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Ambiente

CIPRESSETTI MIEI

ARTURO BORTOLUZZI - 26/09/2014

CipressiQuesti cipressi! Ho continuato dopo il voto in Commissione a manifestare la mia piena contrarietà all’abbattimento dei cipressi all’interno del Giardino Estense. Ancora una volta l’assessore alla Tutela ambientale del Comune ha voluto decidere da solo, trincerandosi dietro la “democrazia” di un voto di maggioranza. Ma penso che la politica avrebbe dovuto trovare gli spazi per convincere dal basso la città, senza unicamente obbligarla dall’alto.

Passando a fare i conti, ho chiesto all’assessore citato di sapere cortesemente: i costi per l’abbattimento degli alberi; i costi per la piantumazione di nuove essenze; da chi queste vengano fornite; i nomi e gli indirizzi dei Tour promoter che vorranno mostrare la versione “naked” dei giardini afferenti a palazzo Estense; il numero degli alberghi e dei ristoranti contattati; quali pubblicazioni siano state scritte o saranno scritte per decantare la purezza del parco Estense rimesso a nuovo; se (in vista di Expo) abbia voluto costituire una rete perché possano vedersi i parchi pubblici e privati varesini; se abbia intrapreso contatti con l’ambasciata austriaca in Italia per mostrare il nostro parco comunale a tutti coloro che visitano il palazzo di Schönbrunn.

Queste alcune delle tante possibili iniziative percorribili per poter conferire un minimo di “ragione” all’abbattimento annunciato…

Come, infatti, certamente è a conoscenza del nostro assessore, l’architetto Giuseppe Bianchi (che disegnò Villa e parco Estense che prese il posto del Parco e Villa Orrigoni) aggiunse due ampie ali all’originaria pianta a U che caratterizzava detta villa. Il restauro dell’edificio e del giardino (terminato nel 1787) sono stati realizzati appunto su disegni del Bianchi. Egli, ispirandosi – proprio – alla residenza imperiale viennese di Schönbrunn, diede vita a uno dei più interessanti giardini settecenteschi di tutta la Lombardia. L’imponente fontana situata nel piazzale davanti al palazzo, subito dopo i parterre, costituisce il culmine ideale del giardino che, mosso da declivi, belvedere, viali di carpini, sentieri e aiuole variopinte, può a buon diritto essere considerato uno dei più incantevoli parchi pubblici all’italiana. Dalla cima della collina si apre un ampio belvedere sulla città di Varese.

Ho soggiunto all’assessore che, quanto alla sua decisione di abbattere i cipressi, la città, i cittadini avrebbero gradito potersi confrontare con un piano organico e di poter interloquire con una persona aperta e meno imperturbabile: come avrebbe detto Jannacci, avrebbe dovuto l’assessore dimostrare di avere maggiore sensibilità. Di avere, insomma, un po’ di orecchio. Tanto, anzi parecchio…

Quello che vorrei scongiurare, ho scritto all’assessore, è che oltre al danno derivante dall’abbattimento dei cipressi (più morale che economico, costituendo, come ho già detto, un’intollerabile precedente), si verifichi anche la beffa di una assenza di piano di azione che possa ripagare una perdita. Sarebbe del tutto inaccettabile che l’assessore si limiti ad un piccolo cabotaggio e, peggio ancora, che abbia a crogiolarsi davanti a un assenteismo civile, confuso per tacito consenso. Se ciò fosse tollerato e non combattuto, finirà, assolutamente, per distruggerci. Dobbiamo combattere, invece, il silenzio dei varesini che corrisponde a una cultura del “me ne frego. Fate voi. Tanto fate bene…”. Sarebbe accettare una stortura della realtà.

Caro assessore, ho detto, non creda che le associazioni ambientaliste varesine tra cui Amici della terra Varese, esistano solo per dire di no. Sarebbe troppo facile liquidare in questo modo la pratica. Amici della terra come potrà leggere su Google è una associazione che nasce dal Partito Liberale e quindi non proprio di opposizione all’attuale maggioranza.

La difesa dell’ambiente non è però un fatto che possa essere limitato alla politica: è una questione che riguarda la destra come la sinistra. È un argomento sociale. Amici della terra Varese porta la voce di quelle mille persone che pur sbagliando a non manifestare il proprio pensiero personalmente, delegano sempre altri a farlo. E tra questi altri ci sono assolutamente. Si vada a vedere su Facebook. Ci si accorgerà che certi numeri non sono scritti a caso.

Ho concluso invitando l’assessore a presentare i suoi progetti in maniera più completa e a discutere con i cittadini che… protestano. Cominci per favore a ipotizzare di avere sbagliato ad annunciare l’abbattimento dei cipressi. Usi diverse formule di comunicazione. Cominci a dare il buon esempio garantendo ai cipressi ancora vivi quel giusto processo che almeno meritano.

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