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Cultura

VILLA BOSSI DI BODIO

CARLO MARCHI - 12/12/2014

villa_bossiA Bodio, a mezza costa tra il lago di Varese e il colle, è ubicata una bella costruzione, inconfondibile per l’ottocentesca torre neogotica, di notevole interesse storico e architettonico: villa Bossi. È stata per oltre tre secoli la casa di tale famiglia, non di sangue nobile, ma di notevoli mezzi economici grazie ai possedimenti terrieri e ai commerci esercitati. Essa è stata costruita su una vecchia dimora medioevale e ha subito almeno due ristrutturazioni fondamentali, una alla fine del Seicento e una a metà dell’Ottocento.

Attraverso l’impianto e i rifacimenti man mano effettuati, si può capire sia come fosse strutturata la società nei secoli sia il gusto delle diverse epoche. La magione è posta con l’ala più importante rivolta a nord, quindi al panorama lacustre e alla corona di monti, ala cui si accede da un grande portale che ci conduce in una corte quadrata su cui si affaccia la parte interna, formata da due loggiati sovrapposti a cinque grandi arcate.

Nel piazzale e sotto le arcate del piano terreno si svolgevano le attività della famiglia Bossi e di tutta la corte. A sinistra dell’ingresso principale c’era una grande stanza di rappresentanza e di ricevimento, l’unica al piano terra dotata di un camino, poi ci sono altre camere minori per le altre attività quotidiane. Sulla destra c’erano una cucina e una cantina come locali di servizio. Il loggiato del piano rialzato dava accesso alle stanze private dei componenti il nucleo familiare, cui si arriva salendo uno scalone, posto a destra dell’ingresso; alla sommità proseguendo si arriva subito alla parte privata, mentre girando a destra, sul lato ovest della casa, si va a un ballatoio di servizio dove si affacciavano le stanze della servitù, che così poteva facilmente e rapidamente intervenire. Sotto queste stanze, al piano terreno, si trovavano le camere utilizzate come deposito e servizi.

L’ala sud è stata edificata nella ristrutturazione sei-settecentesca sopra una grande cantina per poter soddisfare le esigenze di allargamento della famiglia e dà su un grande magnifico parco con vista di villa Puricelli. Sempre a questo rifacimento si deve la costruzione della parte est, in cui c’erano le stalle, i fienili e le dimore dei contadini.

La ristrutturazione ottocentesca fu un intervento di razionalizzazione e abbellimento, anche per il cambiamento di ruolo a casa di villeggiatura dei Bossi, nel contempo trasferitisi a Milano. A questa si devono il portale con il balcone a esso sovrastante, la ricostruzione della torre, la sistemazione dello scalone, la creazione di giardini all’italiana e quella del grande viale alberato di pioppi, ancora esistente, che arrivava al lago. A questo periodo si deve anche la ricostruzione della torre, su un basamento di un contrafforte medievale, in stile neogotico secondo il gusto dell’epoca.

L’intero complesso è rimasto fino agli anni Trenta del Novecento di proprietà dei fondatori per poi restare immutato con i nuovi padroni, la famiglia Gadola-Beltrami, fino ad alcuni anni or sono, quando nuovi proprietari, la famiglia Bizzi, sono subentrati.

La dimora è rimasta praticamente sconosciuta ai più, perché sia i Bossi sia i Gadola-Beltrami sono sempre stati gelosi del loro privato, mentre i nuovi proprietari hanno dato, dopo un magnifico restauro conservativo e migliorativo, un grande impulso alla conoscenza e all’utilizzo culturale del complesso. L’ingegner Guido Bizzi e i suoi familiari sono molto noti per avere creato un’azienda di produzione di strumenti musicali, clavicembali, fortepiano, spinette eccetera, riproduzioni fedeli di antichi storici strumenti che vengono comprati in tutto il mondo da concertisti di musica barocca. Hanno quindi acquistato villa Bossi per collocarvi la loro impresa, e su questo filone si è poi innestata una serie di attività culturali e commerciali di grande importanza economica per il territorio. Ma di questo riparleremo.

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