Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

The Dormouse

SEPPELLIRE L’ARTE

GUIDO BELLI - 12/06/2020

claudio-parmiggianiClaudio Parmiggiani (Luzzara, 1943) è un artista introverso in un mondo nel quale l’estroversone la fa da padrona. La sua poetica è inattuale al confronto dell’arte contemporanea che ha fatto della esibizione la sua regola. Il brano che segue è tratto dalla sua raccolta Stella Sangue Spirito, pubblicata nel 1995.

Scultura d’ombra

In una delle ultime Biennali di Venezia avevo deciso di ritirare dalla mostra l’opera che avevo presentato per significare il mio rifiuto ad esporre in un contesto per me inaccettabile.

L’opera era esposta il giorno della vernice ma il giorno seguente l’avevo portata via tra le braccia, come un bambino da mettere in salvo.

Mi ero sentito allora come un animale che, afferrato qualcosa di vitale per sottrarlo ad un imminente pericolo, lo porta in un luogo segreto. Ripensandoci, è forse da qual gesto che è derivata la sfera di terra con impresse le impronte delle mie mani che in seguito ho esporto al Museo di arte contemporanea di Lione, presentata al pubblico nelle diverse fasi della sua esistenza fino al momento della sua Passione, e ora sepolta per sempre dentro la terra nel chiostro di questo stesso museo.

L’impedimento a mostrare il proprio lavoro è per un artista una forma di suicidio, altrettanto suicida è la costrizione e l’obbligo a mostrare con una frequenza forsennata, cosa che rende ormai questo atto senza più alcun significato. Allora, forse, occultare, velare può restituire allo sguardo la percezione di quel mistero senza il quale le cose sono rive di qualsiasi vita.

Ho pensato che il corpo della terra fosse il museo più giusto e sensibile per accogliere. Una scultura. Una scultura, posta dentro la terra come un seme. Una scultura che vuole essere segreta, invisibile, nata per nessuna esibizione e per nessun pubblico. Una scultura che si sottrae al suo destino pubblico e si affida al suo destino di nulla. Vedere le cose ad occhi chiusi. Né marmo, né pietra, né monumento, né piramide, ma scolpita nella mente.

 
L’idea di seppellire l’arte aveva sedotto anche Alberto Giacometti. Jean Genet racconta che Giacometti gli disse “che una volta pensò di modellare una statua e poi di sotterrarla”.
L’azione dà un valore sacrale all’opera.
Massimo Recalcati ha dedicato a Parmiggiani un intervento intitolato “La spiritualità nell’arte contemporanea: Claudio Parmiggiani”, che è visibile qui.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login