Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Opinioni

ESTENSIONISMO

FABRIZIO MARONI - 16/09/2022

partiti-elezioni-2022A pochi giorni dal voto del 25 settembre, pensando a cosa scrivere nel prossimo numero di RMF Online, devo constatare che le perplessità che mi assillano sono molte; grande è il disorientamento dinnanzi allo spettacolo elettorale. Non uso la parola spettacolo con intento dispregiativo: le campagne elettorali sono davvero simili a un talent show, in cui c’è qualcuno che si esibisce e qualcuno che assiste all’esibizione. Gli spettatori partecipano poco, votano, mentre i concorrenti fanno del loro meglio per conquistare l’affetto del pubblico.

Questo sembra essere, talvolta, uno dei limiti più preoccupanti della democrazia nell’era di Internet, dei social network e del click-baiting. Gli individui, soprattutto i giovani, sono sempre più soli, meno educati nella formazione politica e meno organizzati. Ciò porta con sé sia pro che contro: da un lato c’è una maggiore indipendenza nel giudizio; dall’altro, si è molto più suscettibili alla fascinazione del personaggio di turno. E allora, qual è oggi il peso di programmi, idee, proposte?

I contenuti sembrano essere passati in secondo piano, mentre la simpatia per questo o quel politico è il vero metro di giudizio utilizzato da tanti. Così qualcuno vota 5 Stelle perché Conte sembra una brava persona, qualcuno vota Azione perché Calenda è un leader migliore di Letta, o non vota Letta perché sembra un vecchio burocrate alla guida di un partito al governo da dieci anni. Meloni, poi, ha il grande e innegabile vantaggio di essere il nuovo, l’unica a non aver ricoperto incarichi di governo dal 2011 in poi. I leader forti e carismatici hanno sempre avuto successo in politica, ma oggi dispongono di mezzi e tecniche comunicative molto più invasive, in una società sempre più frammentata.

Tante perplessità suscita come sempre il Partito Democratico. Letta insiste ancora con la retorica del voto utile, probabilmente perché sa che la maggior parte degli astenuti sono ex elettori del centrosinistra che preferiscono vedere finalmente cosa combinerà questa destra piuttosto che assistere a un altro governo di larghe intese. Con la soglia al 3%, inoltre, molti pensano che non valga nemmeno la pena dare il voto agli alleati più di sinistra, perché «tanto poi finisce tutto al PD».

Eppure, guardando più attentamente, i punti di contatto con l’elettorato non mancano. Secondo un’indagine del Centro Italiano Studi Elettorali, pubblicata il 9 settembre, l’84% degli italiani è favorevole al salario minimo, il tema più sentito dagli intervistati. Si dà il caso che questo sia il cavallo di battaglia del PD e che sia stato proposto anche dall’Alleanza Verdi-Sinistra e dal M5S. Non solo: il 78% degli intervistati vuole mantenere una tassazione progressiva, a fronte di un esile 22% favorevole alla flat tax; il 79% è favorevole a ridurre il divario di reddito fra ricchi e poveri e il 66% è disposto a dare la priorità alla tutela dell’ambiente anche a scapito della crescita economica. Il PD e i suoi alleati hanno posto l’ambiente come pilastro del proprio programma, che sul tema è indubbiamente il più serio e strutturato. Ciononostante, sono proprio gli elettori di sinistra che diserteranno le urne il 25 settembre.

Quali sono le ragioni di questi dati? È colpa di una cattiva comunicazione, che non sa inquadrare i temi giusti? Perché chi decide di non votare PD, non vota nemmeno i suoi alleati di sinistra? Perché così tante persone, soprattutto i giovani, dicono di non sentirsi rappresentate? Che responsabilità hanno gli elettori? Sono sufficientemente informati sulle proposte?

Queste e altre domande accompagnano la campagna elettorale. Molte risposte devono ancora essere date; ma la sensazione, a fronte di un astensionismo che probabilmente sarà il più alto mai registrato, è che nei prossimi anni la cara vecchia democrazia conoscerà dei cambiamenti importanti.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login