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Incontri

“ESULTERANNO LE OSSA…”

GUIDO BONOLDI - 04/04/2014

Per una volta tanto scrivo dalla corsia di un ospedale come paziente: sono reduce da pochi giorni da un intervento di impianto di protesi all’anca. Sono stato aiutato a vivere in pace l’attesa del ricovero da una frase di Don Giussani, che ho letto sulla biografia del sacerdote brianzolo scritta da Alberto Savorana e recentemente pubblicata da Rizzoli (“Vita di don Giussani”, pagina 351): “La circostanza inevitabile è, al mille per mille con sicurezza assoluta, indice della strada da percorrere. Perciò non esiste nulla di più amico, di più facilmente amico nostro, della circostanza inevitabile”. In più, nel mio caso, la circostanza dell’intervento, serviva per “la strada da percorrere” non solo in senso figurato: infatti camminando zoppicavo vistosamente e dolorosamente e una “articolazione nuova” si era resa ormai indispensabile.

Qualche giorno prima della data prefissata mi ha sorpreso la frase di un salmo, che mi ha messo davanti agli occhi una prospettiva positiva: “Esulteranno le ossa che hai spezzato”; quindi anche la programmata demolizione sarebbe stata per una ricostruzione.

Durante l’intervento, in anestesia spinale, non ho sentito nulla, ma sono riuscito ad ascoltare tutto: le voci dei chirurghi e degli anestesisti, i colpi del martello, il rumore della sega; ho apprezzato molto la possibilità di avere sei operatori esperti, intorno a me, che si davano da fare, per risolvere nel modo migliore il mio problema di salute. Eccellenza della sanità lombarda! D’improvviso mi è venuto un pensiero: anche a Gesù hanno martellato le ossa, ma a differenza del sottoscritto, senza anestesia.

Più incarnazione di così, da parte di Dio che si è fatto uomo, si muore… E infatti è morto per noi.

 

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