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Ambiente

UN PARCHEGGIO A VILLA AUGUSTA

ARTURO BORTOLUZZI - 14/02/2014

Un angolo del parco di Villa Augusta

Il caso del parcheggio interrato a Villa Augusta di Giubiano: ho scritto agli assessori alla Tutela ambientale e ai Lavori pubblici del Comune di Varese, avendo letto e sentito da parte degli organi di informazione varesini della loro opinione sulla inutilità di perseguire la strada per realizzare un parcheggio interrato nel parco della villa. Sono infatti emerse valide alternative alla sua realizzazione o meglio sembra che nel Comune di Varese ci sia una maggiore volontà rispetto al passato di guardare a ipotesi differenti rispetto al parco di Villa Augusta.

Ho chiesto dunque agli assessori di poter ricevere una lettera nella quale vadano a mettere nero su bianco la loro ragione di dubbio che sembra non dissimile da quella da me espressa. In passato, avevo presentato osservazioni contrarie al mutamento della destinazione urbanistica dello storico parco, perché sono assolutamente contrario che nella città giardino, che vede i parchi come proprio carattere connotante, possa esserci una loro edificazione anche se apparentemente controllata.

La mia non è (sarebbe, comunque, giudicabile positivamente se fosse solo così) soltanto, una posizione integralista verso il mantenimento del verde cittadino. È soprattutto una posizione nell’interesse della qualità di vita dei varesini che non vorrei possa abbassarsi per la perdita di uno spazio o soltanto di una alberatura di cui i cittadini possano fregiarsi. Ho molto timore, infatti, che il Comune possa basarsi su calcoli dei propri tecnici per escludere compromissione dell’ambiente esterno da opere di escavazione.

Gli esempi di piazza della Repubblica, dove per la realizzazione del parcheggio si è procurata la frattura della caserma Garibaldi, ovvero dell’edificio dove si trovava l’ex Consorzio agrario, ovvero del già parco Prevosti in viale Borri (dove è stato costruito un condominio gigantesco che ha indebolito le piantumazioni vincolate colà dimoranti), sono molto chiari nell’illustrarci come eventuali calcoli non siano in grado di poter escludere danni di proporzioni comunque grandi. Danni che è comunque meglio evitare e che non vanno presi sottogamba come sembra sia accaduto quando si è deciso da parte del Comune di Varese di fare un parcheggio nella Villa Augusta. Il suo parco oltre a essere un polmone verde per gli abitanti di Giubiano di Varese, è anche sede di un patrimonio botanico del tutto particolare. Questo è giusto venga non solo conservato, ma, anche, valorizzato. Dico che è inverosimile disperderlo perché si voglia andare incontro alle esigenze delle autovetture. Le auto rappresentano, secondo me, un bisogno che necessita di una pianificazione più complessa di un’occupazione di un suolo vergine che dovrebbe essere conservato come tale.

Con quali armi, ci chiediamo, il Comune di Varese potrebbe contrastare un privato che volesse costruire in un parco varesino, laddove lo stesso lo avesse fatto prima costituendo un precedente estremamente pericoloso.

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