine del 1400, per poi dirigersi verso il Duomo dedicato alla Madonna dell’Assunta. Di fronte al Duomo è ubicato il complesso di Santa Maria della Scala, che attualmente ospita musei e splendidi spazi monumentali. In origine era l’ospedale della città, luogo di ricovero e cura di pellegrini e orfani diretti verso Roma.

Dopo alcuni sali e scendi, e con le carrozzine non è stato certo facile, tra le stradine e il traffico, accompagnati dalle guide della città, siamo giunti a Piazza del Campo dalla particolare forma a conchiglia, dove ogni anno si svolge il famoso palio e, accolti dall’amministrazione all’interno del Palazzo Pubblico abbiamo ricevuto una spiegazione sul “governo dei nove”.

Il giorno seguente siamo ripartiti dal nostro albergo nei pressi di Arezzo, diretti al borgo antico di Sansepolcro. Qui siamo stati accolti dal Sindaco e da alcuni esponenti dalla Società dei Balestrieri che hanno dato prova della loro abilità nel tiro al bersaglio con la balestra, antica arma micidiale. Ci hanno spiegato che una volta all’anno si sfidano con gli abitanti di Gubbio in una famosa competizione molto vissuta dalla cittadinanza. Sansepolcro ha dato i natali a Piero della Francesca matematico pittore, maestro della prospettiva e ancora oggi nel museo di questa cittadina è custodita la famosa Resurrezione di Cristo.

Durante questo viaggio abbiamo compiuto anche un breve pellegrinaggio al Monte La Verna dove San Francesco ha ricevuto le stimmate, un monte alto circa 1200 metri, circondato da una natura silvestre rigogliosa che incute timore e rispetto.

Al santuario siamo stati accolti da una suora francescana di origine tedesca che ci ha raccontato come il Santo patrono d’Italia soleva venire in ritiro in questo luogo magnifico 4-5 volte l’anno, per “fare deserto” e pregare intensamente accompagnato da tre amici frati che lui stesso aveva diviso in due gruppi, il gruppo di Marta e quello di Maria, ovviamente rispecchiando le diverse tipologie di azione e contemplazione.

Il pellegrinaggio è una tipologia di viaggio che ricomprende un risvolto sia materiale che spirituale e in questa occasione abbiamo appreso, anche se in piccola parte, cosa significa la “perfetta letizia”.

Quotidianamente, come nella vita di tutti i giorni, ci siamo confrontati con i nostri bisogni e con quelli dei nostri fratelli disabili. Abbiamo dovuto pazientare e renderci conto che in una vita caratterizzata dalla fretta e da un continuo movimento è necessario rispettare i nostri tempi ma anche quelli degli altri. Siamo stati accolti a volte con grande affetto, altre volte con un po’ di indifferenza.

A conclusione del pellegrinaggio alla Verna mi è rimasto il ricordo dei magnifici colori e delle gradazioni del verde della natura che ci circondava, del sole, del vento che ci abbracciavamo, con la netta percezione di vivere in maniera gradevole il passaggio repentino dall’estate all’autunno.

Penultima tappa del nostro tour è stata Arezzo città nota per aver dato i natali a Guido Monaco, inventore delle note musicali, a Francesco Petrarca e a Giorgio Vasari. La città sorge alla convergenza di quattro valli e qui siamo stati accolti dalla Presidente dell’Unitalsi che ci ha accompagnato durante la visita dei principali monumenti.

Abbiamo visto il Palazzo Arcivescovile, il Palazzo dei Priori sede del Comune, il Duomo con le splendide vetrate e i vari affreschi tra cui la Maria Maddalena di Piero della Francesca. Proseguendo tra le stradine in discesa, con un po’ di difficoltà per le carrozzine dei disabili, siamo giunti in Piazza Grande dove ogni anno si svolge la tradizionale Giostra del Saracino, per poi raggiungere la bellissima chiesa di San Francesco, dove abbiamo potuto ammirare, supportati dalla spiegazione di una guida locale, il bellissimo ciclo di affreschi di Piero della Francesca raffigurante la Leggenda della Vera Croce nella cappella maggiore e il Crocifisso duecentesco con il Cristo Patients.

Ultima tappa è stata la bella cittadina di Pienza in Val d’Orcia che deve il suo nome ad un grande umanista Enea Silvio Piccolomini, diventato poi Papa con il nome di Pio II. In questo bellissimo luogo si sono svolte alcune riprese del film Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli e piu’ recentemente dello sceneggiato “I Medici”. A Pienza vi è un magnifico affaccio che domina la Val d’Orcia, da cui si può ammirare un panorama unico che riempie il cuore con i caldi colori pastello tipici del paesaggio toscano.

Si è concluso così questo particolare viaggio. Certo le difficoltà e qualche imprevisto non sono mancate, ma sono prevalsi gli aspetti positivi e la collaborazione reciproca.

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