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Lettere

SACRO MONTE, UNA PROPOSTA

- 22/04/2014

Signori, mi rivolgo a tutti Voi che vi occupate del nostro massacrato territorio per obblighi istituzionali o per pura passione e preoccupazione, per quanto sta per accadere alla Prima Cappella per la vexata quaestio del parcheggio.

Sono contrario all’ostinato privilegiare l’automobile privata sopraffacendo l’ambiente comunque inteso. Caro Signor Sindaco per compito istituzionale come Amministrazione avete l’obbligo di fornire alla cittadinanza adeguati mezzi di trasporto e lo fate; e allora imponetene l’uso! Ma vediamo i singoli problemi che ruotano intorno al  Sacro Monte nel suo complesso. Il primo è l’alto numero di autovetture che possono intasare gli insufficienti  parcheggi di Madonna del Monte, e il secondo è l’ accatastare quelle che si affollano ai suoi piedi. Ma di contro è importante favorire l’aumento di visitatori  per incrementare il turismo su tutta la montagna e le attività commerciali del borgo. L’accesso di pellegrini e turisti fin che è stato possibile avveniva con l’uso del tram e ben poco in macchina; il tram aveva  una sede propria e non inquinava. Ma uno spirito “illuminato” lo ha tolto di mezzo lasciandone la sostituzione alle vetture private ed a pochi pullman puzzolenti.

Qui non si tratta di sentimentalismi ma di confronti concreti. Chi vorrà continuare a fare i pellegrinaggi partendo dalla Prima Cappella  potrà sempre servirsi dei servizi pubblici, che sarà bene sostituire con quelli a trazione elettrica,  fissando  una stazione di partenza dal piazzale davanti al PalaWhirpool di Masnago dove lo spazio non manca. Oppure potranno arrivare alla Prima Cappella  anche i gruppi di pellegrini con pullman privati che dovranno fare  inversione di marcia e parcheggeranno al piano. Rimane il problema di portare su al Sacro Monte il maggior numero di visitatori che potranno dedicarsi a visite nel borgo, al santuario e passeggiate su per il colle delle Pizzelle fino al Campo dei Fiori se vorranno.

Chiarisco ora la mia proposta che tiene conto di quanto ho scritto sopra: per portare tanti visitatori e turisti senza intasare strade e parcheggi al monte e al piano, basta aggirare  tutti questi problemi passando sul lato Est del Sacro Monte, senza interventi dinamitardi pericolosi per le strutture adiacenti e nemici degli alberi che crescono da anni. Come? Fermare al piano le auto private.  E poi? Ecco la mia  soluzione, che mi viene suggerita da tante escursioni e passeggiate fatte in Svizzera (Canton Ticino) avvalendomi di impianti che ancora oggi sono efficienti, visibili e usabili quando si voglia. Mi spiego: subito dopo l’abitato della Rasa, prima della  Motta Rossa andando a  Brinzio ci sono alcuni grandi prati che sarebbero l’ideale per farne parcheggi a costo zero per autovetture o pullman. Quasi perpendicolare sopra a questi prati c’è Piazza Pogliaghi, l’attuale maggiore parcheggio per autovetture e pullman del Sacro Monte. Sarà forse un sogno di un vecchio, ma ritengo che in fondo a  un prato della Rasa e nella Piazza Pogliaghi ci starebbero bene due piccole stazioni capolinea  di una ridotta ovovia o cabinovia o come dir si voglia, che potrebbe portare su e giù tutti i turisti a ritmo continuo. Le macchine troverebbero tantissimo posto gratuito per sostare, molte di più di quelle circa novanta per le quali si vuole sventrarela Prima Cappella.

Come pagare? Semper i dané! Sarebbe un’opera da farsi con poco più di quei soldi che costerebbe il discusso parcheggio,farebbe meno danni  e sarebbe più utile turisticamente e paesaggisticamente. Le scelte per passeggiate familiari e  per trekking sarebbero meravigliose. Sarebbe validissima anche per la “visibilità” di tutta la regione, e credo che si potrà interessare propriola Regionecome istituzione a integrare la spesa. Da quanto ho potuto leggere il contestato parcheggio potrebbe costare fino a tre milioni salvo imprevisti, e con questi dané si potrebbe coprire la mia proposta. Altre piccole soluzioni potrebbero concorrere al sostegno di questo impegno, ma è essenziale che ci sia la voglia di farlo.

Ci pensate che attrattiva sarebbe l’avere a disposizione una bella cabina per salire godendo del paesaggio che offrono le nostre montagne? Sarebbe un incentivo in più a raggiungere la nostra montagna sacra e tenerla viva. Inoltre  sapendo  che senza “insaccarsi” con la discesa a piedi si potrebbe ridiscendere alla propria macchina con le stesse cabine oppure  completare il giro  facendo  il ritorno con la funicolare e poi un pullman che riportano al piano.

PS. Gli impianti del Canton Ticino cui mi riferivo sopra sono la seggiovia del Monte Lema, che parte da Miglieglia (sulla strada alta  che va da Dumenza – Palone verso il Malcantone e Lugano, e l’ovovia del Monte Tamaro  da Rivera lungo la strada di MonteCeneri). Formidabili ditte costruttrici esistono anche in Italia, per esempio in Alto Adige. Se credete vi fornisco il nome.

La mia idea non è la più luminosa di tutte, ma avendo seguito con attenzione  scritti, cronache e dibattiti in proposito non ne ho sentito ventilare la possibilità, e  fattomi coraggio la propongo io. Un cordiale saluto, Signor Sindaco, nella speranza di non finire diritto nel cestino.

Antonio Golzi

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