Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Urbi et Orbi

ADDIO A DUE AMICI

PAOLO CREMONESI - 18/01/2018

gheddomaurizioAnche se un po’ inusuale inizio il nuovo anno ricordando due amici appena scomparsi.

Padre Piero Gheddo, missionario e giornalista ci ha lasciato il 20 dicembre a 89 anni dopo una lunga malattia. Mi aveva appena inviato una copia della sua bella biografia “Inviato speciale ai confini della fede”. Per me uno di famiglia: non solo per le lunghe interviste al Giornale Radio dopo i suoi viaggi ma anche per una partecipazione affettuosa e discreta alla nascita e alla crescita dei cinque figli, man mano che venivano al mondo.

“Ho..ttanta fiducia” titolava uno dei suoi ultimi libri in occasione appunto degli ottanta anni. E questo è il tratto che sempre lasciava in ogni incontro: l’ottimismo della fede, la certezza che la vita nel Risorto è sempre positiva.

Prete e giornalista. Non a caso citato come esempio da Indro Montanelli. Curava una seguitissima rubrica su Radio2 ‘Il Vangelo delle 7e 20’ ed è stato tra i primi negli anni sessanta a far conoscere in Italia figure come il vescovo Helder Camara o madre Teresa incontrati lungo i suoi instancabili viaggi come direttore di “Mondo e Missione”.

Ascoltarlo parlare di terre lontane, di Asia e Amazzonia, come dei suoi anni in seminario negli anni quaranta, voleva dire entrare in contatto con mondi impensabili e lontani: il suo rettore gli permetteva di leggere il Corriere della Sera a patto di strappargli prima le pagine sportive!

“All’uomo interessa l’uomo” mi raccomandava ogni volta che parlavamo di giornalismo, invitandomi a privilegiare le storie a scapito delle astrazioni e a guardare alle giovani Chiese dell’Africa e dell’Asia “come la prima comunità degli Atti degli Apostoli”. Entusiasta di questo papa, Bergoglio gli avrebbe voluto un gran bene.

Il secondo amico che saluto da queste colonne è Maurizio Sabatini. Ci ha lasciato la vigilia di Natale. Dato il pubblico del nostro ‘on line’ salto ogni preliminare. Devo in gran parte anche a lui la decisione 35 anni fa di raggiungere Roma.

Di fronte alla nuova occasione lavorativa mi spronò a vincere i timori e cambiare città. Faceva parte del suo carattere che guardava sempre ‘oltre’. Ed è questo il tratto che amo ricordare. Un altro grande amico scomparso della famiglia di Rmf, Carlo Chiodi, quando parlava di Maurizio diceva: “Con tutto quello che gli è capitato un altro sarebbe già stroncato. Lui invece pensa al dopo”.

Ha formato sotto traccia tantissimi giovani, magari senza accorgersene. Ma si trasmette molto di più con un gesto, una battuta che non con una intera enciclopedia omiletica.

“Un maestro di umanità e un genio della politica”, lo ricorda l’ex assessore Enrico Angelini- “Ha saputo dimostrare la sua umanità in mille modi”. Per me anche di più. Varese è sicuramente un po’più vuota.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login