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Incontri

TETIANA: IERI, OGGI, DOMANI

GUIDO BONOLDI - 15/04/2022

Tetiana Zalizna al Consiglio Comunale di Varese

Tetiana Zalizna al Consiglio Comunale di Varese

In questi giorni abbiamo rivissuto la morte e la resurrezione di Gesù Cristo con il cuore carico di dolore e la mente affollata da cupi pensieri per la passione di un popolo a noi vicino, martoriato da una guerra crudele e sacrilega.

Gesù, che dalla croce perdona i suoi uccisori e che il terzo giorno risorge vincendo la morte, è apparso ai nostri occhi circondato da donne, anziani e bambini in fuga dai bombardamenti, da corpi di civili riversi su strade di città distrutte, da automobili crivellate di proiettili e carcasse di carri armati abbandonati.

Avevamo già vissuto una Pasqua drammatica solo due anni fa a causa della pandemia, che in quel periodo mieteva vittime in tanti paesi del mondo ed abbiamo ancora negli occhi quella immagine del Santo Padre, che in piazza san Pietro portava la croce pregando per il mondo. Ma allora proprio di fronte alla pandemia l’umanità si era sentita più unita e solidale.

Sappiamo che le guerre di conquista hanno sempre accompagnato la storia dell’umanità e che quella scatenata da Putin contro l’Ucraina non è l’unica guerra in corso nel mondo. Ma al popolo ucraino ci sentiamo particolarmente vicini per diversi motivi, non da ultimo perché la libertà che sta difendendo con grande coraggio è anche la nostra.

Noi manifestiamo vicinanza nell’accoglienza dei profughi, per lo più donne e bambini, che fuggendo dalla guerra sono arrivati in Italia; accoglienza che è stata messa a tema di una seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Varese del 5 aprile scorso. Vi hanno partecipato sia i rappresentanti di istituzioni come Prefettura, Ufficio Scolastico Provinciale, ATS e Comune, sia i responsabili di alcuni enti del terzo settore: è emerso in modo chiaro che accoglienza ed integrazione possono essere realizzate solo grazie ad un lavoro di rete e al contributo di molti. La seduta è stata seguita, in presenza o in collegamento attraverso il canale YouTube del Comune, da circa 300 persone. Ad aprire la serata la testimonianza di Tetiana Zalizna, medico, fuggita da Kiev con i suoi due figli e con la mamma ed approdata a Lozza, dove è stata accolta, insieme ad altri profughi, da un gruppo di famiglie della Comunità Pastorale che raccoglie le parrocchie di Gazzada-Schianno, Lozza e Morazzone. Tetiana ha raccontato il dramma della guerra, che ha sconvolto la vita della sua famiglia: “Prima di quel giovedì mattina che ha diviso la nostra vita in un prima e in un dopo, potevamo esprimere liberamente la nostra opinione, votare, muoverci liberamente in Ucraina e nel mondo, potevamo studiare, imparare, accrescere le nostre capacità, pianificare e sognare; vivevamo in un Paese democratico, che voleva la pace. All’improvviso tutto è stato distrutto”. Ma anche testimoniato il suo stupore e la sua gratitudine per l’accoglienza che sta ricevendo in Italia: “Siamo molto felici di aver deciso di venire qui e siamo grati a tutti color che si stanno prendendo cura di noi, è una gioia immensa aver incontrato persone così sincere e sensibili. Per essere cosi premurosi per i problemi degli estranei è necessario avere un cuore molto grande e sincero”.

Da dove nasce questo cuore grande e sincero? di che cosa è segno?

E qui ritornano la morte e resurrezione di Gesù Cristo, un fatto che costituisce nella storia del mondo uno spartiacque tra un prima e un dopo, analogamente a quello che la guerra ha introdotto nella vita di Tetiana.

Come ci ha detto Papa Francesco: “La sua risurrezione non è una cosa del passato; contiene una forza di vita che ha penetrato il mondo. Dove sembra che tutto sia morto, da ogni parte tornano ad apparire i germogli della resurrezione. È una forza senza uguali. È vero che molte volte sembra che Dio non esista: vediamo ingiustizie, cattiverie, indifferenze e crudeltà che non diminuiscono. Però è altrettanto certo che nel mezzo dell’oscurità comincia sempre a sbocciare qualcosa di nuovo, che presto o tardi produce frutto. In un campo spianato torna ad apparire la vita, ostinata ed invincibile”.

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