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Opinioni

MISSIONE POSSIBILE

MARCO ASTUTI - 15/12/2023

Enea fugge da Troia in fiamme con il padre Anchise sulle spalle e la sua famiglia

Enea fugge da Troia in fiamme con il padre Anchise sulle spalle e la sua famiglia

Non da oggi, ma da sempre educare è stata un’emergenza. Con la solita lucidità papa Benedetto già nel 2007 identificava l’emergenza educativa con queste parole “la crescente difficoltà che si incontra nel trasmettere alle nuove generazioni i valori-base dell’esistenza e di un retto comportamento, difficoltà che coinvolge sia la scuola, sia la famiglia e si può dire ogni altro organismo che si prefigge scopi educativi”. Papa Francesco ha addirittura parlato di “catastrofe educativa”.

La problematica presenta una crescita esponenziale a cui si accompagna un senso di inadeguatezza, soprattutto da parte dei genitori, che sembra crescere pure esponenzialmente e che si esprime tante volte con l’affermazione di “non sapere che pesci pigliare”. Certo è arduo dare risposte ai disagi che continuamente affiorano nella vita dei figli (paura, bullismo, violenze di ogni tipo, errata concezione dell’affettività e delle sessualità, femminicidi, pornografia, ecc.)

Di qui la proposta dell’Assemblea Sinodale del Decanato di Varese di tre incontri formativi (on line dopo cena) primariamente rivolti ai genitori, ma aperta anche a tutti coloro che sono al servizio dell’educazione. Si caratterizzano per un taglio molto concreto che possa raggiungere anche le persone più semplici, quelle che altre iniziative più impegnative anche da un punto di vista culturale difficilmente riescono a coinvolgere. Un esempio della necessaria concretezza che il percorso si propone: tutti convengono sull’importanza di dedicare tempo ai nostri figli ma come farlo tenendo conto che non è detto che i figli siano interessati a “farsi dedicare del tempo”?

Va anche considerato che il tema proposto riguarda tutti, credenti e non, e quindi ben si inquadra nell’impegno a costruire quella “Chiesa in uscita” a cui ci chiama papa Francesco, ed è rivolta anche a chi non si riconosce nella Comunità Cristiana. In tal senso privilegiando soprattutto un clima di confronto costruttivo.

Le tre serate online “Genitori: artigiani del futuro” saranno il 15, 22 e 29 gennaio (dalle 21 alle 22.30 precise). Saranno affrontati tre temi “chiave” nella vita delle nostre famiglie: compito e identità dei genitori oggi, come educare alla responsabilità, come educare a scegliere bene. Il programma completo è disponibile su www.santantonioabatevarese.it .

Lo scopo è aiutarci a vivere meglio il nostro compito e ad affrontare le sfide quotidiane dell’essere genitori proponendo, nel giusto modo, valori positivi quali sobrietà, solidarietà, accoglienza, amicizia, senso della giustizia, ecc.

È indispensabile iscriversi inviando una mail a percorsogenitorivarese@gmail.com entro il 10 gennaio 2024 affinché si possa mandare per tempo il link per partecipare.

Saremo guidati dalla neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta Mariolina Ceriotti Migliarese. È editorialista di Avvenire e del Corriere della Sera e collabora con il Centro Studi per la famiglia dell’Università Cattolica. I suoi interventi nelle serate saranno accompagnati da testimonianze e brevi video nei quali Papa Francesco si interroga sui temi affrontati.

Al riguardo va ricordato che nel 2019 un gruppo di leader religiosi aveva chiesto a papa Francesco di lanciare un’iniziativa a livello mondiale sul tema dell’educazione. Proposta subito accettata con entusiasmo dal Santo Padre che il 12 settembre dello stesso anno lanciò il progetto del “Patto educativo globale”.

È particolarmente significativo che per lo sviluppo del Patto, papa Francesco propone come modello emblematico la figura mitologica di Enea, che fuggendo da Troia in fiamme “carica sulle sue spalle il vecchio padre Anchise e prende per mano il giovane figlio Ascanio portandoli entrambi in salvo”. Salva cioè sé stesso “non da solo, ma con il padre che rappresenta la sua storia e con il figlio che è il suo futuro”. È l’immagine della missione dei genitori, come pure di tutti gli educatori, “chiamati a custodire il passato e ad accompagnare i giovani passi del futuro”. Enea non porta con sé i beni, “ma solo il padre e il figlio. La radice, il futuro, le promesse”, cioè un progetto a lungo termine “dove l’antico e il nuovo si fondono nella composizione di un nuovo umanesimo”. Su questa strada si snoda la nostra proposta.

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