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Opinioni

BADIAMO AL SODO

DANIELE ZANZI - 19/03/2021

Daniele Zanzi

Daniele Zanzi

Quando lottiamo per l’ambiente,

il primo elemento dell’ambiente
si chiama felicità umana
José Mujica

I Cantieri Civici Varesini, che tanto interesse stanno suscitando in queste settimane, non vogliono essere e non sono un programma elettorale; in questo devo e voglio essere molto chiaro e fermo.

Rappresentano, nelle intenzioni del Movimento Civico Varese 2.0, un’apertura e un ascolto verso la città; verso tutta la città, con tutte le sue variegate voci che sono chiamate a concorrere e a portare un contributo.

Abbiamo costituito un nostro ipotetico viaggio sulle criticità ma anche eccellenze di Varese; di certo non è tutto; starà ai nostri concittadini, con gli incontri programmati, riempire le altre caselle, proporre, stimolare; fare in modo che le fermate della nostra metropolitana si allunghino e si arricchiscano di nuove stazioni e punti di interesse.

Abbiamo ipotizzato un percorso alla fine del quale – il capolinea – saremo in grado di capire se e come schierarci nelle prossime sfide che attendono la nostra Città in un Giardino.

Per farci immediatamente comprendere abbiamo preso a modello la mappa di Harry Beck – che rappresenta la metropolitana londinese, che ognuno di noi ha ben in mente – e costituisce una lezione magistrale di design inteso come “costruzione della realtà” (non rappresentazione),capace di trasformare la percezione.

La versione di Beck rinuncia infatti alla precisione di scala (cioè a una fedele rappresentazione delle distanze delle forme geografiche reali) in favore di una maggiore chiarezza e leggibilità.

Bada al sodo potremmo dire, come del resto è nel DNA di un movimento civico.

Le distanze relative, le stazioni – i nostri punti di discussione – sono volutamente alterate, i tratti raddrizzati e schematizzati. I Cantieri Civici sono come questa mappa,essenziali, semplici, ma nel contempo rigorosi e molto chiari sulle cose da fare,da desiderare e da concretizzare. Come una metropolitana, vi sono linee colorate diverse che seguono un percorso prioritario (per noi CULTURA,AMBIENTE e SALUTE che insieme fondendosi portano alla QUALITA’ DELLA VITA), con 31 stazioni (temi da discutere) e 8 snodi dove le differenti linee di colori diversi si incontrano e diventano comuni, come pure gli argomenti di discussione o di realizzazione

Come abbiamo scritto nella premessa della presentazione dei Cantieri Civici Varesini, “la parola civismo è l’ultima delle parole che la politica tradizionale ha rubato per elevarla a ricetta risolutiva della propria crisi di contenuti, e quindi di credibilità. Ma come tutte le parole magiche che, periodicamente, diventano di moda nel discorso pubblico (specie in vicinanza di tornate elettorali dove è un fiorire di queste liste civiche, in realtà aggregazioni acchiappa voti di cittadini), anche questa sfugge a una precisa definizione, perché in grado, quando manipolata ed abusata, di contenere tutto il contrario di tutto, il vero e il falso, il bene e il male. Ma soprattutto di nascondere operazioni di trasversalità, spesso interessi economici e di lobby, che coinvolgono tutti gli schieramenti politici. Poi basta parlare di compromesso politico, o meglio, di sintesi di posizioni diverse ed il gioco è fatto”.

Il civismo non è facile, noi di 2.0 lo sappiamo, perché prevede caratteristiche che, spesso, non è comune trovare contemporaneamente nelle persone: l’esperienza, la conoscenza e la voglia di mettersi in gioco. Essere civico vuol dire conoscere ed essere pronto a donare questa conoscenza agli altri. Essere civico vuol dire avere a cuore la qualità della vita della propria comunità e del territorio in cui si vive. Essere civico vuol dire perseguire una reale dimensione collettiva, che ha come fine la partecipazione attiva a una politica che sia capace di garantire diritti e pretendere doveri da parte di tutti cittadini.

Eppure, chissà perché, il civismo deve rimanere sempre subalterno alla politica tradizionale, buon alleato e possibilmente silenzioso. A cuccia, insomma! Potrei azzardare una similitudine, forte, terribilmente attuale, ma vera: il civismo è la parte femminile di una coalizione, o comunque sia, rappresenta, o meglio, deve rappresentare la parte più debole.

Ma il civismo non è mai debole, perché è libero e disinteressato, perché è visionario, perché non divide la città in fazioni di tifosi, o celebrando la propria superiorità sulla parte opposta, perché antepone e ascolta il bene di tutta la città e non quello di una parte o di un partito.

Da questa riflessione, nascono i Cantieri Civici Varesini, perché la nostra città ha certamente bisogno di cambiare le priorità, i punti di osservazione, le prospettive. Ed il civismo, lo diciamo chiaro, non è solo il Movimento Civico Varese 2.0, ma di sicuro il Movimento Civico Varese 2.0 ne fa parte.

Ecco perché parliamo di Cantieri, di allargamento, di unità d’intenti. Non saremo più la ruota di scorta dei Partiti, piuttosto non saremo, non faremo più, per lealtà, buon viso a cattivo gioco; piuttosto non faremo.

I Cantieri, aperti alle persone a prescindere dalle loro inclinazioni politiche, vogliono essere come un falò sulla spiaggia, nel quale vengono accese solamente alcune micce per farlo partire. Il resto sono le giuste parole, la bella musica, tante idee e tanta empatia, persino leggerezza. Si può partecipare, si può guardare e anche andare via. Dei numeri non ci preoccupiamo, di stupire nemmeno, ma di essere stati un punto di riflessione ce ne faremo un vanto.

Il civismo vero trae linfa e nutrimento dalla partecipazione costante, sana, disinteressata, a volte persino ingenua, delle persone. Non importa la loro provenienza, importa la percezione che hanno della loro città, la sensibilità con cui la vivono, importano i rapporti e le relazioni con gli altri, e tutto questo è il fondamento per risvegliare nei cittadini quella coscienza condivisa che è alla base del concetto stesso di “civismo”.

Caro direttore, anche tu hai definito un errore un’eventuale corsa solitaria, ma nessuno l’ha mai progettata, o peggio ancora, programmata. Abbiamo semplicemente espresso una considerazione, crediamo del tutto legittima e persino logica. Il tema non è però, come qualcuno vuol far credere per fare qualche titolone, se Zanzi correrà da Sindaco o meno. Il tema vero, oggi, è perché Zanzi ed il suo scalcagnato esercito potrebbero correre da soli. E se qualcuno incominciasse ad interrogarsi su questo, forse potrebbe davvero trovare il tesoro.

Perché, in fondo, noi vogliamo solo essere un po’ più felici.

Rimandiamo tutti i cittadini interessati ai link sottostanti creati ad hoc e li invitiamo, con la consueta leggerezza, a seguirci nelle nostre dirette serali via web (fino ad ora programmati sette incontri con le voci più disparate delle diverse anime cittadine).

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Link per scaricare file presentazione

 Daniele Zanzi – Vice Sindaco Comune di Varese

 

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