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Società

SOFFERENZA CONDIVISA

GIUSEPPE TERZIROLI - 14/03/2014

Il 6 marzo ho condiviso questo post sulla mia pagina del diario di Facebook: chi non ha il coraggio di allargare i propri orizzonti mentali si ritroverà a fare le stesse cose per tutta la vita.

Quando vedevo le mie figlie “armeggiare” con Facebook pensavo che tale esperienza era solo appannaggio dei ragazzi e dei giovani digitali. Alla fine feci un piccolo sforzo e passai dall’essere un utilizzatore passivo della rete a battere prima timidamente su Twitter, oggi in modo molto attivo su Facebook paginate di pareri e commenti che queste note su RMFonline possono rappresentare – al confronto- un piccolo modestissimo contributo; i mezzi sono diversi.

Il titolo accenna alla turpitudine ed è purtroppo vero. I cosiddetti social vengono utilizzati da qualcuno per creare misfatti e ricatti. Ma chi si dilunga sul mezzo esaltandone il cattivo uso? Guarda caso la tv. La televisione che si vede sempre più insidiata nel ruolo di ammaestratrice indiscussa delle menti dei telespettatori.

I social, come ama dire Carla Tocchetti presente in Facebook con il suo quasi portale di “Varese mi piace”, sono condivisione di idee, fatti, conoscenze, cultura. È come possedere un’auto e farne un uso corretto oppure usarla come arma impropria ed uccidere o fare male. Per quanto mi riguarda cerco di diffondere le mie poche conoscenze in campo della storia o meglio della “cronistoria” sulla politica e soprattutto sull’arte locali.

Mi accorgo di trovare ascolto perché si tratta di periodi, quelli dagli anni 70 in qua, quasi misconosciuti. Guarda caso sono gli anni del fulgore della televisione. Mio padre, che aveva terminato solo le scuole commerciali, conosceva a memoria tutti i libretti d’opera e ciò mi ha sempre meravigliato: segno che vi era circolazione delle più belle arie non solo musicali ai tempi della sua giovinezza. E noi ci permettiamo di abolire l’insegnamento della storia dell’arte ?

Tornando all’argomento faccio degli esempi di contatti avuti e trasmessi (condivisi) in campo della solidarietà, dello sport per disabili, VHARESE, storie di problemi di sofferenze psicologiche e persino di stalking, ma voglio terminare con le parole di un mio “ post “ scritto sulla pagina di Luca Guenna, grande vocalist bianco, ammalato di Parkinson, che intitola la Sua pagina (Parkinson Vinco io ), che anche quest’anno organizza a Ternate 17-20 luglio Woodinstock, manifestazione musicale orientata verso la sensibilizzazione alla malattia.

“Notizie dal fronte. Non parlo della Crimea ma della guerra frontale di Luca e amici attaccati dal nemico subdolo e che muove su più fronti: Luca sei forte perché oltre a combattere sei il reporter di guerra. Grazie della Tua lezione di vita”

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