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Attualità

IN CAMMINO CON LA FEDE

GIANFRANCO FABI - 06/05/2016

Le colline toscane inondate di colori, le città ricche di storia come Siena e Viterbo, i boschi con le grandi piantagioni di noccioli, la campagna romana con i parchi naturali a due passi dalla capitale. E poi le chiese medioevali, le strette strade dei paesi arroccati sulle colline, i campi da golf tenuti alla perfezione, le ville prestigiose della borghesia. E ancora i sentieri tracciati nelle foreste, i tratturi di campagna, le strade agricole lontane dal grande traffico; ma anche i marciapiedi sporchi e le statali ingombre di auto della periferia di Roma.

Un pellegrinaggio, un cammino, un viaggio nel tempo per andare alla scoperta della semplicità, della frugalità, dell’essenzialità.

E così 25 moderni pellegrini (e peraltro non potevamo essere di più) hanno risposto al richiamo di padre Gianni, il grande fondatore e animatore di Radio missione francescana. Tra le iniziative per festeggiare questo compleanno c’era così la proposta di percorrere le ultime tappe dell’antica via Francigena rispondendo anche al richiamo del Giubileo della misericordia proclamato per quest’anno da Papa Francesco.

La maggior parte è partita da Siena, con due tappe straordinarie lungo la val d’Orcia dove l’opera dell’uomo ha saputo sapientemente rimodellare a i paesaggi naturali. Altri si sono aggiunti a Viterbo, la città dei papi, residenza dei pontefici nel XIII secolo, per raggiungere sempre a piedi la Basilica di San Pietro, per passare attraverso la porta Santa, per ascoltare domenica mattina la parola del Papa e ricevere con l’Angelus la sua benedizione.

Ogni tappa è stata tra i venti e i trenta chilometri. Percorse con la logica e la testimonianza dei pellegrini. L’ospitalità dei conventi, il pranzo lungo la strada, la cene insieme. E lungo il cammino la meditazione, la contemplazione, la preghiera del rosario (di solito a metà della tappa quasi per riprendere forze fisiche e spirituali). Ma anche il dialogo sincero, ricordando passate esperienze comuni, riconfermando amicizie consolidate e costruendo nuove conoscenze. La fatica del camminare come metafora della vita. Lo stare insieme raccontandosi i sentimenti e le passioni, ma con molti momenti di spassionata ilarità.

Il viaggio verso Roma come riscoperta delle radici umane e della grande prospettiva della fede. Questa la prospettiva più vera. L’iniziativa coraggiosamente voluta da padre Gianni, aiutato palesemente dalla disponibilità e dalla solidarietà di tutti, ma anche da una buona dose di provvidenza, aveva l’obiettivo di far riscoprire il senso della fede. La fede dei Padri, di Abramo (“Esci dalla tua terra…”), di Mosè (nel cammino dall’Egitto alla Terra promessa), della tradizione ebraica (“Che gioia quando mi dissero: andiamo alla casa del Signore”). La fede in Gesù nel suo cammino tra le genti e nel supremo drammatico cammino del Calvario. La fede in Dio e nello Spirito con il grande richiamo del Giubileo indetto da papa Francesco.

Grazie padre Gianni.

 

Ecco, in rigoroso ordine alfabetico, i nomi del partecipanti al pellegrinaggio: Alberto Bettoni, Sauro Borselli, Valter Castoldi, Maddalena Cepollaro, Rino Colognese, Marco Dal Fior e moglie Ge Brusa, Gianfranco Fabi, Rita Franzetti Conti, Patrizia Fumagalli, Francesco Galbiati, Cristiana Gennari, Margherita Giromini, Renato Lazzarotto e moglie Virginia Gattere, Giampaolo Martinelli e moglie Anna Pajetta, Enrico Minazzi, Edoardo Noce, Giorgio Olivieri, Maria Angela Olivieri, Anna Maria Radaelli, Laura Rodegher, Sergio Rossi, p. Gianni Terruzzi.

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