Ambiente

ASSOCIAZIONI INSIEME

ARTURO BORTOLUZZI - 09/09/2016

A metà agosto ho letto con interesse dell’invito del presidente dell’associazione Famiglia Bustocca ai presidenti delle altre associazioni di Busto Arsizio ad aderire a una rete locale promossa dalla stessa Famiglia Bustocca, a scopo di coordinamento e di condivisione di informazioni conosciute da ciascuno. Gli ho, subito, scritto per significargli come avessi letto con favore il suo invito e gli ho fatto presente la necessità, comunque, di fare altro. Gli ho, quindi, fatto presente come Amici della Terra Varese avesse lanciato una proposta più vasta e articolata. Certo c’è bisogno di un maggiore coordinamento a livello locale ma, soprattutto, occorre ci sia una maggiore visione nelle attività di ciascuno e, soprattutto, si deve avere consapevolezza del messaggio sociale di cui ciascuno può essere portatore.

Penso che le associazioni dei Comuni della provincia di Varese, debbano essere protagoniste di attività di ampio spettro. Certo vanno assunte iniziative di piccolo cabotaggio (consone al proprio scopo associativo), ma, in ogni caso, deve esserci attenzione (soprattutto da parte delle associazioni che rappresentano una porzione del terzo settore e che sono detentrici di una spiccata e proverbiale attenzione sociale), perché l’ente locale nel quale viene svolta l’attività di ciascuno adotti delle lungimiranti tecniche di amministrazione e consenta agli aderenti alle associazioni che sono loro amministrati, di essere gestiti nel miglior modo e coinvolgente e soddisfacente possibile.

L’ambizione delle associazioni locali dovrebbe, pertanto, essere quella di mobilitare gli enti locali, perché nel proprio agire non abbiano a guardar solo al proprio campanile ma, almeno, a quello provinciale

Mi spiego: iniziative come il Baff a Busto Arsizio o come il Premio Chiara a Varese (per fare alcuni esempi) hanno possibilità di poter crescere ulteriormente, ramificandosi sul territorio e aumentando le occasioni in cui ogni iniziativa possa svilupparsi ovvero approfondirsi nonché interagendo con lo stesso. Allora potrebbero aumentare le occasioni in cui ciascun imprenditore possa sviluppare il proprio commercio ed anche quelle attraverso cui la singola associazione possa trovare l’occasione per poter perseguire (e svolgere) il proprio diverso scopo associativo.

Ciò premesso appare chiaro allora che la rete associativa debba essere compiuta a livello almeno provinciale e facendo ben chiari quali possano essere i suoi compiti: rendere più forte il terzo settore ed anche sapere stimolare gli enti locali e magari anche partecipare a bandi di concorso nazionali, regionali e europei.