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Cultura

VARESE E IL VARESOTTO IN MUSICA

FERNANDO COVA - 24/11/2011

la banda di Germignaga in una foto degli anni ’30 del Novecento

Altre composizioni musicali dedicate a Varese e al Varesotto. Si trovano tutte nella biblioteca del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Questo vuol essere poco più di un elenco che potrà essere approfondito; e forse qualche spartito potrà anche essere recuperato e presentato.

Nella biblioteca del Conservatorio vi è una partitura manoscritta intitolata “Barcarola / scritta per una gita sul lago di Varese”. L’incipit recita “Tace il vento e la procella…” ed è attribuita al compositore austriaco Joseph Weigl (1766-1846). Questi fu allievo di Salieri a Vienna, compositore e direttore del teatro di corte dal 1792 e vicemaestro della cappella di corte dal 1827. Durante uno dei suoi molti viaggi all’estero si esibì anche alla Scala e probabilmente in questo periodo ebbe l’occasione di visitare Varese.

Stefano Tempia (1832-1878 ) è autore di “Rimembranze di Varese: valzer per pianoforte” edito dalla casa editrice Lucca di Milano. A vent’anni era già maestro di cappella a Trino Vercellese, diresse il teatro Carignano a Torino e nel 1852 fu maestro della cappella reale. Nel 1868 si dedicò all’insegnamento del violino al Liceo musicale di Torino e di canto corale in varie scuole. Fu proficuo compositore e critico musicale.

Sempre da Lucca fu edito “Impressioni di Varese: polka-mazurka di concerto per piano-forte” ( op. 85 ) di Carlo Andrea Gambini (1819-1865); l’opera è dedicata a “madamigella Palmira Cambiasi”.

Francesco Trevani è autore di “Les Souvenirs de Varese: pezzi scelti dall’opera ‘Il Conte Ory’ del celebre maestro Rossini/ridotti per piano-forte… dal Maestro Francesco Trevani”. Il lavoro è pubblicato da Ricordi e dedicato alla “nobile damigella la Sig.ra Contessina Antonietta Litta”. L’opera semiseria di Rossini ebbe la prima italiana proprio a Varese, al Teatro Sociale, il 3 ottobre 1829.

“Ricordo di Varese: excelsior melodia in chiave di sol” è opera di Francesco Sangalli (1820-1892), opera edita da Gio. Canti di Milano. Il Sangalli nel 1845 compose un’opera appositamente per il teatro di Varese.

Per le nozze Galvagni-Picinelli la musicista Adriana Caselotti pubblicò, ai primi del Novecento, presso Pigna e Roveda di Milano “Da Messina a Varese: polka per pianoforte”.

Sempre in tema di viaggi abbiamo un “Da Varese a Roma: polka per pianoforte” di Andrea Giudici o del Giudice pubblicata a Milano presso Alessandro Pigna. Il 28 ottobre del 1911 fu organizzata una serata ” per sovvenzionare l’acquisto delle divise per la Banda musicale cittadina” che eseguì la marcia solenne ” Varese” del napoletano Gabriele Petruzzelli che per l’occasione diresse la banda stessa.

Un breve excursus nei dintorni.

- Per Casciago “Rimembranze di Casciago” di Grianta (Beniamino?), pubblicato da Bertuzzi nel 1847.

- Per Gavirate “Reminiscenze di Gavirate: Polka per pianoforte” di Rinaldo Lanzavecchia, a Milano presso l’editore Lucca verso il 1884, opera dedicata “All’amato mio padre in occasione del suo giorno onomastico”.

- Per Luino abbiamo “Ferrovia Laveno-Gallarate: inaugurazione 3 febbrajo 1884. Marcia per pianoforte e flauto (in do), n. 4569” di Ernesto Buzzi, presso D. Vismara, del 1884 circa, pubblicata a Milano e dedicata “a Carlo Fumagalli”; ancora nella seconda metà dell’Ottocento “Luino-Polka Mazurka” di Jacopo Carli (1820-1890), presso Luigi Bertuzzi a Milano dedicata a Madamigella Augusta Castiglioni; Carli fu fondatore e per anni estensore della raccolta periodica di musica per pianoforte “Fiori e Foglie” edita a Milano.

- Per Laveno troviamo “Laveno. Marcia per banda” di Luigi Borroni (185?, 191?) edito dallo stabilimento De Marchi verso il 1889.

- Angera conta diverse composizioni,

“Angera. Marcia per pianoforte” di Federico Antoniotti, direttore del circolo milanese mandolinisti e chitarristi, Milano, Airaghi, 1892. Antoniotti comincia la sua attività di maestro di banda in Svizzera, nel Canton Ticino nei primi anni del ‘900. Torna poi in Lombardia dove dirige, dal 1910 al 1940, le bande di Orsenigo, Valbrona, Sesto Calende, Cernusco sul Naviglio; e ancora “Rimembranze d’Angera: mazurka per pianoforte” di Vittorio Grondona, pubblicata a Milano da Giudici e Strada, A. Demarchi, A. Tedeschi, nella seconda meta del 1800; Grondona, astigiano, fu allievo di Boucheron, ed è autore di numerose opere di musica da chiesa; di un’operetta buffa di molte suonate a quattro mani di ventiquattro suonatine a due mani, edite dalla Lucca e premiate con medaglia all’Esposizione musicale tenuta a Milano l’anno 1881; quindi: “6: Angera : op. 92” di Giovanni Rinaldi (1840-1895), edita a Genova da F. Gasparini nel 1887?, l’opera fa parte di “Pagine d’album”. L’autore studiò a Correggio e dal 1854 al 1861 frequentò a Milano le scuole di Angeleri e di Sangallo, dove consolidò la formazione pianistica, tanto da poter affrontare una attività concertistica di respiro europeo: in Germania venne chiamato “lo Chopin italiano”. Sua figlia Ernestina fu la madre del musicista Nino Rota.

Infine: “Angera: Marcia per fanfara” scritta da Alessandro Peroni (1864-1964), edita a Milano presso G. Ricordi e C., 1930; Peroni fu un musicista, pianista e compositore. Per molti anni ricoprì con passione e competenza il ruolo di responsabile della “Biblioteca dei Corpi di musica”, la produzione bandistica della casa musicale Ricordi di Milano. Come compositore lasciò una fitta produzione musicale.

- Per Azzate sempre Alessandro Peroni “Azzate (Varese): Marcia. Partitura per banda”, opera pubblicata a Milano da G. Ricordi e C. Edit. Tip. nel 1933.

- Per Sesto Calende nel 1891, “Sesto Calende. Marcia” dello stesso maestro Antoniotti.

- Per Tradate l’opera di Johann Peter Pixis (1788-1874) “Souvenir de Tradate. Nocturne suivi de Variations sur un theme favori de Coppola pour le Piano-Forte Op. 135”, edita a Milano presso Ricordi nel 1838; nel frontespizio la dedica a Madame Josephine Rovelli Cereda. Pixis è stato un pianista e compositore tedesco. Visse in Francia tra 1825 e 1845 ove lavorò come pianista da concerto. Nel 1845 si trasferì a Baden-Baden dove insegnò pianoforte sino alla morte.

È possibile che qualche banda abbia in repertorio una di queste composizioni?

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