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Diario

SOTTO LE TUE ALI

CLAUDIO PASQUALI - 04/05/2012

Cara Dolores, Madre di tutti i dolori che può provare una madre, come ringraziarti del dono che ci hai fatto dell’amore incondizionato paziente costante per cinquant’anni, instancabile verso la tua cara e dolce Nicoletta, handicappata grave sin dalla nascita e morta recentemente dopo non prolungata malattia. Sembrava un pulcino indifeso sotto la protezione delle tue ali e mi guardava sempre con uno sguardo intenso che sembrava interrogarti per chiederti un sorriso, per cercare di alleviare la dispnea e il dolore. Prima di tutte le cose veniva sempre lei e quando ti ammalavi mi dicevi sempre di guarirti in fretta perché dovevi curare la tua Nicoletta.

Di notte quando Nicoletta per chiamarti faceva un colpo di tosse, tu capivi che aveva qualche dolore, ti alzavi, le davi un Moment e lei riprendeva a dormire. Era bello vederti sulla Punto con lei in macchina, sapevi che le piaceva uscire e tu la portavi in giro per le tue commissioni sempre al tuo fianco. Non ho mai visto un amore più grande di una Madre che ama la figlia ammalata ed assiste alla sua morte con una pietà infinita. Ho conosciuto in te la vera pietà come quella di Maria che accoglie Gesù deposto dalla Croce. Il tuo carattere forte, sorridente e gioviale ti ha aiutato molto. Ti ringrazio perché l’amore tuo per Nicoletta l’abbiamo ricevuto tutti noi che ti siamo stati vicini e siamo in debito con te. Solo il Signore potrà compensarti con il premio eterno dei tuoi incredibili sacrifici. Di fronte alla tua grande testimonianza si rimane ammutoliti, annichiliti dalla coscienza della propria inadeguatezza davanti all’esercizio eroico di amare la propria figlia gravemente handicappata per tutta la vita, senza metterla in qualche istituto come avresti potuto fare e senza lamentarti o prendertela con il Signore.

Di te e di Nicoletta parlo alle giovani Madri che hanno un figlio nella medesima situazione o che in gravidanza vogliono abortire per una malformazione. Allora sappi che Nicoletta è in Cielo angelo innocente certamente alla destra del Padre, che intercede per te ed i tuoi familiari e come le ho chiesto negli ultimi momenti di vita anche per il sottoscritto che veniva a trovarla due volte al giorno da più di un mese. Per sapere come stava ti guardavo negli occhi e subito capivo cosa aveva la Nicoletta. Tra voi due c’era una sorte di simbiosi per cui non occorrevano parole per comunicare. Tu avevi i dono di capirla e mi dicevi dove poteva avere il dolore, mi dicevi quando aveva delle coliche e tutto era confermato dalle mie viste.

Dolores, la serenità che vedo nel tuo volto dopo la sua morte è un suo dono, è la testimonianza che è in Cielo. Ora ti concederà un periodo di meritato riposo del “giusto” e potrai tornare nei boschi a raccogliere i mirtilli con cui mi preparavi deliziose marmellate e tantissimi funghi nei tuoi posti segreti delle nostre Prealpi. Un caro abbraccio con tanto affetto, verrò a trovarti ancora perché manca tanto anche a me la tua Nicoletta. Al cimitero di Mombello è vicina ad Alma e ti assicuro che prima passo a recitare un Requiem per lei che non ne ha bisogno e poi passo da Alma e da altri affezionati pazienti. Non pensavo proprio prima che Alma fosse rapita al Cielo improvvisamente che il cimitero dove riposano i nostri cari fosse il luogo della pietà più vicino al Paradiso, quando percorro i suoi viali riconoscendo volti noti e sconosciuti non posso che pensare che abbiamo una schiera di Santi difensori della nostra fede che ci proteggono in un mondo in balia del demonio, che si è camuffato così bene tanto da non farsi più riconoscere e da farsi accettare da tutti.

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